2023-09-16
Annuncio di Mosca: Zuppi tornerà in Russia
Secondo viaggio dopo quello di giugno. Vladimir Putin: «Non abbiamo mai rifiutato i negoziati, se Kiev li vuole lo dica». Settimana prossima Volodymyr Zelensky sarà ricevuto alla Casa Bianca. L’intelligence ucraina: «Il leader ceceno Kadyrov è peggiorato: è in coma».«La Russia non ha mai rifiutato negoziati sull’Ucraina, se la controparte li vuole, che lo dica». Lo ha detto, come riferisce l’agenzia Tass, Vladimir Putin mentre era a colloquio a Sochi il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko. Poi Putin ha riposto al segretario di Stato americano Antony Blinken secondo il quale «bisogna essere in due per ballare il tango», ovvero per negoziare una soluzione al conflitto ucraino. Rispondendo alla domanda di un giornalista sull’argomento prima dell’incontro con il dittatore bielorusso, Putin ha affermato che «Kiev non deve ballare seguendo il piffero di qualcun altro. Il tango, ovviamente, è bello ma penso che per l’Ucraina sia importante non dimenticare l’Hopak (una danza ucraina, ndr). Questo è importante, altrimenti danzeranno sempre alla musica di qualcun altro. E, a proposito, tutti in un modo o nell’altro dovranno ballare la barinya o, nel migliore dei casi, il kasachok (due danze russe, ndr)». Putin sempre alla Tass ha ribadito: «Ho già detto che noi non rifiutiamo mai di parlare. Se l’altra parte è disponibile, lo dica apertamente ma dall’altra parte non si è sentito nulla». Lo stesso ha fatto il sodale Lukashenko che ha rispolverato un suo vecchio cavallo di battaglia: «Le danze erano iniziate», riferendosi ai colloqui in Bielorussia subito dopo l’invasione, «ma poi gli Stati Uniti hanno dato istruzioni al presidente ucraino Zelensky e gli hanno vietato ogni colloquio» ha concluso Lukashenko. A proposito dei colloqui citati dal presidente bielorusso, è opportuno ricordare che questi si svolsero tra febbraio e marzo 2022 nella foresta di Białowieza, al confine con la Polonia, ai quali parteciparono solo dei funzionari senza alcun potere negoziale che alla fine trovarono delle piccole intese sui corridori umanitari.Putin ha anche smentito le indiscrezioni secondo le quali la Russia avrebbe chiesto a Kim Jong-un di inviare volontari dalla Corea del Nord per partecipare all’operazione militare in Ucraina: «Queste affermazioni sono del tutto insensate voglio dire che questa è una totale assurdità». Durante la giornata di ieri l’intelligence dell’Ucraina ha diffuso la notizia secondo la quale il dittatore ceceno Ramzan Kadyrov «è in coma». Per Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence di Kiev, le condizioni di salute del leader ceceno sono peggiorate notevolmente negli ultimi giorni. Sempre ieri al portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, è toccato il difficile compito di parlare delle indagini sull’incidente aereo in cui è rimasto ucciso anche il capo della Wagner, Evgenij Prigozhin. Approfondimenti che secondo alcuni, e non solo all’estero, sarebbero condotti troppo lentamente: «Non è una semplice indagine, non è un semplice incidente» ha ricordato Peskov, insistendo sul fatto che «l’inchiesta è in corso, per questo motivo è assolutamente prematuro rilasciare qualsiasi commento». Ieri, secondo quanto riferisce la Tass, durante una conferenza sulla guerra in Ucraina il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha affermato che «gli sforzi del Vaticano stanno continuando e il suo inviato verrà nuovamente a Mosca», senza citare il nome del cardinale Matteo Zuppi, che si è recato in Russia lo scorso giugno, dove però non era stato ricevuto né dal presidente Putin né dallo stesso Lavrov. Sul fronte diplomatico c’è da registrare che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la prossima settimana verrà ricevuto alla Casa Bianca, subito dopo l’assemblea dell’Onu. Biden e Zelensky si erano visti a Hiroshima (Giappone) nel maggio scorso e quella della settimana prossima sarà la seconda visita di Zelensky alla Casa Bianca dopo quella del dicembre 2022. Probabile che la visita sia stata organizzata affinché il presidente ucraino parli anche con quella parte dei Repubblicani che al Congresso si stanno mostrando sempre più riottosi agli aiuti militari ed economici che gli Stati Uniti fin all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina hanno inviato a Kiev. A proposito di aiuti l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera, Josep Borrell, ha promesso durante un colloquio telefonico al nuovo ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, maggiore sostegno da parte europea a Kiev: «L’Unione europea è pronta a fare di più e più velocemente per aiutare l’Ucraina a vincere. Anche l’Ucraina lotta per la nostra libertà». La guerra intanto va avanti e durante la scorsa notte un attacco russo con droni ha raggiunto la regione occidentale ucraina di Khmelnytsky, dove ci sono state esplosioni, riporta Rbc-Ucraina citando l’Aeronautica militare. Le forze armate ucraine hanno annunciato la liberazione dei villaggi di Klishchiivka e Andriivka, a Sud di Bakhmut nella regione di Donetsk e anche vicino a Bakhmut i russi starebbero ripiegando incalzate dall’avanzata delle unità ucraine che hanno anche affermato di aver sconfitto in soli due giorni la 72° Brigata meccanizzata russa. I russi hanno risposto secondo la Tass «effettuando 14 attacchi aerei contro l’accumulo di manodopera e attrezzature ucraine nell’area di Kupyansk». Infine, secondo il report quotidiano dell’intelligence della Difesa britannica, «nonostante il ministero della Difesa russo abbia minimizzato i danni, le immagini satellitari indicano che la nave Minsk è stata quasi certamente distrutta e il sottomarino Rostov ha probabilmente subito danni catastrofici». Si tratta di una conferma dopo l’attacco al porto di Sebastopoli dello scorso 13 settembre dove Kiev ha lanciato nella notte 10 missili da crociera Storm shadow contro un cantiere navale.
Jose Mourinho (Getty Images)