In mostra al Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, sino al 18 settembre 2022, oltre 40 opere di Alex Katz, uno tra i maggiori artisti americani viventi. Le tele, tutte di grande formato, provengono da importanti collezioni italiane e svizzere e appartengono al periodo della maturità di Katz, tra gli anni Novanta e oggi.
In mostra al Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, sino al 18 settembre 2022, oltre 40 opere di Alex Katz, uno tra i maggiori artisti americani viventi. Le tele, tutte di grande formato, provengono da importanti collezioni italiane e svizzere e appartengono al periodo della maturità di Katz, tra gli anni Novanta e oggi.Tempio dell’arte contemporanea, essenziale e luminosissimo, il MART, progettato dal noto architetto svizzero Mario Botta, è davvero il luogo ideale per una mostra di Alex Katz. Stesse linee pulite, stesse monocromie, nessuna concessione al superfluo. Luce che chiama luce. L’architettura che si fonde con la pittura e regala al visitatore una gioiosa leggerezza. Ti viene quasi voglia di camminare in punta di piedi per non fare rumore e rompere quell’atmosfera quasi magica, di serenità e avvolgente tranquillità. Non a caso Vittorio Sgarbi ha definito Katz «il pittore della atarassia», perché è davvero questa la sensazione che si prova visitando questa mostra: un piacevole senso di calma e di straniamento dalla realtà che ti fa godere appieno del bello che ti circonda. Un percorso espositivo di 40 opere che ricordano la Pop Art , un Roy Lichtenstein senza fumetti o un Edward Hopper senza inquietudini, ma che in realtà sono altro. Perché lo stile di Katz è ben riconoscibile, anzi riconscibilissimo. E’ unico. Tele monocrome di paesaggi e figure umane decostentualizzate. Il mondo che lo circonda (New York e e l’amato Maine, per esempio), amici e famigliari i suoi soggetti preferiti. La moglie Ada la sua musa, ritratta in pù di 200 opere. L’arte di Katz, minimalista, asciutta e raffinata, è un’arte «contemplativa » e lontana da sterili intellettualismi, che descrive la vita per quella che è, alla ricerca della bellezza e dell’armonia. La mostra al MARTCurata da Denis Isaia, la retrospettiva allestita al MART è un doveroso omaggio ad un artista che l’Europa ( e L’Italia in particolare) ha cominciato a conoscere tardivamente, dagli anni Novanta in poi, quando Katz , classe 1927 e newyorkese doc, scenografo, costumista e illustratore, oltre che pittore, era già noto, famoso e quotato altrove. Divisa in due macro-tematiche, i ritratti e i paesaggi, l'esposizione presenta anche uno dei rarissimi nudi, alcuni sketch, un disegno e due video, tra cui l’estratto di un film realizzato dal regista senese Ranuccio Sodi per la televisione e mai andato in onda. In una mostra in cui, per dirla con il curatre «non ci sono labirinti concettuali, tortuosità esistenziali o oscuri principi filosofici... La vita è dolce, se ci piace», a catturare l’attenzione del visitatore sono soprattutto le luminose figure femminili - Libby, Kirsten, Rebecca, Emma, Gray – così normali, così straordinarie.Alex Katz, qualche dato e cenni biograficiNato nel 1927 a Brooklyn, Katz vive e lavora a New York City. Formatosi alla Cooper Union School of Art di New York e alla Skowhegan School of Painting and Sculpture del Maine, nella sua lunga carriera ha collaborato con poeti e scrittori, (disegnando libri e copertine) e con coreografi e danzatori, affiancando per 50 anni la Paul Taylor Dance Company, di cui è stato scenografo e costumista. Misuratosi più volte con grandi interventi di arte pubblica, Katz ha partecipato a oltre 200 mostre personali di livello internazionale tra cui si ricordano - fra le altre - quelle organizzate dal Whitney Museum of American Art, dal The Serpentine Gallery di Londra e dal The Museum of Fine Arts di Boston. Le opere di Katz sono state acquisite da oltre 100 collezioni pubbliche in tutto il mondo, comprese quelle dei grandi musei newyorchesi - Metropolitan, Whitney e Museum of Modern Art - e quella della Tate Gallery di Londra. Dedicate all'artista, anche una sala dell’ Albertina Museum di Vienna e un’ala del Colby College Museum of Art di Waterville nel Maine.
Ansa
Centinaia di tank israeliani pronti a invadere la Striscia. Paesi islamici coesi contro il raid ebraico in Qatar. Oggi Marco Rubio a Doha.
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Considerato un superfood, questo seme (e l’olio che se ne ricava) combatte trigliceridi, colesterolo e ipertensione. E in menopausa aiuta a contrastare l’osteoporosi. Accertatevi però di non essere allergici.
Nel riquadro Roberto Catalucci. Sullo sfondo il Centro Federale Tennis Brallo
Parla Roberto Catalucci, il maestro di generazioni di atleti: «Jannik è un fenomeno che esula da logiche federali, Alcaraz è l’unico al suo livello. Il passaggio dall’estetica all’efficienza ha segnato la svolta per il movimento».
Sempre più risparmiatori scelgono i Piani di accumulo del capitale in fondi scambiati in borsa per costruire un capitale con costi chiari e trasparenti. A differenza dei fondi tradizionali, dove le commissioni erodono i rendimenti, gli Etf offrono efficienza e diversificazione nel lungo periodo.
Il risparmio gestito non è più un lusso per pochi, ma una realtà accessibile a un numero crescente di investitori. In Europa si sta assistendo a una vera e propria rivoluzione, con milioni di risparmiatori che scelgono di investire attraverso i Piani di accumulo del capitale (Pac). Questi piani permettono di mettere da parte piccole somme di denaro a intervalli regolari e il Pac si sta affermando come uno strumento essenziale per chiunque voglia crearsi una "pensione di scorta" in modo semplice e trasparente, con costi chiari e sotto controllo.
«Oggi il risparmio gestito è alla portata di tutti, e i numeri lo dimostrano: in Europa, gli investitori privati detengono circa 266 miliardi di euro in etf. E si prevede che entro la fine del 2028 questa cifra supererà i 650 miliardi di euro», spiega Salvatore Gaziano, responsabile delle strategie di investimento di SoldiExpert SCF. Questo dato conferma la fiducia crescente in strumenti come gli etf, che rappresentano l'ossatura perfetta per un PAC che ha visto in questi anni soprattutto dalla Germania il boom di questa formula. Si stima che quasi 11 milioni di piani di risparmio in Etf, con un volume di circa 17,6 miliardi di euro, siano già attivi, e si prevede che entro il 2028 si arriverà a 32 milioni di piani.
Uno degli aspetti più cruciali di un investimento a lungo termine è il costo. Spesso sottovalutato, può erodere gran parte dei rendimenti nel tempo. La scelta tra un fondo con costi elevati e un Etf a costi ridotti può fare la differenza tra il successo e il fallimento del proprio piano di accumulo.
«I nostri studi, e il buon senso, ci dicono che i costi contano. La maggior parte dei fondi comuni, infatti, fallisce nel battere il proprio indice di riferimento proprio a causa dei costi elevati. Siamo di fronte a una realtà dove oltre il 90% dei fondi tradizionali non riesce a superare i propri benchmark nel lungo periodo, a causa delle alte commissioni di gestione, che spesso superano il 2% annuo, oltre a costi di performance, ingresso e uscita», sottolinea Gaziano.
Gli Etf, al contrario, sono noti per la loro trasparenza e i costi di gestione (Ter) che spesso non superano lo 0,3% annuo. Per fare un esempio pratico che dimostra il potere dei costi, ipotizziamo di investire 200 euro al mese per 30 anni, con un rendimento annuo ipotizzato del 7%. Due gli scenari. Il primo (fondo con costi elevati): con un costo di gestione annuo del 2%, il capitale finale si aggirerebbe intorno ai 167.000 euro (al netto dei costi). Il secondo (etf a costi ridotti): Con una spesa dello 0,3%, il capitale finale supererebbe i 231.000 euro (al netto dei costi).
Una differenza di quasi 64.000 euro che dimostra in modo lampante come i costi incidano profondamente sul risultato finale del nostro Pac. «È fondamentale, quando si valuta un investimento, guardare non solo al rendimento potenziale, ma anche e soprattutto ai costi. È la variabile più facile da controllare», afferma Salvatore Gaziano.
Un altro vantaggio degli Etf è la loro naturale diversificazione. Un singolo etf può raggruppare centinaia o migliaia di titoli di diverse aziende, settori e Paesi, garantendo una ripartizione del rischio senza dover acquistare decine di strumenti diversi. Questo evita di concentrare il proprio capitale su settori «di moda» o troppo specifici, che possono essere molto volatili.
Per un Pac, che per sua natura è un investimento a lungo termine, è fondamentale investire in un paniere il più possibile ampio e diversificato, che non risenta dei cicli di mercato di un singolo settore o di un singolo Paese. Gli Etf globali, ad esempio, che replicano indici come l'Msci World, offrono proprio questa caratteristica, riducendo il rischio di entrare sul mercato "al momento sbagliato" e permettendo di beneficiare della crescita economica mondiale.
La crescente domanda di Pac in Etf ha spinto banche e broker a competere offrendo soluzioni sempre più convenienti. Oggi, è possibile costruire un piano di accumulo con commissioni di acquisto molto basse, o addirittura azzerate. Alcuni esempi? Directa: È stata pioniera in Italia offrendo un Pac automatico in Etf con zero costi di esecuzione su una vasta lista di strumenti convenzionati. È una soluzione ideale per chi vuole avere il pieno controllo e agire in autonomia. Fineco: Con il servizio Piano Replay, permette di creare un Pac su Etf con la possibilità di ribilanciamento automatico. L'offerta è particolarmente vantaggiosa per gli under 30, che possono usufruire del servizio gratuitamente. Moneyfarm: Ha recentemente lanciato il suo Pac in Etf automatico, che si aggiunge al servizio di gestione patrimoniale. Con versamenti a partire da 10 euro e commissioni di acquisto azzerate, si posiziona come una valida alternativa per chi cerca semplicità e automazione.
Ma sono sempre più numerose le banche e le piattaforme (Trade Republic, Scalable, Revolut…) che offrono la possibilità di sottoscrivere dei Pac in etf o comunque tutte consentono di negoziare gli etf e naturalmente un aspetto importante prima di sottoscrivere un pac è valutare i costi sia dello strumento sottostante che quelli diretti e indiretti come spese fisse o di negoziazione.
La scelta della piattaforma dipende dalle esigenze di ciascuno, ma il punto fermo rimane l'importanza di investire in strumenti diversificati e con costi contenuti. Per un investimento di lungo periodo, è fondamentale scegliere un paniere che non sia troppo tematico o «alla moda» secondo SoldiExpert SCF ma che rifletta una diversificazione ampia a livello di settori e Paesi. Questo è il miglior antidoto contro la volatilità e le mode del momento.
«Come consulenti finanziari indipendenti ovvero soggetti iscritti all’Albo Ocf (obbligatorio per chi in Italia fornisce consigli di investimento)», spiega Gaziano, «forniamo un’ampia consulenza senza conflitti di interesse (siamo pagati solo a parcella e non riceviamo commissioni sui prodotti o strumenti consigliati) a piccoli e grandi investitore e supportiamo i clienti nella scelta del Pac migliore a partire dalla scelta dell’intermediario e poi degli strumenti migliori o valutiamo se già sono stati attivati dei Pac magari in fondi di investimento se superano la valutazione costi-benefici».
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