2025-08-16
«Alien: Pianeta Terra», la sfida riuscita di Noah Hawley
True
«Alien: Pianeta Terra» (Disney+)
Noah Hawley porta per la prima volta la saga di Alien sul piccolo schermo con Alien: Pianeta Terra, disponibile su Disney+. Un adattamento originale, ambientato sulla Terra nel 2120, che mescola atmosfere classiche, fantascienza e critica sociale.Rimettere mano ad una saga che il cinema ha ammantato di un'aura sacrale ha in sé tanti rischi quanti potenziali benefici. L'ombra del disastro, di un prodotto che non possa reggere alcun confronto con l'originale, aleggia, sinistro, su ogni bozza, ogni copione, ogni sceneggiatura. Ma, per contro, lo stesso fa l'ipotesi - pur remota - che da quelle bozze, quei copioni, quelle prime sceneggiature possa venire fuori qualcosa di mirabolante: una sintesi perfetta tra il vecchio e il nuovo, dove le riverenze e i dovuti omaggi possano essere bilanciati da un uso sapiente dell'innovazione. Cosa, questa, che a Noah Hawley è riuscita in maniera esemplare. Lo scrittore, reinventatosi sceneggiatore e regista, ha deciso di riprendere la saga di Alien, per regalarle il primo adattamento televisivo che abbia mai visto. Non, intendiamoci, una bieca riproposizione dei contenuti già passati al cinema, ma qualcosa di diverso, che potesse inserirsi nel quadro noto allo spettatore, regalandogli, però, una storia inedita. Originale nel senso più puro del termine.Alien: Pianeta Terra, disponibile in streaming su Disney+, è costruito sulle fondamenta del franchise di Ridley Scott. Ma non c'è più lo spazio a contenere ogni azione o dialogo. C'è la Terra, e l'anno è il 2120, ventiquattro mesi prima di quel che è raccontato in Alien, il film. Allora, un'astronave che avrebbe dovuto portare all'interno di un centro di ricerca alcune forme di vita aliene si schianta, suo malgrado, nei pressi di Prodigy City, liberando creature che sarebbero dovute crescere in cattività. Ed è su questa prima circostanza imprevista che Hawley ha ricamato una trama nuova, ipotizzando l'esistenza di un gruppo di ricerca ibrido, spedito sul luogo dell'incidente per chiarirne la dinamica. Il nucleo è formato da creature miste, parte delle quali provengono da una sorta di multinazionale medica, in cui l'idea brillante del suo fondatore si è concretizzata nella possibilità di salvare l'anima e la coscienza dei malati terminali. Sono soprattutto bambini gli esseri umani che, condannati a morte da morbi incurabili, vengono separati dal proprio corpo, il loro spirito trasferito all'interno di involucri sintetici con sembianze umane. Wendy è una di queste, un Lost Boy trasportato in un corpo artificiale, già adulto. Indaga con gli altri, cercando parimenti di trovare suo fratello e di convincerlo di essere proprio lei, la dodicenne che la biologia avrebbe mandato a morire.Alien: Pianeta Terra procede così, fra la riproposizione delle atmosfere care a Ridley Scott, l'horror e il fantascientifico, e la critica serrata ad un mondo ormai governato dagli interessi di corporazioni e multinazionali. Il ritmo tiene, la narrazione pure. E, come raramente accade, quel che resta è rendere giustizia al lavoro di Hawley, impeccabile per gli amanti (e non solo) del genere.
Getty Images
Nel libro postumo Nobody’s Girl, Virginia Giuffre descrive la rete di abusi orchestrata da Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell e ripercorre gli incontri sessuali con il principe Andrea, confermando accuse già oggetto di cause e accordi extragiudiziali.