2023-12-17
Figli, Starlink e Ia: Musk si prende la scena
Show di Mr. Tesla alla festa di Fdi: «Gli sbarchi non risolvono la denatalità». Attacca gli ambientalisti e difende il «free speech». Vertice con Giorgia Meloni e poi con Matteo Salvini sugli investimenti. Figuraccia di Alessandro Zan: «Sul palco spot all’utero in affitto», ma sbaglia bambino.L’elicottero, la Tesla, gli undici figli di cui uno portato anche sul palco, l’inno agli uomini e all’umanità («Go Humans! Team Humanity!»): l’intervento di Elon Musk, padre di Tesla, Space X, Starlink e Neuralink, sul palco di Atreju ha incarnato per Giorgia Meloni la rappresentazione di successo delle politiche a lei più care. Nicola Porro, che lo ha intervistato alla festa di Fratelli d’Italia, è partito proprio dal piatto forte di Fdi, la natalità. «L’Italia è un bellissimo Paese in cui investire, ma mi preoccupa il tasso di natalità così basso. Dovete fare più figli», ha esordito il patron di X (Twitter), sottolineando che «la demografia è importante». I Paesi sono fatti dai confini, ma soprattutto dalle persone, ha detto Mr. Tesla, è per questo che bisogna incrementare la demografia: «Senza persone, le culture scompaiono, l’Italia rischia di perdere la propria cultura». L’immigrazione, altro tema caro a Fratelli d’Italia, secondo Musk non può risolvere il calo demografico dei Paesi industrializzati, che colpisce soprattutto l’Italia. «Sono a favore dell’immigrazione legale, che va incoraggiata», dice Musk, ma bisogna «fermare quella illegale. Bisogna dare il benvenuto a chi arriva, è onesto, vuole assorbire la cultura locale e lavora duro», ma, osserva, «serve un processo di approvazione» per gli ingressi. Al centro dell’intervento di Musk anche le politiche ambientali. «Sono un ambientalista», ha dichiarato il Ceo della macchina elettrica Tesla, «ma non dovremmo demonizzare petrolio e gas: ho l’impressione che stiamo esagerando con questi cambiamenti climatici». Il terrorismo sul clima fa «perdere la fiducia nel futuro: dobbiamo invece continuare ad avere speranza», ha dichiarato. Il patron di Twitter si è anche lasciato andare a lunghe e importanti considerazioni sulla libertà di espressione, concedendosi l’ennesima punzecchiatura contro l’Unione europea, dove a fine agosto è entrata in vigore la nuova legge bavaglio sulla regolamentazione dei contenuti online, il Digital services act (Dsa). «La libertà di espressione è alle fondamenta della democrazia. È molto importante consentire di dire ciò che non piace. L’Ue però si è dotata di una mole eccessiva di regolamentazioni. Il rischio», ha spiegato Mr. Twitter, «è che col tempo tutto diventi illegale. Quando si comincia a censurare, prima o poi la censura si ritorce contro». Il riferimento alle recenti dichiarazioni del commissario Ue, Thierry Breton, che da mesi sta cercando di imbrigliare Twitter minacciandone anche la sospensione in Europa, non è neanche troppo velato. «L’ideologia woke sta arrivando anche in Europa», lo ha stuzzicato Porro. «Non importatela», ha replicato Musk, «perché crea politiche identitarie molto divisive e amplifica tra i cittadini razzismo, sessismo e odio, facendo finta di fare il contrario». Musk ha ripreso il discorso sul free speech anche con il vicepremier Matteo Salvini, che ha incontrato per più di un’ora al Mit. Salvini e Musk hanno insistito molto sulla necessità di difendere tutte le libertà a partire da quella di opinione. Piena condivisione sui pericoli del «politicamente corretto», che rischia di erodere i margini della libertà di parola. Parafrasando lo scrittore francese André Malraux si può dire, in fin dei conti, che Elon Musk è un Bill Gates di buon umore. A differenza del fondatore di Microsoft, che da anni diffonde scenari apocalittici su guerre, pandemie e sovrappopolazione predicando il controllo della demografia, dell’informazione e delle politiche di salute pubblica, il proprietario di X lavora esattamente sul fianco opposto. Non è un caso che più di una volta si sia scontrato con Gates, in particolare poco prima dell’acquisizione di X, quando il fondatore di Microsoft ha avviato azioni ostili contro Tesla. I suoi appuntamenti romani hanno quindi fatto da contraltare alle interviste in ginocchio concesse da Gates ai media italiani, a cominciare da Fabio Fazio e Monica Maggioni. Gli incontri con Meloni e Salvini sono stati talmente positivi che molti esponenti del Pd non hanno resistito alla tentazione di attaccarsi al primo pretesto per attaccare la premier, inciampando però in uno scivolone penoso. «Ipocriti e codardi», ha tuonato Alessandro Zan, rimproverando Fratelli d’Italia di non aver il coraggio di dire che il figlio che teneva Musk sulle spalle era nato da maternità surrogata, «che per Giorgia Meloni è reato universale». Peccato però che il bambino salito sul palco di Fratelli d’Italia assieme a papà Elon sia X Æ A-12, suo figlio naturale, partorito dalla moglie Grimes dopo una gravidanza molto difficile che ha messo in pericolo la sua vita. A cosa condurranno, in termini di futuri investimenti e progetti, gli incontri di Musk con gli esponenti di centrodestra, ancora non è stato annunciato: il lungo colloquio di Meloni a margine di Atreju è stato incentrato su Intelligenza artificiale, natalità e Starlink. Con Salvini invece i temi sul tavolo sono stati gli investimenti tecnologici, le prospettive di crescita dell’Italia, il nucleare, il Ponte sullo Stretto, il nuovo codice degli appalti e i problemi legati a sindacati e burocrazia, Internet ultrarapido e l’Ai. «Per la prima volta, alle prossime elezioni europee possiamo cambiare la linea politica di Bruxelles», ha chiosato Salvini. L’abbraccio con Musk lascia sperare che anche l’Italia possa trarre vantaggio da questa amicizia speciale.
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