Dissalatori, depurazione e grandi opere: la presenza di Acciona in Italia compie 25 anni

Acciona celebra a Roma i suoi primi 25 anni di presenza in Italia, un traguardo che la multinazionale spagnola – attiva nelle infrastrutture e nelle energie rinnovabili – ha voluto ripercorrere con un evento dedicato, alla presenza di istituzioni e rappresentanti dei settori in cui opera. Dal 2000, anno di costituzione della stabile organizzazione nel nostro Paese, il gruppo è arrivato a contare oltre 700 dipendenti, un fatturato vicino ai 200 milioni di euro e una posizione di primo piano nel ciclo idrico integrato, dove oggi rappresenta la principale realtà privata.
Nel corso dell’iniziativa, intitolata Dalla depurazione alla dissalazione approdando alle infrastrutture complesse: 25 anni di successi di Acciona in Italia, la società ha rivendicato un percorso costruito sulla sostenibilità e sull’innovazione tecnologica, soprattutto nei settori dell’acqua e delle infrastrutture. «L’Italia è per noi un laboratorio di eccellenza e innovazione», ha dichiarato Giuseppe Recchi, Corporate Executive President di Acciona Italia. «Celebrare i nostri 25 anni nel Paese significa riaffermare il nostro impegno verso un futuro in cui infrastrutture ed energia siano sinonimo di sostenibilità e rigenerazione».
Sulla stessa linea Luigi Patìmo, Country Manager di Acciona Italia, che ha parlato di «una storia irripetibile», sottolineando come molti dei dirigenti attuali si siano formati in Spagna all’inizio della loro carriera. «Abbiamo creduto fin dall’inizio che l’esperienza di Acciona potesse trovare in Italia il posto ideale per sviluppare nuove opportunità e contribuire alla modernizzazione delle infrastrutture», ha aggiunto.
La divisione Agua rappresenta ancora oggi il cuore della presenza del gruppo nel Paese. Dal 2000 Acciona ha introdotto un «cambio di passo» nel settore idrico, in particolare nelle isole, con progetti che spaziano dalla depurazione alla dissalazione dell’acqua marina. L’azienda è leader mondiale nei processi a osmosi inversa: oltre 50 anni di attività e una capacità installata che garantisce acqua potabile a 28 milioni di persone in cinque continenti.
In Italia ha firmato alcuni interventi chiave, come il primo dissalatore modulare per l’abbattimento dei nitrati a Milano nel 2001 e il primo grande impianto di dissalazione inaugurato a Reggio Calabria nel 2006. Tra le realizzazioni più rilevanti spicca il dissalatore industriale di Sarroch, in Sardegna, in servizio dal 2018 per la raffineria Saras: un progetto premiato dal Global Water Intelligence come miglior impianto industriale al mondo.
Importante anche il contributo in Sicilia, dove Acciona ha gestito interventi nelle isole Pelagie riducendo drasticamente i costi dell’acqua – passati da 16 a circa 2,5 euro al metro cubo – e ha fornito diciotto dissalatori mobili alla Regione nell’ambito del piano per contrastare la crisi idrica che ha colpito diversi centri, tra cui Gela, Porto Empedocle e Trapani.
Dopo un periodo di rallentamento nel settore infrastrutturale, la divisione Construcción è tornata a crescere. In passato Acciona aveva già partecipato a progetti rilevanti come l’Alta Velocità di Bologna e il PeopleMover di Fiumicino; oggi il gruppo si è aggiudicato la gara per la realizzazione della Diga Foranea Offshore del porto di Ravenna, uno degli interventi più significativi degli ultimi anni.
È anche grazie a queste opere che Acciona ha ricevuto dalla Camera di Spagna in Italia il premio per l’Infrastruttura Strategica, un riconoscimento che valorizza gli investimenti compiuti nel nostro Paese coniugando innovazione, sostenibilità e alta tecnologia.






