2018-10-04
A 6 anni devono scrivere lettere d’amore gay
In una scuola primaria inglese si insegna a familiarizzare con la diversità. Agli alunni viene chiesto di immedesimarsi in una fiaba in cui il principe Henry vuole sposare il suo servo Thomas. La maestra: «Così si impara a conoscere il matrimonio tra omosessuali».Fin dove può spingersi l'indottrinamento Lgbt all'interno delle scuole? Difficile dirlo. In Italia l'apice si era forse toccato nel 2015 con il «gioco del rispetto», l'ambiguo kit ludico didattico destinato alle scuole d'infanzia triestine, con l'appoggio del Comune stesso. La polemica che ne derivò fu tale per cui l'iniziativa formalmente ideata per promuovere la parità di genere venne poi ritirata. Simili ripensamenti non sono invece neppure concepibili nel Regno Unito, da dov'è arrivata la notizia di un istituto in cui bambini di appena sei anni vengono costretti dalle maestre a scrivere lettere d'amore gay. Sul serio.L'insolito compito è stato infatti assegnato agli alunni della Bewsey Lodge primary school di Warrington, nella contea del Cheshire. A documentare il tutto, un video di 45 secondi che, condiviso sulla pagina Facebook di Bbc Radio Manchester, ha finora totalizzato circa 230.000 visualizzazioni. Vi si vede un'intera classe impegnata nella stesura di un tema quanto meno irrituale, per usare un eufemismo. A meno che non si consideri normale l'invito, rivolto a tutti gli alunni, di immedesimarsi in una fiaba in cui c'è Henry, il classico bel principe da sposare ma intenzionato a chieder la mano non a Cenerentola bensì a tale Thomas, il suo servo.Ai frequentanti la Bewsey Lodge è così stato chiesto di dar voce all'innamoramento di Henry, componendo una dichiarazione d'amore finalizzata al matrimonio. Non è dato sapere come i piccoli se la siano cavata, anche se dal video si intravede che comunque qualcosa hanno scritto. E alla fine questo è ciò che conta, fa capire Sarah Hopson, la loro maestra la quale con sguardo come ipnotizzato ha spiegato alle telecamere della Bbc che nella sua classe si «sta imparando a conoscere il matrimonio gay. I bambini stanno scrivendo una lettera d'amore, quella di un principe che vuole sposare il suo servo».Un esercizio significativo e soprattutto utile, ha aggiunto la donna, affinché essi possano sin d'ora accettare «questa diversità intorno a loro e che in ogni caso, crescendo, incontreranno nel mondo». Un'enunciazione di principi, quella dell'insegnante, volutamente generica e che soprattutto non chiarisce per quale ragione degli alunni che, se va bene, convoleranno a nozze fra due decenni debbano già farsi un'idea non solo sul matrimonio, cosa che sarebbe comunque prematura, ma addirittura sulla sua variante sodomitica.Anche se, a ben vedere, quanto accade in questa scuola inglese non è affatto casuale essendo solo l'applicazione del Pshe, acronimo che sta per Personal, social and health education, un programma volto a «fornire agli alunni […] l'opportunità di esplorare, chiarire e, se necessario, sfidare i propri valori e quelli altrui, gli atteggiamenti, le convinzioni, i diritti e le responsabilità». Queste linee guida prevedono inoltre l'impegno degli insegnanti alla promozione del «vivere insieme» e delle «partnership civili», con la conoscenza dei «potenziali conflitti tra diritti umani, diritto e cultura inglese e pratiche religiose». Allo stesso modo, viene caldeggiata la formazione sul «primato dei diritti umani», senza che però ad essi venga fornita alcuna definizione. La gaia dichiarazione d'amore che la maestra Hopson ha chiesto alla sua classe è dunque solo una parte di un piano più vasto. Del resto, che alla Bewsey Lodge la promozione dell'omosessualità e della fluidità di genere sia presa sul serio è suffragato da tutta una serie di ulteriori riscontri, che vanno dalle divise degli alunni, di genere rigorosamente neutrale e indistinto, a quanto dichiarato sul sito Internet dell'istituto, dove da una parte dichiara guerra a «qualsiasi forma di omofobia, transfobia e bifobia» e, dall'altra, si illustra un codice di condotta in cui è solennemente richiamato il rispetto per l'identità di genere nonché per qualsivoglia orientamento sessuale e forma di matrimonio.Si può dunque solo immaginare quale gioia abbiano condiviso la Hopson e colleghi quando, lo scorso giugno, alla scuola è andato il premio Educate and celebrate, a riconoscimento delle tante energie profuse per la promozione dell'agenda Lgbt. Una gratificazione che alla Bewsey Lodge sarà stata presa come un invito a continuare su questa strada. Quella della lettera del principe innamorato del servitore potrebbe dunque non essere l'ultima pagina di questa vicenda che, per chi ha a cuore il primato educativo della famiglia e la difesa del matrimonio com'è sempre stato, di fiabesco ha davvero poco.
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