2021-07-23
Il Pd invoca i vigili, ma per Sala Milano è sicura
Il sindaco, tra una foto sui social e l'altra, si incupisce se il suo sfidante Bernardo mette il dito nella piaga criminalità diffusa. Però sono i dem a invocare la forza pubblica in periferia. In una città in cui persino in netturbini devono operare con la scorta in Centrale.«Questa non è Gotham City». Per Giuseppe Sala la frase è più famigliare di «per favore passami il sale». La ripete a ogni evento pubblico e la infliggerà ai fedelissimi di ogni Festa dell'Unità fra le canottiere e le salamelle che detesta, lui più avvezzo al fresco di lana e al sushi fusion. Sono i fastidi della campagna elettorale, quando il tuo avversario Luca Bernardo coglie in un nanosecondo il tuo lato debole e tu boccheggi. Quando il pediatra lancia una critica bonaria e tu, da cinque anni abituato alle molte mosche cocchiere di redazione, non sei più allenato alle critiche. Allora sbrocchi, ti dimeni sulla Vanity Fair alla ricerca di un volto amico. Povero Sala, dipinto come il Joker di Gotham City. Sono schiaffi morali. Eppure.Eppure nella sua Milano gli operatori ecologici dell'Amsa sono costretti a pulire la stazione Centrale con la scorta. Arrivano alle 7.30 di mattina in piazza Duca d'Aosta accompagnati da due pattuglie di vigili urbani che hanno il compito di svegliare gli extracomunitari irregolari in bivacco permanente senza far correre rischi ai netturbini. Un malinconico presepe che fa a pugni con le pennellate impressioniste dell'amministrazione impegnata a dipingere «la metropoli più sicura e inclusiva d'Europa». Commenta Daniele Vincini, segretario del sindacato della polizia urbana (Sulpl): «L'affiancamento è necessario perché si tratta di gente particolare, molti sono alcolizzati. Evitiamo guai agli operatori dell'Amsa». Dentro la parola «guai» ci sono insulti, minacce, sberle, risse. E nelle periferie dimenticate la situazione è anche più estrema.Così il sindaco uscente ha dato mandato di assumere 500 vigili. Ora, in piena campagna elettorale, con un bilancio in profondo rosso, facendo passare la decisione con lo slogan: «La sicurezza si deve vedere». Lui è proiettato nel futuro mentre il presente è deficitario: sono 800 i vigili che attualmente lavorano in smartworking, con il risultato che il verbale di un incidente in ottobre è arrivato alla casella dell'avvocato delle vittime nove mesi dopo. «Spesso di notte accade che nessuna pattuglia riesca ad andare sul luogo del sinistro per i rilievi», sottolinea sempre Vincini. Lo stesso Pd è in imbarazzo per la gestione della quotidianità del borgomastro da passerella arcobaleno. Alla Bovisa, uno dei quartieri più compromessi dal crimine, i dem hanno dato alle stampe il seguente volantino: «Vorremmo i vigili di quartiere e un presidio notturno delle forze dell'ordine». Sono preoccupati perché vivono la periferia, parlano con i cittadini e sanno che la giunta ha sempre vietato lo sgombero degli immobili occupati da clandestini e sbandati, ha lasciato proliferare i campi Rom e ha coccolato per un decennio i centri sociali abusivi, voti garantiti dalla galassia vicina a Pierfrancesco Majorino. Anche politicamente l'estate del Vanity sindaco non sarà facile; come Verde Europeo (partito che in Italia non esiste) aveva salutato lo sbarco in lista dello scrittore Nicolai Lilin, di origine russa, bicipiti da bestseller. L'entusiasmo è durato 24 ore. Quando si è scoperto che nel passato dell'intellettuale c'era stata una liaison con CasaPound, il Pd è uscito pazzo, si sono incrociate telefonate di fuoco. E Lilin è scomparso dentro uno scaffale della Feltrinelli. Il sindaco è nervoso perché il rivale Bernardo ha messo il dito nella piaga. E perché altre due sue recenti mosse rischiano di rivelarsi boomerang. La prima è la decisione di internalizzare la manutenzione del verde e delle scuole, che ha lasciato a piedi numerosi fornitori di servizi privati. I compiti saranno affidati alla municipalizzata MM, che nell'ultimo mezzo secolo non si è mai occupata di giardini e di edilizia scolastica. «È una deriva statalista» denuncia il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale. «Sala pensa che MM debba fare anche il giardiniere e il muratore, una mossa clientelare degna di Achille Lauro che peggiorerà i servizi ai cittadini». La seconda è la sbandierata conversione di tutti i mezzi pubblici a energia elettrica entro il 2030. Il futuro è il suo forte, il presente meno: finora ha aumentato i biglietti, ha diminuito la sicurezza sui mezzi e ha accumulato anni di ritardo nella realizzazione della Metro 4.Nella Milano da operetta non poteva mancare un imbarazzante caso burocratico: si è scoperto che la trascrizione di un atto di separazione è durata sei anni. Il certificato richiesto nel 2015 è arrivato due giorni fa. L'opposizione ha chiesto le dimissioni dell'assessora Roberta Cocco, che aveva annunciato: «Digitalizzo Milano», con obiettivi per efficienza Tallinn e Barcellona. Sarebbe già un successo non far peggio di Dakar. La realtà è sempre più dura delle dirette Facebook, qualche volta anche drammatica. Una settimana fa un uomo è morto di overdose nel famigerato boschetto di Rogoredo, crocevia dello spaccio. Lo stesso che Sala in un video surreale su Instagram aveva definito: «Rigenerato. Un successo da rivendicare, un esempio di come si deve lavorare». Non sarà Gotham City la Milano che sta fuori dalla bolla del Municipio 1 (l'unico che il sindaco conosce) ma è Paperopoli. Dove lui è resiliente come Rockerduck, nel timore in autunno di doversi mangiare il Borsalino.
Ecco #DimmiLaVerità dell'8 settembre 2025. Il generale Giuseppe Santomartino ci parla dell'attentato avvenuto a Gerusalemme: «Che cosa sta succedendo in Medio Oriente? Il ruolo di Hamas e la questione Cisgiordania».