2023-08-08
Addio all’obbligo di quarantena per i positivi
Orazio Schillaci (Imagoeconomica)
Con pesante ritardo, il Consiglio dei ministri ha abrogato i cinque giorni di isolamento: chi contrarrà il virus potrà uscire di casa e andare a lavoro. Abolite anche l’autosorveglianza e la mascherina coatta al chiuso per i contatti dei contagiati.Non ci sarà più isolamento per i positivi. L’attesa decisione, presa ieri dal Consiglio dei ministri, chiude il capitolo lazzaretto imposto pure agli asintomatici. L’abolizione, inserita nel dl Omnibus, sancisce il cambio di atteggiamento nei confronti di un virus che non ha più lo status di emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale, ma è diventato endemico. Si diffonde con carattere di stagionalità, come l’influenza. L’inversione andava fatta già tre mesi fa, quando l’Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato la fine dell’emergenza pandemia, invece si è arrivati all’ultimo cdm prima della chiusura di agosto per sollevare gli italiani da un’imposizione anacronistica, quanto inutile. In Francia, l’isolamento era già stato abolito lo scorso 1 febbraio, in molti Stati federali tedeschi la revoca risale addirittura al novembre scorso. In Spagna, i positivi non sono più tenuti alla quarantena dal 23 marzo scorso, in Belgio dal 26 aprile, nel Regno Unito da più di un anno. Adesso, anche gli italiani non dovranno più temere il binomio positività e isolamento, perché la gestione dei sintomi sarà affidata al buon senso come quanto si prende un virus stagionale. Se si sta male e si ha la febbre, stare a casa aiuta a guarire in fretta e a non spargere bacilli in giro, se invece il malessere è gestibile, non ci sono forzate quarantene da rispettare.Il provvedimento adottato ieri abolisce l’articolo 10 ter del decreto legge 52 del 2021, su «Isolamento e autosorveglianza», che recitava: «A decorrere dal 1 aprile 2022 è fatto divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura dell’isolamento, per provvedimento dell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al Sars-CoV-2, fino all’accertamento della guarigione, salvo che per il ricovero in una struttura sanitaria o altra struttura allo scopo destinata». D’ora in avanti, si potrà uscire di casa anche con la positività Covid.L’ultima circolare ministeriale, che modificava ma comunque manteneva l’obbligo di isolamento per i positivi al test, era del 31 dicembre scorso. Per gli asintomatici e per coloro che non presentavano sintomi da almeno due giorni, l’isolamento cessava dopo 5 giorni senza prova finale con tampone, richiesta invece ai soggetti immunodepressi. Con la decisione di ieri, termina anche l’autosorveglianza di cinque giorni per coloro che hanno avuto contatti stretti con positivi. Niente più obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2, al chiuso o in presenza di assembramenti.Restano ancora le mascherine, obbligatorie nelle Rsa per il personale e gli ospiti, così pure nei reparti ospedalieri con fragili e immunodepressi. In realtà possono ancora essere richieste in ogni struttura sanitaria e ambulatorio medico, perché il ministro della Salute ha lasciato facoltà a direttori e dottori di decidere in autonomia. Quindi, almeno fino al termine di quest’anno, i dispositivi di protezione facciale sono un fardello da tenere in borsa e indossare, se si va a trovare un parente anziano, un paziente o se ci viene imposto per fare un esame medico.Tra le modifiche apportate, sparisce il monitoraggio giornaliero della situazione epidemiologica da parte di Regioni e Province autonome, imposto con il decreto legge del 24 marzo 2022 (convertito in legge due mesi dopo). Non è più necessario raccogliere i dati e comunicarli quotidianamente al ministero della Salute e all’Istituto superiore di sanità. La periodicità verrà ora «stabilita con provvedimento della direzione generale», da Lungotevere Ripa. Subito dopo il varo del decreto omnibus, il ministero della Salute trasmetterà alle Regioni una circolare per le vaccinazioni autunnali. La campagna partirà tra ottobre e novembre, senza obblighi ma con la raccomandazione di vaccinare over 65 e i pazienti più fragili. Le farmacie e gli studi dei medici di famiglia sostituiranno i grandi hub vaccinali. Non si vuole chiudere con il Covid, insistendo sulla necessità di ulteriori richiami che sicuramente verranno «consigliati» ad altre fasce di popolazione perché rimane una malattia infettiva. Dimenticando che la mortalità più importante nel Paese è ancora quella cardiovascolare e da cancro. Per non abbassare la guardia, in questo decisivo passo verso la normalità, viene ribadito che resta immutato quanto stabilisce la legge 833 del 1978, quella che ha istituito il Servizio sanitario nazionale. Ovvero che è nel «potere del ministro della Salute emettere ordinanze di carattere contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica e di polizia veterinaria, con efficacia estesa all’intero territorio nazionale o parte di esso comprendente più Regioni».Nella scia di quanto invita a fare l’Oms, vale a dire prepararsi a nuovi virus perché «quando la prossima pandemia busserà alla porta (e busserà) dobbiamo essere pronti a rispondere in modo deciso», come ha dichiarato il direttore generale Tedros Ghebreyesus, ci viene ricordato che altre emergenze potranno scattare. Sempre che a stabilirle ci siano, questa volta, uomini di scienza e politici che abbiano a cuore la salute delle persone.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.