2025-02-15
E Bin Salman tesse la sua ragnatela
Mohammed bin Salman (Ansa)
L’Arabia Saudita ospita la prossima settimana due summit per porre fine alle guerre di Kiev e Gaza. Il principe briga per consolidare il suo ruolo nella diplomazia globale.Come confermato da Donald Trump, la guerra in Ucraina sarà al centro dei colloqui che si terranno la prossima settimana in Arabia Saudita: «Venerdì (ieri, ndr) c’è l’incontro a Monaco. Poi, la prossima settimana, si vedranno in Arabia Saudita, non con me o il presidente Putin, ma con alti funzionari, e anche l’Ucraina ne farà parte. Vedremo se possiamo porre fine a quella guerra. Quella guerra è una guerra orribile; è una guerra feroce e sanguinosa». La notizia è certamente incoraggiante, anche se siamo in una fase iniziale e non è ancora chiaro quale sia il perimetro nel quale si muoveranno questi funzionari. Ma la vera notizia è che l’Arabia Saudita del principe ed erede designato al trono Mohammed bin Salman (MbS) ospiterà i colloqui che potrebbero porre fine alla guerra in Ucraina. Si tratta di un fatto che mostra chiaramente tutta la volontà di MbS di proporsi non solo come forza economica ma come attore geopolitico. Il principe saudita è attore principale anche nella partita relativa alla Striscia di Gaza, tanto che il prossimo 20 febbraio Riad accoglierà un summit tra cinque nazioni arabe - Arabia Saudita, Egitto, Qatar, Emirati Arabi Uniti e Giordania - per formulare un progetto alternativo a quello avanzato dal presidente Trump. Evidente come le dichiarazioni del leader Usa abbiano costretto i Paesi arabi ad assumersi finalmente delle responsabilità a proposito del futuro della Striscia di Gaza nel quale, ovviamente, non c’è alcuno spazio per Hamas.A proposito di questi ultimi, l’ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti negli Usa, Yousef al-Otaiba, ha affermato che al momento non esistono alternative al piano di Trump per la Striscia di Gaza. In una conversazione al World governments summit di Dubai con Hadley Gamble di Al Arabiya, al-Otaiba ha affermato: «Non vedo un’alternativa a ciò che viene proposto. Davvero, non la vedo». Alla domanda se gli Emirati Arabi Uniti stiano lavorando a una propria alternativa per Gaza, ha risposto: «Non ancora. Quindi se qualcuno ha un’alternativa, saremo lieti di discuterne, ma non è ancora emersa». Poi l’ambasciatore ha affermato che il piano di Trump sarebbe sì «difficile» da attuare, ma gli Emirati Arabi Uniti «sono disposti a lavorare per trovare un terreno comune con il presidente». Il vertice di Riad precederà di una settimana un altro incontro programmato per il 27 febbraio in Egitto, durante il quale i leader arabi continueranno a discutere delle implicazioni del piano statunitense e delle possibili strategie per affrontarlo. Il regno, impegnato in un ambizioso piano di trasformazione energetica ed economica noto come Vision 2030, ha esteso la sua strategia anche alla politica estera. Pur restando un solido alleato di Washington, ha rafforzato i rapporti diplomatici e commerciali con Russia e Cina. Perché? L’Arabia Saudita non può permettersi di perdere entrate petrolifere, né di cedere il controllo del mercato del greggio, sempre più minacciato dalla concorrenza dello shale gas americano. Ma c’è anche una motivazione politica: in un mondo sempre più multipolare, MbS gioca su più fronti. Non ha certo dimenticato come nel 2019 gli Stati Uniti e non solo siano rimasti a guardare mentre gli Huthi filo-iraniani attaccavano con i loro droni le raffinerie Aramco. Già nel 2023 Mohammed bin Salman aveva cercato di ritagliarsi un ruolo da mediatore ospitando a Gedda una conferenza sulla guerra in Ucraina con la partecipazione di 40 Paesi, inclusa la Cina. Ora che Trump è tornato alla Casa Bianca, il principe vede l’opportunità di consolidare il suo ruolo da protagonista nel grande gioco della diplomazia globale. E se l’operazione che lo vede protagonista a Gaza dovesse riuscire - potrebbe finire sotto il suo controllo - le sue mani si allungherebbero anche sul Mediterraneo.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.