2022-01-29
A2A programma 7.000 assunzioni e 18 miliardi di investimenti
Renato Mazzoncini, ad di A2A (Ansa)
Aggiornato il piano al 2030. L'ad Renato Mazzoncini: «Sempre più attività anche nel Centro Sud».Diciotto miliardi di euro di investimenti, 2 in più rispetto al piano precedente: li prevede l’aggiornamento del piano industriale di A2A al 2030, presentato ieri dalla multiutility. Di questi, ha fatto sapere il gruppo, 7 miliardi saranno destinati all’economia circolare e 11 alla transizione energetica, in particolare a interventi per il 90% circa in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e per il 70% con la tassonomia europea. A fine piano il gruppo guidato dall’ad Renato Mazzoncini si attende un Ebitda (margine operativo lordo) di circa 2,9 miliardi di euro, pari a oltre due volte la media degli ultimi anni. Previsti in crescita del 9% medio annuo l’utile e del 3% il dividendo. Tra le altre novità c’è l’anticipo di due anni, rispetto al piano precedente, degli obiettivi di capacità installata di generazione di energia da fonti rinnovabili e la riduzione del 49% del fattore emissivo di CO2 al 2030 rispetto al valore del 2017. Viene inoltre anticipato al 2040 l’azzeramento delle emissioni dirette e indirette generate dal gruppo, che punta ad aumentare di ulteriori 4,5 milioni di tonnellate i rifiuti recuperati come materia o energia e sottratti alla discarica rispetto al 2020. In crescita anche il personale, con 7.000 assunzioni dirette previste in dieci anni, per un totale di 15.000 dipendenti a fine 2030. Con il nuovo piano, ha spiegato l’ad, A2A vuole «essere protagonista del processo di decarbonizzazione del Paese, grazie alla capacità di poter garantire sia energia elettrica rinnovabile sia molecole sostenibili come idrogeno e biometano, in linea con quanto previsto dalle direttive europee». In vista una forte accelerazione sulle energie rinnovabili, con A2A che punta a installare il 20% della nuova capacità rinnovabile entro il 2023, contro l’8% previsto in precedenza: un obiettivo che consentirà al gruppo di ampliare la produzione di energia verde con 4,7 Twh in più rispetto al precedente piano. A2A ha poi confermato l’impegno a favore dell’elettrificazione dei consumi, con una crescita del 150% della base clienti elettrici al 2030, grazie alla diffusione di una «cultura a sostegno di un consumo responsabile». In Italia, ha fatto sapere Mazzoncini, l’impiego delle energie rinnovabili può consentire a cittadini e imprese risparmi in bolletta pari a circa 10 miliardi di euro. Per quanto riguarda A2A, ha spiegato l’ad, famiglie e imprese potranno risparmiare quest’anno «450 milioni di euro sulla bolletta elettrica e 300 milioni su quella del gas». Secondo il manager «il 90% dei clienti di A2A ha sottoscritto contratti biennali a prezzo fisso e questo genera un minor impatto sulle bollette», in quanto «abbiamo venduto a prezzo fisso prima dell’impennata pazzesca dei prezzi». Il gruppo, ha inoltre precisato Mazzoncini, sta spostando il suo raggio d’azione «dai territori di origine in Lombardia al Centro Sud», dove la Calabria è diventata ormai «la terza regione» di presenza di A2A, che ha attività anche «in Lazio, Puglia, Campania, Sicilia e Sardegna». Il nuovo piano al 2030 prevede poi una forte spinta sulla mobilità sostenibile, con il quadruplicamento delle infrastrutture collegate rispetto al precedente piano e un obiettivo di 24.000 punti di ricarica elettrica al 2030. Per i segmenti di mobilità che non avranno un’evoluzione verso l’elettrico, come il trasporto pesante, A2A punta su soluzioni come l’idrogeno verde e il bio Gnl. «Circa il 30% delle emissioni di CO2 in Italia deriva dal settore della mobilità», ha fatto sapere la società in una nota, «e sarà possibile abbattere le emissioni dei trasporti di merci e persone con una penetrazione sempre più rilevante di auto elettriche e mezzi pesanti alimentati a idrogeno e bio Gnl«.