2023-04-24
Ma il governo prende le distanze. Tajani: «Non è una nostra scelta»
Per Giggino 12.000 euro al mese. E dire che aveva rovinato i rapporti Italia-Emirati...Con una comunicazione agli ambasciatori del Comitato politico e di sicurezza degli Stati Ue, l’Alto rappresentante Josep Borrell ha ufficializzato, «dopo un’attenta riflessione», la sua scelta per la postazione da inviato speciale nel Golfo Persico: Giggino Di Maio. E così allo stratega di Pomigliano d’Arco, ormai bandito dalla politica italiana dopo il dietetico 0,6% (ma durissimo da digerire) delle politiche, verrà proposto «un periodo iniziale di 21 mesi, a partire dal 1° giugno 2023 fino al 28 febbraio 2025», durante i quali, valigia diplomatica alla mano, dovrà rappresentare, a suon di 12.000 euro mensili, gli interessi dell’Unione europea nei Paesi del Golfo Persico. Come tutti gli inviati speciali Ue dovrà occuparsi di problemi politici da risolvere per via diplomatica e perfino di situazioni di crisi. Ma nell’agenda di Borrell i rapporti con il mondo arabo hanno soprattutto l’odore del gas e del petrolio.La candidatura di Di Maio parte da lontano. Borrell, che già mostrava delle simpatie per il ministro degli Esteri italiano, a fine settembre 2022 incassò ottime referenze su Di Maio da Super Mario Draghi, che in quel momento era premier. Giggino portava in dote uno sconquasso diplomatico consumato proprio nel Golfo: firmò lo stop della vendita di armi italiane agli Emirati Arabi Uniti, in quel momento coinvolti nella guerra in Yemen, senza alcuna comunicazione diplomatica. L’Italia aveva appena fornito degli aerei (gli stessi delle Frecce tricolori) al Fursan Al Emarat, la loro pattuglia acrobatica nazionale, rimasta a terra per la mancanza dei pezzi di ricambio, perché la fornitura era colpita dall’embargo. Leonardo aveva firmato un contratto fino al 2030 per la rigenerazione di quei velivoli (che poi dovevano essere sostituiti). Naufragarono così sia la rigenerazione che la nuova fornitura. Non solo: fu negato il sorvolo aereo ai giornalisti che stavano raggiungendo Herat, in Afghanistan, per la cerimonia di chiusura della base in seguito al ritiro della coalizione internazionale dal Paese e Abu Dhabi non rinnovò l’autorizzazione all’uso italiano della base militare di Al Minhad. Altre frizioni si consumarono in Libia, dove per la pacificazione sia l’Italia che gli Emirati svolgono un ruolo primario. Situazioni che si sono distese solo di recente, con la visita di Giorgia Meloni ad Abu Dhabi. I rivali di Giggino erano l’ex ministro degli Esteri cipriota Markos Kyprianou, l’ex inviato Onu in Libia, lo slovacco Jan Kubis, e l’ex ministro degli Esteri e commissario Ue Dimitris Avramopoulos. Ma la presenza di quest’ultimo nel board della Ong al centro del Qatargate, la Fight Impunity di Antonio Panzeri, incarico dal quale si è dimesso dopo la scoperta che aveva ricevuto compensi per 60.000, l’ha messo fuori gioco. Da novembre, quindi, Di Maio era in pole. Il Qatargate e l’approdo di Meloni a Palazzo Chigi, però, hanno tenuto l’incarico sulla brace. Ora la proposta di Borrell dovrà essere votata per la ratifica, a maggioranza qualificata, dal Consiglio degli ambasciatori. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha subito spiegato che Di Maio «non è il candidato del governo italiano». E ha aggiunto di aver «sempre detto a Borrell che non è il nostro candidato». Fonti del governo hanno confermato che c’è «disagio». E la linea è stata ribadita dalla delegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo: «Borrell, a fronte del mutato quadro politico, avrebbe dovuto confrontarsi con il nuovo governo, il quale è impegnato fin dal suo insediamento a normalizzare i rapporti nel Golfo dopo le tensioni diplomatiche degli ultimi anni». Inoltre, la scelta è stata definita come «politicamente oltraggiosa» dalla Lega: «Una decisione che rappresenta un affronto alla volontà degli italiani che si sono chiaramente espressi scegliendo il centrodestra». Ed è stato molto duro il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: «La scelta di Borrell squalifica chi la propone e l’Unione europea. Di Maio è del tutto inadeguato. Il solo fatto di prenderlo in considerazione mette nel ridicolo chi lo fa».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.