
Dodici giorni fa è deragliato in Ohio un treno carico di cloruro di vinile, che brucia ancora. Gli animali muoiono e la gente sta male. Rischi per diossina e inquinamento idrico. Polemiche sulla gestione dell’informazione: un giornalista è stato addirittura arrestato.Il 3 febbraio scorso, un treno merci è deragliato vicino al paesino di East Palestine, in Ohio, che conta circa 5.000 abitanti. Il convoglio, che stava viaggiando dall’Illinois alla Pennsylvania, era composto da tre locomotive e 150 vagoni. Di questi, 141 erano carichi e 9 vuoti. Nello specifico, il deragliamento ha interessato circa 50 carrozze. Il problema grosso, però, è che 20 delle carrozze finite fuori dai binari trasportavano sostanze chimiche molto pericolose, tra cui il cloruro di vinile. Ed è proprio il rilascio di questi agenti altamente tossici che non cessa di destare preoccupazione a diversi giorni dall’accaduto, tanto da far temere un vero e proprio disastro ambientale.Fortunatamente. l’incidente non ha provocato vittime, ma le conseguenze potrebbero essere molto serie. Non a caso il governatore dell’Ohio, Mike DeWine, ha subito disposto l’evacuazione dei cittadini residenti nel raggio di un miglio dal luogo del deragliamento. Le squadre di emergenza e i vigili del fuoco, infatti, sono stati costretti a gestire una combustione controllata per scongiurare esplosioni potenzialmente devastanti. Tuttavia, l’incendio ha rilasciato nell’aria nubi tossiche di acido cloridrico e fosgene, ossia due sostanze assai pericolose per la salute.Basti pensare che il fosgene è stato impiegato come arma chimica nel corso della Prima guerra mondiale. Più in generale, il cloruro di vinile aumenta i rischi di cancro al fegato e di altri tumori.Sebbene i funzionari abbiano dichiarato che le analisi sulla qualità dell’aria non dovrebbero suscitare allarmi particolari, gli abitanti delle contee limitrofe hanno riferito di aver sentito odore chimico nella loro zona, mentre a ben 100 miglia di distanza dal luogo del deragliamento è stata denunciata una moria sospetta di uccelli, pesci e altri animali. Senza contare che alcuni residenti di East Palestine hanno già iniziato a soffrire di mal di testa e altri malori. Insomma, i timori sono tutt’altro che svaniti e, anzi, si paventa che le sostanze tossiche rilasciate nell’aria possano inquinare anche il terreno e le falde acquifere di un’area piuttosto estesa. Bassi livelli di butilacrilato sono entrati nel fiume Ohio, nel cui bacino vivono circa 30 milioni di persone che vivono in Virginia occidentale, Kentucky e Indiana.Per tutti questi motivi, diversi di gruppi di residenti hanno intentato una causa alla Norfolk Southern, la compagnia ferroviaria proprietaria del treno deragliato. La richiesta dei cittadini è che la società si occupi del pagamento di esami ed eventuali cure per coloro che abitano in un raggio di 48 chilometri dal luogo del deragliamento. Al momento, la Norfolk Southern si è rifiutata di rilasciare dichiarazioni su questa azione legale.Sulle cause dell’incidente si sta ancora indagando. Circa 48 ore dopo i fatti, l’agenzia governativa National transportation safety board ha reso noti i risultati delle indagini preliminari: pare che il deragliamento sia stato provocato da un guasto meccanico a un asse di uno dei vagoni. Inoltre, un ex funzionario della Federal railroad administration ha denunciato che il treno merci non era dotato di freni pneumatici a controllo elettronico, i quali avrebbero ridotto l’impatto del deragliamento. Come riferisce The Lever, nel 2017 la Norfolk Southern aveva esercitato diverse pressioni per eliminare dai protocolli di sicurezza l’obbligo di questi freni per i convogli che trasportano materiali pericolosi.Ecco perché si è subito riaperto il dibattito sulla sicurezza delle linee ferroviarie statunitensi: secondo diversi opinionisti, infatti, le compagnie del settore non avrebbero investito a sufficienza nella manutenzione dei convogli.Inoltre, stando ai primi esami condotti dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Epa), l’aria delle zone evacuate sarebbe tornata a livelli normali e anche l’acqua colpita dalle tossine sarebbe sicura e, quindi, potabile. Per questo motivo, il 9 febbraio è stato permesso ai residenti di far ritorno nelle proprie case. Ciò nonostante, l’opinione pubblica è preoccupata soprattutto per le conseguenze a lungo termine: numerosi esperti hanno, infatti, espresso timori per la possibile emissione di diossine provocata dalla combustione del cloruro di vinile. Se gli inquinanti gassosi si dissipano rapidamente nell’aria, le diossine possono, invece, permanere. E si tratta di composti dalla tossicità molto elevata e di natura cancerogena.Insomma, malgrado tutte le rassicurazioni delle autorità, ci sono ancora diversi lati oscuri in questa storia. L’impressione che hanno molti cittadini è che l’informazione, su un evento così devastante, sia stata piuttosto carente. A rafforzare questi timori, peraltro, è intervenuto l’arresto di Evan Lambert, giornalista dell’emittente televisiva NewsNation. Il fermo, avvenuto l’8 febbraio, era dovuto a circostanze non ancora del tutto chiarite. Secondo la versione delle forze dell’ordine, Lambert si sarebbe reso «rumoroso» mentre riprendeva una conferenza stampa del governatore dell’Ohio. Da lì sarebbe nato un acceso alterco con alcuni ufficiali di polizia. Infine l’arresto per violazione di domicilio e «condotta disordinata», che ha portato a una detenzione che si è protratta per cinque ore.Il fatto ha suscitato molto scalpore e anche il governatore Mike DeWine ha condannato l’accaduto: «Quello che posso dire è che quel giornalista aveva tutto il diritto di fare informazione. Se gli è stato impedito, questo è certamente sbagliato ed è anzi qualcosa che non posso approvare. In effetti, è qualcosa che disapprovo con veemenza».
(Ansa)
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