2019-11-07
Alitalia non ha soldi ma prende ancora tempo
Le trattative ruotano sempre attorno a Lufthansa, il vettore tedesco che vuole 2.500-3.000 esuberi per salvare la compagnia. I commissari favorevoli a uno «spostamento minimo» della scadenza. Perché ci sono fondi solo fino ai primi mesi del 2020.Alla fine, sul caso Alitalia, è stato chiesto più tempo. Le trattative ruotano ancora attorno a Lufthansa, il vettore tedesco che vuole 2.500-3.000 esuberi per salvare l'ex compagnia di bandiera. Il gruppo tedesco si è mostrato possibilista lasciando intendere che potrebbe mettere sul piatto un «investimento importante» (si parla di 150-200 milioni) per rilanciare Alitalia. Per questo sono previsti a Francoforte una serie di incontri tra il consorzio acquirente della newco e i vertici di Lufthansa per mettere a punto i dettagli sul loro ingresso nell'azionariato della nuova Alitalia.Ma, tra le precondizioni per un sodalizio, oltre a un importante taglio di teste, ci sarebbe anche l'uscita di Alitalia dall'alleanza Skyteam, quella che comprende anche Delta e Air France-Klm. Alitalia entrerebbe così nella rivale Star alliance, il cui partner americano è il maggior concorrente di Delta, United airlines. Una operazione che costerebbe ad Alitalia circa 300 milioni di euro. Il problema è dunque capire chi pagherà questi soldi e se lo Stato dovrà ancora mettere mano al portafoglio. Intanto i commissari straordinari di Alitalia e i partner del consorzio stanno infatti lavorando alla presentazione dell'offerta vincolante per Alitalia entro il prossimo 21 novembre. La speranza è che si arrivi al closing dell'operazione entro il primo trimestre del 2020.Si tratta delle tempistiche emerse durante l'audizione di ieri dei commissari straordinari di Alitalia Daniele Discepolo, Enrico Laghi e Stefano Paleari avvenuta presso le commissioni Trasporti e attività produttive della Camera.«La vicenda si sta trascinando effettivamente da molto tempo e sta durando molto oltre i limiti consentiti», per questo il termine del 21 novembre per l'offerta vincolante «è essenziale», ha affermato Discepolo.Tuttavia, non sarebbe un dramma uno «spostamento minimo» della scadenza, ha continuato. L'importante è che la chiusura dell'accordo, con il trasferimento degli asset e delle attività, avvenga nel primo trimestre del 2020. «Per poter completare il percorso funzionale non solo al ricevimento dell'offerta ma al trasferimento delle attività aziendali, tenuto conto degli adempimenti previsti, la conclusione delle attività dovrebbe avvenire nel primo trimestre del 2020. Il che significa giungere a completare l'offerta da parte dei soggetti consorziati in tempi molto brevi», ha sottolineato Laghi.Riferendo in audizione alla Camera, il commissario straordinario Stefano Paleari, ieri ha comunicato che nel primo semestre dell'anno la compagnia ha registrato ricavi per 1,44 miliardi, in crescita del 3% rispetto al primo semestre del 2018 e e del 7,7% rispetto ai primi sei mesi del 2017. Il valore dei biglietti prepagati a fine settembre 2019 era di 430 milioni di euro, sostanzialmente verso i minimi dell'anno, dato che si va verso la stagione invernale. Il valore più alto è stato registrato a maggio scorso quando i biglietti venduti erano pari a 644 milioni. «Da gennaio venderemo la stagione estiva e la cifra tornerà a salire», ha assicurato Paleari.Al 31 ottobre scorso, nelle casse di Alitalia c'erano 315 milioni rispetto ai 310 milioni al 30 settembre. Alitalia fatturerà anche quest'anno più di tre miliardi e la dotazione delle risorse finanziarie è funzionale alla chiusura dell'accordo entro il 31 marzo 2020. In pratica, ci sono soldi solo per andare avanti fino ai primi mesi del 2020. Nel frattempo, Fs ha comunicato ai commissari di aver definito alcuni partner per la newco: Atlantia e Mef. Oltre ad aver trovato un possibile «partner industriale in Delta air lines, salvo gli approfondimenti in corso che sta svolgendo con Lufthansa». Ora i commissari di Alitalia sono in attesa che Fs sciolga la riserva sul partner industriale che è un «potere-dovere del consorzio. Noi su questo non possiamo entrare», ha detto Enrico Laghi, ricordando che «in questi giorni stiamo interloquendo con Fs ed Atlantia per vagliare l'offerta finale». «Le Fs sono impegnate come offerenti» di Alitalia, ha detto, e a oggi, da quando il Mise ha chiesto di verificare con continuità i lavori del consorzio «non abbiamo avuto evidenze di flessioni di interesse», ha continuato il commissario. Poi, «abbiamo avuto da Ferrovie la conferma dell'interesse di Atlantia a partecipare all'operazione, nell'ambito delle discussioni tra i partner e per noi questo è sufficiente a ritenere che Atlantia sia al tavolo e che faccia parte a tutto tondo del consorzio che dovrà fare la proposta di acquisizione».