Castristi con un mezzo da sbarco catturato alla Baia dei Porci (Getty Images)
Nel linguaggio militare americano, il tentato sbarco del manipolo di esuli cubani di sessant'anni fa sarebbe stato definito come "S.N.A.F.U." (o situation normal all fouled up), vale a dire un'operazione militare fallita per una serie di errori grossolani e ampiamente evitabili. Era il 19 aprile 1961 quando gli ultimi membri della Brigada Asalto 2506 alzarono le mani e si arresero ai castristi. La sconfitta causò un terremoto nella nuova amministrazione Kennedy e una conseguente rivoluzione nei vertici dei Servizi Segreti statunitensi.
Fidel Castro, lìder maximo della rivoluzione socialista, aveva rovesciato il governo di Fulgencio Batista due anni prima, creando una pericolosa enclave comunista a poche miglia dalle coste della Florida che la Casa Bianca, nel pieno della piena Guerra Fredda, non poteva tollerare. In più erano stati duramente colpiti gli interessi economici statunitensi che a Cuba avevano costruito un impero nel campo della raffinazione petrolifera, delle piantagioni della canna da zucchero e nella coltivazione estensiva di frutta in mano alle grandi compagnie. Castro aveva nazionalizzato i beni americani e redistribuito la terra degli ex-latifondisti, molti dei quali trovarono rifugio negli Usa assieme ad alcune migliaia di dissidenti.
Mancava tuttavia un "casus belli" perché gli Americani potessero intervenire militarmente in quanto la Costituzione degli Stati Uniti non permetteva operazioni di guerra se non nel caso di attacco diretto contro un governo amico. Proprio su questo aspetto, e date la tensione altissima con Mosca, durante gli ultimi mesi della presidenza Eisenhower fu concepito il piano che avrebbe dovuto essere sviluppato in assoluto segreto dalla CIA allora diretta da Allen Dulles e che avrebbe dovuto avere come esecutori un manipolo di 1.400 esuli cubani precedentemente addestrati in Nicaragua dagli Americani. Una volta sbarcati, dalla testa di ponte a Cuba gli esuli avrebbero chiesto aiuto all'esercito degli Stati Uniti che avrebbe riconosciuto il governo provvisorio ottenendo così il via libera per un'occupazione manu militari dell'isola. Il piano segreto, che mostrò numerose falle sin dall'inizio, ebbe molti ostacoli anche dalle nazioni amiche di Washington. Un esempio sopra tutti fu il concitato colloquio che il cancelliere della Germania Ovest Konrad Adenauer ebbe con il neopresidente Kennedy quando seppe delle intenzioni americane. Il premier tedesco andò su tutte le furie perché temeva che il colpo di mano contro Castro avrebbe innescato la reazione sovietica che avrebbe potuto portare ad uno scontro diretto con la DDR. Proprio il cambio alla Casa Bianca fu uno dei principali motivi del fallimento di un piano dal quale i consiglieri militari erano stati esclusi, e sul quale non avevano risparmiato critiche anche pesanti (sopra tutti il Segretario alla Difesa Robert McNamara voluto fortemente proprio da JFK). Nonostante le premesse non proprio rassicuranti, il piano strategico in codice "Zapata" andò per la sua strada, mentre le informazioni riservate passarono senza troppi ostacoli al KGB, favorito anche dal servizio segreto britannico Mi6 che non gradì l'avventura di Washington. L'invasione di Cuba fu un "segreto di Pulcinella" ben prima di prendere atto. A peggiorare le cose contribuì l'atteggiamento ambiguo di Kennedy che, se da un lato non intendeva ritirarsi tout court dalla lotta al comunismo, dall'altro temeva fortemente le conseguenze di un'azione di forza nell'anno dell'incontro con Nikita Kruscev. Il presidente democratico raccomandò ai vertici della CIA la massima segretezza e l'assoluto veto di coinvolgimento diretto delle Forze Armate regolari, pena l'annullamento dell'operazione. Quindi, pochi giorni prima dell'attacco, Kennedy si spinse oltre determinando con la sua scelta il fallimento dello sbarco a Cuba, come se avesse preferito una sconfitta delle operazioni. Ordinò infatti ai responsabili un cambio obbligato della zona di sbarco, inizialmente stabilita a Trinidad, una cittadina dove si concentrava la maggioranza anticastrista e dove sarebbe stato più semplice provocare una sollevazione popolare. Il Presidente democratico obbligò lo sbarco alla Playa Giròn (ai margini della Baia dei Porci), una zona paludosa e isolata, priva di vie di fuga e ben conosciuta da Castro in quanto uno dei suoi luoghi preferiti per la pesca.
Le operazioni presero ufficialmente il via il 15 aprile 1961 e prevedevano una prima fase di attacco aereo per neutralizzare l'aviazione castrista ed evitarne l'intervento durante lo sbarco. Gli aerei scelti dalla CIA non erano certo i più tecnologici. Si trattava infatti di una squadre di vecchi Douglas A-26 Invader dell'ultima guerra, pilotati da mercenari. Per ingannare l'opinione pubblica e coprire l'intervento statunitense furono tutti dipinti con una livrea che duplicava quella delle forze aeree cubane, in modo da far passare il bombardamento come un ammutinamento degli aviatori di Castro. La mattina del primo giorno di operazioni sei velivoli pilotati da "contractors" della CIA bombardarono l'aeroporto Antonio Maceo dell'Avana, distruggendo a terra diversi velivoli. Gli Americani tuttavia non erano a conoscenza del fatto che Castro, avvisato in anticipo dal KGB, riuscì a nascondere alcuni cacciabombardieri che si salvarono dall'incursione. Ma il peggio doveva ancora arrivare, quando uno dei finti piloti ammutinati fu colpito dal fuoco contraereo e dovette richiedere l'atterraggio di emergenza all'aeroporto civile di Miami. Quando l'A-26 toccò la pista, la strategia della segretezza crollò poiché era chiaro che la livrea del velivolo fosse posticcia e che la prua differiva evidentemente da quella degli aerei che il lìder maximo aveva strappato all'aviazione di Batista. L' evidenza del coinvolgimento di mercenari piloti causò l'appello immediato di Castro al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dove il rappresentante degli Stati Uniti Adlai Stevenson faticò a sostenere la tesi dell'ammutinamento, date le prove schiaccianti mostrate ai membri del Consiglio.
Kennedy era furente e in tutta risposta vietò alla CIA il proseguimento delle incursioni aeree, decisione che comprometterà in modo definitivo il buon esito dello sbarco, fissato per il giorno 17 aprile. All'alba di quel mattino i mezzi da sbarco della Brigada Asalto 2506 furono in vista della Baia dei Porci, scarsamente protetti e senza rifornimenti e copertura dell'aviazione della CIA, che per ordine del Presidente era stata fortemente ridimensionata. Dall'altra parte i castristi si aspettavano un nuovo attacco e si prepararono al fuoco contraereo con gli ZPU VZ-53 di fabbricazione cecoslovacca. A peggiorare la già precaria situazione dei miliziani cubani fu la errata valutazione della presenza di una fitta barriera corallina di fronte alla baia, che causò non pochi incidenti e perdita di armi ancor prima che le forze anticastriste potessero mettere piede a terra. Quando i primi uomini della Brigada 2506 sbarcarono, furono accolti da una forza di oltre 20.000 uomini dell'esercito comunista, e furono fatti segno sia del fuoco di terra che di quello proveniente dai cacciabombardieri Hawker Sea Fury dell'aviazione cubana che non erano stati eliminati a causa del veto di Kennedy ad ulteriori bombardamenti.
Anche le navi di supporto allo sbarco che si trovavano al largo della baia furono fatte obiettivo del fuoco cubano, tra cui la USS Houston e la USS Rio Escondido che trasportava carburanti e che colò a picco dopo essere esplosa. Anche il previsto lancio nell'entroterra di una nucleo di paracadutisti fallì clamorosamente, dopo aver sbagliato la zona di atterraggio e aver perso gran parte dell'equipaggiamento nelle terre paludose attorno alla baia. Solo pochi furono i membri della Brigada 2506 che riuscirono a riprendere il mare e che furono recuperati dalle navi americane. Il grosso della forza anticastrista si ritrovò senza rifornimenti, schiacciata da fuoco preponderante e in un luogo inospitale ed isolato. Un estremo tentativo di fornire copertura aerea tramite caccia a reazione americani Skyhawk A-4S senza simboli di riconoscimento fallì per l'errato calcolo del fuso orario di un'ora tra il Nicaragua e Cuba. Ormai allo stremo, i tre quarti della forza si arresero all'esercito di Castro il 19 aprile 1961 al prezzo di 114 morti e più di 1.100 prigionieri, che dopo una lunga serie di trattative, furono liberati l' anno successivo in cambio di 50 milioni di dollari in forniture e medicinali. Durante le operazioni caddero anche quattro piloti dell'aviazione CIA, che Castro volle cinicamente esporre a perenne memoria dopo averne congelati i corpi.
Le conseguenze del fallimento dell'azione alla Baia dei Porci furono molteplici, e segnarono il passo riguardo a futuri tentativi di intervento militare diretto americano. Per di più Mosca uscì rafforzata sul piano internazionale e pronta ad azioni ancora più risolute e provocatorie, come l'installazione di missili sull'isola di Cuba l'anno successivo, che porterà alla "crisi dei missili" durante la quale si sfiorò la guerra nucleare.
Il Presidente fece ricadere tutta la responsabilità del fallimento (nonostante la sua ingerenza determinante sull'esito del piano elaborato sotto il predecessore Eisenhower) sui vertici della CIA, silurando Allen Dulles nel novembre del 1961 e rimuovendo le massime cariche dei Servizi che avevano portato alla débacle. Da quel momento in avanti gli Stati Uniti avrebbero inaugurato una nuova stagione nel contrasto alla Cuba di Fidel Castro, tramite una serie di attentati e colpi di mano portati avanti da agenti sul territorio, che tuttavia non raggiunsero mai lo scopo prefissato di eliminare la nazione comunista alle porte degli Usa.
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Con l'avvicinarsi delle feste, le città si riempiono di luci, profumi, mercatini ed eventi tutti legati da un filo conduttore: la voglia di celebrare al meglio il Natale.
Questa settimana vi portiamo a Londra con una piccola guida su cosa fare per celebrare il periodo pre-natalizio al meglio.
Dalle scintillanti luci natalizie al pattinaggio sul ghiaccio, dai mercatini tradizionali agli spettacoli natalizi, Londra durante il periodo natalizio è un vero e proprio paese delle meraviglie. Approfittate di queste ultime settimane per raggiungere la capitale britannica e aggiungere un po' di English charm ai vostri festeggiamenti.
Natale a Londra è senza dubbio il periodo più scintillante dell'anno nella capitale, quando intere aree vengono illuminate da luminarie spettacolari, i negozi addobbano le vetrine con alberi di Natale e grandi decorazioni, e nei migliori ristoranti e caffè si può trovare una gioiosa quantità di piatti creati ad hoc per la stagione. Se tutto questo non bastasse a convincervi, a Londra durante la stazione natalizia esplode il numero di eventi pop-up che precedono il 25 dicembre, dai mercati di street food a tema festivo ai bar kitsch, ai negozi di caramelle alla Willy Wonka e alle stravaganze musicali.
Una passeggiata nella città vi basterà per farvi tornare bambini e immergervi in scene che sembrano uscite dai più bei classici cinematografici di Natale. Non dimenticate, però, di coprirvi bene: a Londra le temperature sono polari e raggiungono molto spesso alcuni gradi sotto lo zero. Per questo, cappellini e sciarpe in cui nascondersi fino al naso sono d'obbligo per godersi al meglio un weekend natalizio londinese.
Poiché la città in questo periodo dell'anno è davvero ricchissima di eventi, abbiamo stilato per voi una guida di 48 ore all'insegna del miglior Natale che potreste desiderare.
Giorno 1
Mattina
Se Londra è nota come centro dello shopping durante tutto l'anno, a Natale i grandi magazzini si animano dedicandosi al lato più commerciale della stagione delle feste. Potrete cogliere un meraviglioso spirito natalizio e forse anche un affare.
Harrods - L'icona britannica è ricca di oggetti rari, marchi di moda di lusso, articoli per la casa e tecnologia in uno spazio tentacolare con oltre 300 reparti. La food hall, all'interno di un edificio classificato di Grado II, è il luogo perfetto per acquistare articoli per la cena di Natale. Per il 2022, il negozio di Natale di lusso celebra il favoloso mondo di Dior.
Fortnum & Mason - Questo regale grande magazzino dal fascino antico serve i clienti dal 1707. L'elegante spazio di vendita al dettaglio è ricco di articoli di lusso con un famoso salone da tè al 4° piano. I loro cesti natalizi in vimini selezionati a mano sono un regalo ideale per gli amici difficili da comprare.
Selfridges - Uno dei grandi magazzini più esclusivi di Londra, con un'atmosfera moderna e luminosa e marchi di alta gamma. Dopo aver preso i regali, andate a vedere l'ultima uscita nel cinema interno.
Liberty - Un grande magazzino londinese in un edificio in stile Tudor situato nel West End. È ricco di articoli esclusivi e di articoli per la casa di alta gamma; il luogo perfetto per i regali di Natale. Il negozio di Natale al 4° piano è ricco di decorazioni di buon gusto.
Pranzo
Se la vostra idea di ristorante natalizio perfetto comprende ciotole fumanti di fonduta, cocktail a tema e ottime opportunità di Instagram, Winterland è un'ottima scelta. Questo pop-up festivo nel sud di Londra si ispira alle Alpi con spazi accoglienti e riscaldati, fuochi all'aperto, pellicce e luci fiabesche. Per finire? Ci sono un sacco di attività stravaganti, igloo privati da affittare e brunch senza fondo a cui partecipare mentre siete lì. Prima di dedicarvi al resto della vostra giornata, tornate in hotel a rilassarvi un po' e a bere un egg nog. Il Bankside hotel può essere un'ottima scelta per chi vuole vivere nel cuore di Londra ma lontano dal caos delle vie dello shopping.
Pomeriggio
In concomitanza con alcuni dei magici mercati e delle piste di pattinaggio di Londra, si svolgono i festival invernali, ricchi di intrattenimento dal vivo, prelibatezze festive e giostre. Il più importante, Hyde Park Winter Wonderland, ospita la pista di ghiaccio più grande del Regno Unito, insieme a una vasta selezione di cibo di strada, montagne russe e giochi di carnevale. C'è anche un cocktail bar fatto interamente di ghiaccio. Tra gli altri, il Christmas by the River a London Bridge City, completo di proiezioni cinematografiche gratuite all'aperto, e l'après ski di King's Cross, un paese delle meraviglie con club di curling, incredibili sculture di ghiaccio e tanti hot toddies in programma.
Sera
La Royal Albert Hall, situata ai margini meridionali di Hyde Park, è uno degli edifici più caratteristici del Regno Unito. Per tutto il mese di dicembre, un programma di eventi natalizi permette di godersi le festività in uno degli edifici più maestosi del mondo. Per il 2022, potrete assistere a una pantomima classica, godervi una fresca serata di Jazz natalizio o partecipare a una drammatica interpretazione di A Christmas Carol, riportata in vita come Dickens stesso la interpretò. Una delle nostre attività natalizie preferite a Londra è il Carols at Royal Albert Hall. In un ambiente spettacolare, potrete assistere a uno dei canti più coinvolgenti della città. L'evento è caratterizzato da un'impressionante formazione di musicisti, tra cui la Royal Choral Society, la Royal Philharmonic Orchestra e la British Imperial Military Band.
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Giorno 2
Mattina
Nessuna visita a Londra durante il mese di dicembre è completa senza una visita al Charles Dickens Museum. Come si legge sul sito web, questo museo ospita la "più importante collezione al mondo di dipinti, edizioni rare, manoscritti, mobili originali e altri oggetti relativi alla vita e alle opere di Dickens".
Pranzo
Non c'è niente di più natalizio di Covent Garden in inverno, e non stiamo parlando solo del negozio del film Last Christmas. Quest'anno tornano le famose decorazioni, l'imponente albero di Natale, i mercati festivi, le bancarelle di vin brulé, gli stand gastronomici e molto altro ancora. La novità del 2022 è la slitta festiva, che rappresenta una perfetta opportunità per scattare una foto ricordo. Perdetevi nelle viette, lasciatevi trasportare dai profumi di dolci e cannella che riempiono la città e andate alla scoperta di una delle zone simbolo del natale londinese.
Pomeriggio
Unitevi a Clara in una deliziosa festa della vigilia di Natale che si trasforma in una magica avventura quando tutti gli altri sono a letto. Ammirate la brillantezza della partitura di Tchaikovsky, mentre Clara e il suo Schiaccianoci incantato combattono il Re dei Topi e fanno visita alla Fata Confetto nello scintillante Regno dei Dolci. L'amatissima produzione di Peter Wright per il Royal Ballet, con le splendide scenografie d'epoca di Julia Trevelyan Oman, rimane fedele allo spirito di questo classico del balletto festivo, combinando l'emozione della fiaba con una danza spettacolare. Lo spettacolo dura circa 2 ore e 20 minuti, compreso un intervallo.
Sera
Chiudete in bellezza con un tour della Londra illuminata per le festività natalizie. Saltate su un bus scoperto - copritevi bene e munitevi di scaldamani - e per 90 minuti con una guida in carne e ossa, attraversate le principali vie di Londra con il tano all'insù. Attraverso questo tour non solo potrete vedere i luoghi e i punti di riferimento più iconici di Londra prendere vita con migliaia di luci scintillanti, sensazionali allestimenti natalizi e tanto scintillio da illuminare il cielo notturno, ma avrete una posizione privilegiata per scattare foto indimenticabili. Mentre percorrete Oxford Street, ammirate le 5.000 stelle sostenibili che illuminano la via dello shopping più frequentata d'Europa. Passerete anche davanti a Selfridges, rinomato per le sue favolose vetrine. Poi si passa a Regent Street per ammirare i negozi di fama mondiale adornati con agrifoglio, edera e alcune delle illuminazioni più spettacolari che si possano vedere. Scoprite le luci di Piccadilly Circus in tutto il loro splendore e l'incredibile albero di Natale gigante che scintilla nell'iconica Trafalgar Square. Ammirate la fiorente area festiva di Southbank, con il suo scintillante mercatino di Natale e le sue magiche luci fatate, mentre ammirate la vista del London Eye, famoso in tutto il mondo.
Da non perdere
Abbracciate lo spirito natalizio con il Winter Wonderland nell'Hyde Park di Londra.
Questo divertente evento per famiglie è una delle cose migliori da fare a Londra a Natale. Con una vasta scelta di intrattenimenti e attività festive, dal pattinaggio sul ghiaccio agli spettacoli circensi, dal mercatino di Natale alla musica dal vivo, c'è abbastanza divertimento da riempire un'intera giornata e serata.
Il Winter Wonderland del 2022 si preannuncia come il più magico di sempre, per celebrare i 15 anni dalla prima trasformazione di Hyde Park nell'amatissimo spettacolo festivo che è oggi.
Ecco cosa potrete fare al Winter Wonderland di quest'anno:
- Pattinare con musica dal vivo sulla pista di ghiaccio del Winter Wonderland, la più grande pista all'aperto del Regno Unito.
- Ammirare le meraviglie acrobatiche di uno spettacolo circense.
- Toccare il cielo sull'iconica Ruota Panoramica Gigante e ammirare lo scintillio delle luci di Londra.
- Salire su una giostra tradizionale o sfidare i giganteschi loop di nove diverse montagne russe del luna park.
- Entrare nel Magico Regno di Ghiaccio per scoprire oltre 500 tonnellate di ghiaccio scolpito in passaggi segreti, uno scivolo di ghiaccio scavato nella neve, una carrozza di cristallo del Palazzo di Ghiaccio e molto altro ancora.
- Affrontare l'Edelweiss Funhouse, un'esperienza che vi giocherà sicuramente qualche scherzo, con un percorso ad ostacoli alpino di 300 metri e sorprendenti stanze di illusioni.
- Lasciarvi trasportare in un altro mondo dall'esperienza Dr Archibald VR, un'avventura immersiva che vi farà mettere in discussione la realtà.
Al centro della vostra visita, il tradizionale Mercatino di Natale, uno dei più grandi mercatini di Natale di Londra, completo di incantevoli chalet traboccanti di articoli festivi. Fate un po' di shopping natalizio e incontrate gli allegri venditori di regali insoliti e unici, oggetti d'arte e artigianato, ninnoli, gioielli e decorazioni.
Dove dormire
Il Natale è una stagione meravigliosa. Per questo, viaggiare, può essere complicato. Per cercare una bella atmosfera natalizia, che vi faccia sentire a casa pur essendo lontani dalla vostra abitazione, scegliete il Bankside hotel.
Un intimo hotel londinese di sei piani con 161 camere, tra cui sette suite, è un centro sociale per chiunque sia appassionato di cultura, arte, cibo e bevande. Situato vicino al Tamigi, sulla vivace South Bank, il cuore della Londra culturale. Il quartiere ospita la Tate Modern, il South Bank Centre, il National Theatre, lo Shakespeare's Globe Theatre, la Cattedrale di St. Paul, il Borough Market e ristoranti di street food. L'hotel è ben collegato, la City si trova a pochi passi da un ponte e una serie di stazioni della metropolitana e della linea principale sono tutte raggiungibili a piedi.
Ma non solo. L'hotel, dall'atmosfera estremamente accogliente, offre uno stile di vacanza ricercato e attento. Sedetevi all'interno del loro ristorante e bar e lasciatevi coccolare da un cocktail. Potete scegliere tra una selezione che unisce colori e stati d'animo oppure un delizioso egg nog, estremamente tipico.
Nella lobby, alberi di natale tradizionali di alternano a luci iper moderne. Ma non solo. Un caminetto acceso vi farà venire coglia di accoccolarvi su uno dei divanoni dell'hotel e guardare un film in tutta tranquillità.
Le stanze, moderne, spaziose e confortevoli offrono una vista spettacolare su Londra e la city. Aguzzate bene la vista: in fondo, potrete scorgere un palazzo altissimo che per Natale ha scelto di illuminare i suoi ultimi piani con un albero di natale di luci.
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Marcello Viola e Alessandro Profumo (Ansa)
Alessandro Profumo e Marcello Viola s'incamminano verso il processo dopo la decisione della procura di Milano. Il filone di inchiesta sui crediti deteriorati era stato riaperto nel 2021 dal gip Guido Salvini, che aveva rigettato una prima richiesta di archiviazione. «Sono tranquillo. Ho operato correttamente, nel pieno rispetto del (mutevole) quadro normativo e sempre nell'ambito di un proficuo e condiviso confronto con le Autorità di controllo» ha commentato l'amministratore delegato di Leonardo.
Abu Omar e Abdul-Jabbar, gli autori dell'attacco all'hotel Logan a Kabul
Lo Stato islamico attraverso le sue piattaforme mediatiche ha rivendicato l’attacco avvenuto lo scorso 12 dicembre al Longan Hotel di Kabul. L’albergo che si trova nella zona commerciale della capitale afghana è noto perché è diventato il luogo prediletto da diplomatici e imprenditori cinesi.