2022-10-20
La storia dell'auto (e della moto) passa da Padova
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Ferrari 500 Mondial esposta da Asi a Padova
Nella città veneta pezzi unici a quattro e due ruote. Dalle supercar alle riedizioni storiche, dall'epoca d'oro dei rallye e alle youngtimer più ambite, con un occhio ai camion e alle superbike anni Settanta.La fiera Auto e Moto d’Epoca (dal 20 al 23 ottobre 2022) è l’ultima ospitata a Padova prima del trasferimento a Bologna. Il saluto alla città dopo 39 edizioni promette una kermesse davvero speciale per gli appassionati, ma non solo. Si apre con la «prima volta» del mito Ferrari, ossia la barchetta 125 S del 1947 che aprì le porte al cavallino nel mondo delle competizioni. Grazie alla collaborazione con il museo Ferrari di Modena, ci saranno molte delle icone della casa di Maranello, dalla Daytona alla gloriosa 750 Monza fino alla F40, supercar degli anni Ottanta, orgoglio del Drake Enzo Ferrari.Rimanendo con il pensiero e il cuore in Emilia, la fiera offre spazio anche alla «rivale» della Ferrari, la Lamborghini. Dalla passione del fondatore Ferruccio nasceva nel 1964 la Lamborghini 350 Gt Coupé Touring Superleggera, nata dal genio creativo di Giotto Bizzarrini, Giampaolo Dallara e Franco Scaglione realizzata nelle forme finali dalla carrozzeria Touring, della quale furono realizzati solo 120 esemplari. Il ricordo delle glorie del passato della produzione sportiva italiana richiama un altro tra i grandi delle corse, presente a Padova in una riedizione-omaggio del gruppo Stellantis alla Fiat Abarth 1000SP del pilota Mario Colucci con una serie di soli 5 esemplari del remake della roadster dello scorpione realizzata su base Alfa Romeo 4C.Dall’asfalto delle piste all’epoca d’oro dei Rally: ecco a Padova la mitica Lancia Fulvia Coupé HF che fu della coppia Sandro Munari - Mario Mannucci, che mezzo secolo fa trionfò nella gara delle gare, il Rally di Monte-Carlo. L’epopea rallystica prosegue con le glorie dello sterrato nell’anticipazione di una mostra che si terrà al Museo dell’Automobile di Torino dal 27 ottobre organizzata dalla Fondazione Gino Macaluso. A Padova si possono pregustare la gloriosa Lancia Stratos Alitalia o la britannica Mini Cooper S oltre alla Fiat 124 Sport Spider e la regina dei rally d’oltralpe, la Alpine Renault A110, queste ultime due ospitate dallo spazio di Aci Storico.La kermesse prevede anche uno sguardo sulle quattro (o più) ruote che fecero la storia: quella dei mezzi pesanti. I compagni fedeli dell’Italia della ricostruzione postbellica, rivivranno a Padova grazie alla realtà virtuale. La punta di diamante è un affascinante Isotta Fraschini D.80 del 1947, su cui il pubblico può salire e gustarsi un viaggio a ritroso nel tempo, sulle strade del Piemonte degli anni Cinquanta. Di un altro marchio simbolo dell’eleganza made in Italy d’antan è il furgone Lancia Superjolly nella versione speciale realizzata per scopi promozionali e che ospitò sui suoi sedili personalità del jet-set come la Principessa Grace di Monaco, Gianni Agnelli e addirittura due pontefici, Paolo VI e Giovanni Paolo II.Se le ruote al posto di quattro diventano due, le proposte della fiera spaziano nella storia del motociclismo italiano e internazionale. A celebrare i 75 anni del marchio è MV Agusta, nata nell’immediato dopoguerra dalla riconversione dell’indotto aeronautico della zona di Varese. Dalla piccola 98cc ai record su pista di Giacomo Agostini (che sarà premiato a Padova) fino alle gran turismo e sportive che fecero battere il cuore dei motociclisti tra gli anni Sessanta e Settanta. Proprio su quest’ultimo decennio si concentra la mostra delle superbike che videro la loro età dell’oro negli anni Settanta, dalla quadricilindrica Kawasaki 900 Z1 alle intramontabili Honda della serie Four, alle bicilindriche nostrane come la Guzzi V7 Sport. Infine per gli appassionati e nostalgici delle «youngtimer» degli anni Ottanta e Novanta, ecco le muscle car all’europea riportate ai loro anni ruggenti dalla perizia degli artigiani del restauro, che hanno portato a Padova icone come la Golf GTI prima serie o la BMW M3 (E30), oltre alla pepatissima italiana Fiat Uno Turbo. Tra queste «cattive» da sogno, anche una quieta Renault Twingo del 1996. Anche per lei un posto sotto i riflettori è di rigore.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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