2023-06-09
Orrore in Francia. Un immigrato siriano accoltella bambini. Quattro sono gravi
Annecy: la Scientifica sul luogo dell'aggressione (Getty Images)
Bimbi presi di mira in un parco di Annecy. All’uomo avevano dato asilo Italia, Svezia e Svizzera, mentre Parigi glielo aveva negato.Un immigrato siriano è stato autore di una grave aggressione avvenuta ieri a Annecy, nella quale sono rimasti coinvolti due adulti e quattro bambini, di età inferiore a tre anni. I piccini e uno degli adulti feriti sono tra la vita e la morte. L’aggressione ha avuto luogo verso le 11 del mattino, nel parco giochi del Pâquier sul lungo lago di Annecy. Il cittadino siriano, il cui nome sarebbe Abdalmasih Hanoun, si è avventato sulle sue vittime con un lungo coltello, accanendosi con i bimbi nei passeggini. Alcuni passanti hanno filmato l’aggressione offrendo un quadro piuttosto chiaro della dinamica dei fatti. Le immagini sono estremamente violente e mostrano il migrante che corre verso i bambini e gli adulti che sono con loro, con l’intento di accoltellarli. Un passante, ha cercato di interrompere la folle azione dell’accoltellatore mentre questo si stava accanendo su due piccoli seduti in un passeggino doppio. Secondo il canale CNews, il quotidiano Le Figaro e l’agenzia di stampa France Presse , in un altro video dell’attacco si sentirebbe il migrante dire, in inglese, «nel nome di Gesù». Gli inquirenti avrebbero anche scoperto che l’uomo aveva un libro di preghiere cristiane e indossava una croce. Una testimonianza importante è arrivata anche da Anthony Le Tallec - un ex calciatore del Liverpool - che stava facendo jogging sulle rive del lago quando il migrante ha iniziato a scagliarsi sui piccoli inermi. L’ex giocatore ha spiegato di aver visto l’assalitore correre. «Dietro di lui, a 5-10 metri di distanza, c’erano dei poliziotti che non riuscivano a catturarlo. È arrivato verso di me», ha spiegato, «mi sono spostato e ho visto che si è avventato su una persona anziana e l’ha pugnalata. Ho visto i poliziotti e ho detto loro di sparargli. L’assalitore ha colpito due volte , quindi i poliziotti gli hanno sparato». L’ex sportivo ha concluso il suo video denunciando «la lentezza dei poliziotti». Secondo le prime informazioni circolate dopo l’aggressione e confermate con il passare delle ore, il sospetto sarebbe nato nel 1991 in Siria. Per Line Bonnet-Mathis - procuratore di Annecy, che ieri pomeriggio ha incontrato la stampa - il migrante sarebbe senza fissa dimora. Inoltre, secondo il primo ministro Elisabeth Borne, l’uomo non avrebbe problemi psichiatrici. In ogni caso, Hanoun risiederebbe regolarmente nell’Unione europea. Questo grazie allo status di rifugiato concessogli dalla Svezia, Paese in cui sarebbe arrivato dal 2013 ma che non gli ha concesso la cittadinanza nonostante il matrimonio con una cittadina di Stoccolma contratto in Turchia. Dall’unione sarebbe nato anche un figlio. La radio Rmc ha riportato una dichiarazione dell’ex moglie svedese di Hanoun, che ha confermato la mancata naturalizzazione. La donna ha anche spiegato di aver divorziato dal presunto aggressore di Annecy otto mesi fa, poco prima del suo arrivo in Francia dove, nel novembre del 2022 ha presentato una domanda di asilo anche alle autorità di Parigi. Ma questa domanda è stata respinta pochi giorni fa, il 4 giugno. L’uomo, tuttavia, avrebbe ottenuto l’asilo anche in Italia e in Svizzera, secondo quanto rivelato da fonti dell’inchiesta citati dalla tv BFM. Secondo un testimone - titolare della gelateria situata ai margini del parco in cui è avvenuta l’aggressione - Hanoun avrebbe iniziato a bazzicare nella zona proprio tre o quattro giorni fa. Lo stesso testimone, intervistato da CNews, ha detto che il sospetto gli era sembrato «nervoso» e aveva una «gamba tremolante». Una donna citata da Le Figaro ha invece dichiarato che, nei giorni scorsi, suo marito aveva visto l’aggressore parlare da solo. Nonostante questi elementi, il procuratore di Annecy ha precisato che, al momento «non c’è un apparente movente terroristico». Per questo la procura nazionale antiterrorismo, almeno per ora, non ha acquisito l’inchiesta.Come è facile immaginare, l’attacco di ieri ha provocato una forte emozione nell’opinione pubblica e suscitato le reazioni dei rappresentanti delle forze politiche. A questo proposito, è interessante notare che tra i primi ad esprimersi ci sono stati vari politici di sinistra, di solito molto garantisti nei confronti dei migranti. È il caso di François Astorg, il sindaco di Annecy che, su Twitter ha parlato di «un attacco efferato» e «inaccettabile». E dire che, giusto il 23 maggio scorso, lo stesso sindaco aveva scritto un cinguettio per dire che «Annecy è una terra di resistenza ai fascismi, una terra di solidarietà, una città-rifugio per coloro che fuggono le guerre», come quella in Siria. Anche il leader del partito di estrema sinistra La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon si è affrettato a scrivere su Twitter di avere il «cuore in frantumi» vedendo dei bambini aggrediti e feriti. Anche Pap Ndiaye - il ministro dell’Educazione francese - si è precipitato sulla tastiera per esprimere la propria solidarietà alle vittime. Il sindaco socialista di Parigi Anne Hidalgo - che in passato aveva stanziato risorse pubbliche in favore di Sos Méditerranée - ha proposto al consiglio comunale della capitale francese di osservare un minuto di silenzio.Tra i rappresentanti delle istituzioni, il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato in un tweet di «attacco assolutamente codardo». Non sono mancate anche le reazioni dei leader dei partiti di destra. In un video, il leader di Reconquête!, Eric Zemmour ha dichiarato che «i richiedenti asilo lasciano i loro Paesi per uccidere meglio i nostri figli». Sconcerto è stato espresso anche da Marine Le Pen.
(Ansa)
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Carlo Nordio, Matteo Piantedosi, Alfredo Mantovano (Ansa)