2023-11-17
Alluvione, la Regione è in ritardo di due mesi
Ogni giorno il Pd specula sui mancati ristori per i danni in Emilia-Romagna e incolpa il governo. Eppure, il via libera alla piattaforma su cui richiedere gli indennizzi è stato firmato da Figliuolo il 14 settembre scorso. Inoltre, ai cittadini sono già stati versati 78 milioni.Ogni giorno, sul profilo su X del Partito democratico, appare un post piuttosto feroce. È sempre lo stesso, cambia soltanto il numero iniziale. Quello di ieri diceva così: «179 giorni dalla passerella in stivali nel fango della presidente Meloni, e neanche un euro è arrivato ai cittadini dell’Emilia Romagna per l’alluvione». Se fosse vero, sarebbe indecente. Ma, appunto, è falso. E a dirla tutta è risulta particolarmente odiosa la costante mistificazione su un evento drammatico e doloroso che ha messo in ginocchio città e paesi. Motivo per cui conviene fare un pizzico di ordine.Per smentire quanto affermato dal Partito democratico non servono grandi ricerche, basta citare un articolo dell’agenzia Ansa uscito martedì. Leggiamo: «Dalle 15 di domani (15 novembre) famiglie e imprese potranno richiedere il contributo per i danni causati dalle alluvioni che a maggio hanno colpito l’Emilia-Romagna. Sarà infatti attiva la piattaforma informatica Sfinge alluvione 2023, versione aggiornata di quella voluta e realizzata dalla Regione nel 2012 per i danni dovuti al sisma in Emilia».Avete capito? La piattaforma informatica attraverso cui chiedere i contributi economici per i danni dovuti all’alluvione è stata attivata dalla Regione Emilia-Romagna mercoledì 15 novembre. Come spiega l’Ansa, tale piattaforma «è frutto della collaborazione tra la Regione e la struttura commissariale per la ricostruzione ed è stata riconfigurata sulla base dei parametri e requisiti indicati nelle ordinanze firmate dal commissario straordinario per l’alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, d’intesa col presidente Stefano Bonaccini che riveste il ruolo di subcommissario». Piccolo ma non irrilevante particolare: l’ordinanza a cui si fa cenno è stata firmata da Figliuolo giovedì 14 settembre alle 15.30. Cioè esattamente due mesi fa.Ecco, questa banale notiziola basterebbe a smontare l’intera impalcatura retorica che i dem e le associazioni a essi collegate (Anpi compresa) hanno montato nelle ultime settimane a proposito dei disastri in Romagna. Dicono che i soldi non sono arrivati ai cittadini? Beh, allora dovrebbero spiegare come avrebbero potuto gli stessi cittadini fare richiesta di risarcimento danni, visto che lo strumento indispensabile per presentare tale richiesta è pronto soltanto ora.Viene da chiedersi come mai la Regione abbia impiegato ben 60 giorni per approntare la piattaforma, tanto più che non si tratta di un sistema creato ex novo, ma dell’adattamento di un sito già esistente, cioè quello utilizzato per i risarcimenti del terremoto del 2012. Chi è che perde tempo, dunque? Il governo o gli enti locali?Poiché non siamo in malafede, riconosciamo a Bonaccini e soci che la realizzazione di sistemi di questo tipo non è una semplicissima. Ci sono tempi tecnici non proprio rapidissimi, e due mesi in fondo non sono un periodo smisurato. Ma la comprensione e la ragionevolezza vanno esercitate a ogni livello: sia nei confronti della Regione sia nei riguardi del governo. L’impegno di tutti dovrebbe essere a favore dei cittadini in difficoltà, e ogni istituzione dovrebbe cercare di svolgere al meglio il proprio ruolo, con la massima rapidità possibile. Continuare, come fa il Pd, a polemizzare sui (presunti) mancati ristori è scorretto e pure patetico. È sciacallaggio politico, né più né meno. E sarebbe anche ora di farlo cessare: meglio investire energie sulla risoluzione dei problemi.Il fatto che la piattaforma sia attiva, tra l’altro, non significa che i soldi potranno essere erogati subito. Il procedimento che i cittadini - supportati dai Comuni - dovranno affrontare è abbastanza macchinoso, perché così stabiliscono le leggi esistenti (che pure il commissario, d’intesa con i Comuni, ha contribuito a semplificare un poco). Come spiega l’Ansa, «la quantificazione del danno subito, ma soprattutto il nesso di casualità tra il danno e gli eventi calamitosi dovranno essere giustificati tramite perizia asseverata o, a seconda dei casi, tramite perizia giurata, utilizzando l’apposito modello riportato negli allegati delle ordinanze». La richiesta di risarcimento dovrà dunque «essere redatta da un tecnico abilitato, iscritto a un Ordine o a un Collegio, privo di interessi comuni con il committente». Insomma, tutto deve essere gestito da professionisti, e la popolazione dovrà avere ancora un po’ di pazienza.Nel frattempo, però, un po’ di fondi sono comunque arrivati. Con i cosiddetti contributi di immediato sostegno sono stati versati ai romagnoli 23.622 acconti fino a un massimo di 3.000 euro ciascuno, per un totale di oltre 78 milioni. Altri 7.600.000 euro sono stati stanziati per i contributi di auto sostegno. Per le somme urgenze il governo ha subito messo a disposizione 264 milioni, più altri 236 per la gestione del sistema idrico, a cui devono aggiungersi altri fondi per 750 milioni.Tutto risolto, dunque? Chiaro che no. Ma si sta lavorando a vari livelli. Lo sta facendo il commissario per l’emergenza, lo sta facendo il viceministro Galeazzo Bignami e lo stanno facendo pure tanti sindaci e amministratori emiliano-romagnoli di destra e di sinistra. Gli unici che non fanno nulla e intanto remano contro sono gli sciacalli, i quali cercano di trarre un misero profitto politico da una tragedia che richiederebbe soltanto impegno. E silenzio.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.