2025-03-30
Detenuti in rivolta ad Avellino, celle devastate
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Il carcere di Ariano Irpino
Caos scatenato dal sequestro di un drone che serviva per rifornire di droga la prigione. Violenta rivolta notturna nel carcere di Ariano Irpino in provincia di Avellino, in contemporanea con quella di Alessandria e poche ore dopo quella nella casa di reclusione di Alba. Secondo le prime ricostruzioni, nel carcere campano i disordini erano cominciati due giorni fa quando gli agenti della polizia penitenziaria avevano intercettato un drone che trasportava droga e telefoni cellulari destinati ai detenuti. Poi, nella nottata, alcuni agenti sono intervenuti in una cella dove un detenuto aveva cercato di impiccarsi, ma sono stati disarmati e privati delle chiavi delle celle della sezione. Dopo aver appiccato un incendio, armati di bastoni e mazze, una cinquantina di detenuti ha devastato le aree comuni della sezione, barricandosi all’interno. Allertata dalla polizia penitenziaria è arrivata la provveditrice, Lucia Castellano, che, insieme alla direttrice del carcere, ha avviato una trattativa con i detenuti che soltanto alla prime luci dell’alba hanno desistito. Sono ancora in corso le indagini da parte della Procura di Benevento e del provveditore dell’amministrazione penitenziaria della Campania ma, nelle ore successive all’episodio di violenza, sono stati disposti i trasferimenti di una ventina di detenuti, considerati i capi della rivolta, in altri istituti penitenziari della Campania, mentre un detenuto e un agente sono finiti invece al pronto soccorso dell’ospedale Frangipane Bellizzi, fortunatamente senza gravi conseguenze. La segreteria Gau Uilpa polizia penitenziaria ha ribadito la necessità di interventi esemplari contro i detenuti promotori della rivolta sottolineando l’urgenza di ridurre la densità detentiva considerando che la casa circondariale di Ariano Irpino ospita oggi oltre 330 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di circa 270. In contemporanea con la violenza nel carcere campano c’è stata una rivolta nel penitenziario «Cantiello e Gaeta» di Alessandria, in Piemonte. Un gruppo di detenuti, tra i quali molti stranieri, ha devastato la propria cella e poi ci si è barricato dentro per chiedere un trasferimento. Come raccontato dall’Osapp, un sindacato della polizia penitenziaria, i detenuti avrebbero poi lanciato acqua mischiata con sapone, candeggina e disincrostanti per wc contro gli agenti che erano intervenuti per cercare di gestire la situazione. Dieci loro sono stati portati in pronto soccorso per gravi irritazioni agli occhi, uno dei quali con danni alla retina probabilmente permanenti. «Le carceri italiane sono fuori controllo», ha dichiarato il segretario generale Osapp, Leo Beneduci, chiedendo al governo e alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di dichiarare lo stato di emergenza penitenziaria. «Serve un intervento immediato per la sicurezza degli agenti e delle strutture», ha aggiunto. E questa rivolta è accaduta, poche ore dopo, il nuovo episodio di violenza nella casa di reclusione di Alba con un giovanissimo detenuto che ha aggredito il sovrintendente di sorveglianza e altri tre agenti, tentando di accecarne uno.
Emmanuel Macron (Getty Images). Nel riquadro Virginie Joron
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.
Kim Jong-un (Getty Images)