2021-07-02
L’Atalanta ha seminato più goleador di tutti
Il respiro europeo dei bergamaschi si vede anche nel torneo per nazionali, dove ben cinque nerazzurri diversi hanno timbrato almeno una rete: è un record. E non è finita, perché Malinovski, Toloi e Freuler torneranno in campo per i quarti di finale.Tabellino alla mano, Euro 2020 profuma un po' d'Italia. In particolar modo, premia i giocatori di Juventus, Atalanta e Inter, tre squadre che hanno fornito un ampio numero di marcatori alla competizione, superando fino a ora il Paris Saint Germain, il Real Madrid e il Bayern Monaco. Se per bianconeri e nerazzurri forse c'era da aspettarselo, riferendosi all'Atalanta - esagerando il giusto - si potrebbe parlare di ennesimo successo comunitarista. Un dato balza all'occhio: la Dea, pur non annoverando nella sua rosa stelle conclamate e fuoriclasse comperati a prezzi da sceicchi, ma forte della coesione di squadra e del senso di appartenenza dei suoi giocatori agli orizzonti progettuali della società, sfodera la sua zampata in Europa da tempo, e non è più una sorpresa. Nella classifica dei club che hanno regalato il maggior numero di bomber alle nazionali del campionato europeo di questi giorni, i bergamaschi svettano al terzo posto con 7 gol. Il russo Aleksej Miranchuk ha segnato contro la Finlandia, Robin Gosens è stato realizzatore durante Portogallo-Germania, non scordando due reti del danese Maehle (contro Russia e Galles), due per il nostrano Matteo Pessina (Galles e soprattutto nella sfida decisiva degli ottavi di finale con l'Austria) e una per Mario Pasalic durante la spumeggiante Croazia-Spagna. Ben cinque marcatori diversi. Superato il record della Juve negli Europei 2016, eguagliato il primato assoluto che apparteneva all'Anderlecht nel 1984, al Barcellona nel 2000, al Real Madrid nel 2012. E non è finita, il primato potrebbe essere migliorato poiché Malinovski (Ucraina), Freuler (Svizzera) e l'italiano Toloi sono ancora dentro la competizione e potrebbero pescare altri gol. La Dea si certifica come grandissima fabbrica di talenti, senza spese astronomiche. Lo conferma persino il calciomercato. Tra le ultime notizie sulle trattative in orbita atalantina, il probabile acquisto di Juan Musso dall'Udinese, un affare da circa 20 milioni di euro, con un contratto quadriennale pronto per il portiere della nazionale argentina, in passato corteggiato da Inter, Napoli e Roma. Un'ulteriore riprova di ambizioni in ascesa, con la difesa puntellata in vista della ripartenza del campionato e il pur affidabile Pierluigi Gollini destinato ad accasarsi altrove. Certo, nell'elenco dei marcatori del torneo europeo spiccano altre italiane, e al primo posto per goleador comanda la Juventus con 9 reti. E però cinque di queste sono assegnate al pelide Cristiano Ronaldo, trascinatore del suo Portogallo fino all'eliminazione contro il Belgio, oltre a due gol di Alvaro Morata (Spagna-Polonia e Spagna-Croazia), una di Federico Chiesa contro l'Austria, una del gallese Ramsey. Per blasone e nomi schierati, la Juve ha confermato le sue doti, facendo leva su un CR7 come al solito debordante. Anche l'Inter può sorridere, piazzandosi per ora al quarto posto con 6 gol e tre marcatori distinti: l'immancabile Romelu Lukaku, mina vagante sul percorso degli azzurri nella partita in programma stasera contro il Belgio, è andato a segno tre volte, due contro la Russia, una contro la Finlandia. Ivan Perisic ha elargito due sorrisi alla sua Croazia prima dell'eliminazione, Milan Skriniar ha centrato il bersaglio con la sua Slovacchia nel match dei gironi con la Polonia. Beninteso, non si tratta soltanto di statistiche compilatorie per maniaci dei numeri. Il campionato europeo da sempre è un banco di prova attendibile per saggiare la consistenza delle formazioni e per scovare piedi nuovi in cerca di consacrazione nelle leghe nazionali. Tra le altre compagini nostrane inserite nella speciale classifica, la Lazio di Maurizio Sarri figura al quindicesimo posto grazie ai due gol di Ciro Immobile, uno con la Turchia, l'altro con la Svizzera, a parimerito con il Sassuolo, imbaldanzito dal motorino Locatelli, autore di una doppietta contro gli elvetici. Con Juventus al primo posto, Atalanta al terzo e Inter al quarto, il secondo gradino del podio è per ora appannaggio del Manchester City: 8 gol per i citizens, cinque marcatori differenti, che rispondono ai nomi di Raheem Sterling (protagonista nella sua Inghilterra durante gli ottavi con la Germania), Ferran Torres, l'acciaccato Kevin De Bruyne, Oleksandr Zynchenko, il difensore transalpino Aymeric Laporte. Le altre grandi per ora rincorrono. Il Paris Saint Germain del magnate Al Kehlaifi si piazza al sesto posto con 5 gol, tre dei quali realizzati dall'olandese Georgino Gregion Wijnaldum, appena prelevato dall'organico del Liverpool, e due del centrocampista spagnolo Pablo Sarabia. Stessa condizione per i blancos di Madrid: 5 reti che portano il nome di veterani dalla carriera prodigiosa. Quattro per il sempreverde cannoniere Karim Benzema, appena eliminato agli ottavi di finale con la sua multinazionale francese temibile sulla carta, troppo divisa da guerre tra bande negli spogliatoi nella pratica, e uno di Luka Modric.