Famiglia e Pro Vita

Sinistra compatta sui bimbi ma solo per indottrinarli
Nicola Fratoianni ed Elly Schlein (Ansa)
Il ddl Valditara passa alla Camera e l’opposizione, zitta sulla famiglia nel bosco, si scopre unita. Il leitmotiv: genitori non all’altezza.

la sinistra si è unita - senza la minima grinza - contro il ddl Valditara, che segna una linea netta contro qualsiasi tipo di incursione nelle scuole di teorie gender. Un provvedimento che mette i genitori al centro non tanto di una scelta ma di un confronto che si apre inevitabilmente nelle famiglie. Un ddl che apre al dialogo, al confronto.

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Figli tolti alla madre, uno ha un tumore. Lei non può visitarlo
Bimbo in ospedale (iStock)
Mentre Marco era in comunità la donna ha chiesto più volte che fosse visto da un medico, ma le dicevano che stava bene.

Un bimbo di 9 anni sta combattendo contro un tumore maligno senza poter avere la mamma al suo fianco. I sintomi del piccolo sarebbero stati trascurati per mesi, mentre sulla vita sua e del fratello di 10 anni si esercitava una violenza fatta di allontanamenti dalla madre ritenuta troppo ostativa nei confronti dell’ex compagno, chiusure in comunità, affidamenti al padre di cui si sospettano abusi sessuali. Intanto il medulloblastoma, tumore primario del sistema nervoso centrale a crescita rapida, si diffondeva e diventava maligno. «Chiedevo che mio figlio venisse visitato, ma il tribunale respingeva tutti i miei ricorsi dicendo che i bambini stavano bene perché il servizio sociale così relazionava, quando invece non era conforme alla verità», spiega la signora Giovanna (nome di fantasia). La storia di Marco e Luca, altri nomi di fantasia, sottratti due volte alla madre nel corso di un complesso iter giudiziario (...) di separazione, è la drammatica conferma di come il bene dei minori non sia affatto la priorità, la regola costante alla quale si attengono servizi sociali e magistratura.

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Lo ha detto l'eurodeputato della Lega a margine dell'evento Conferenza Pro Vita-Vannacci contro 'epidemia' di transizioni sessuali nei minori in Europa riguardo all'ideologia di genere che si prefigge lo scopo di distruggere la società occidentale.

I fan di aborto e utero in affitto scoprono che i figli non sono cose
iStock
  • Il caso della famiglia del bosco ha portato molti commentatori a ribadire che la prole non appartiene ai genitori. Peccato che quando si tratta di farne compravendita o di ucciderli nel grembo se ne dimentichino sempre.
  • La famiglia Trevallion ha spiazzato gli analisti perché trasversale a categorie tradizionali come ricchi contro poveri o colti contro ignoranti. E la gente li ama più delle istituzioni.

Lo speciale contiene due articoli.

Va molto di moda ribadire che i figli non appartengono ai genitori. Lo ha detto Fabio Fazio chiacchierando amabilmente con Michele Serra nel suo salotto: entrambi concordavano sul fatto che i bambini non sono oggetti e devono essere liberi, semmai indirizzati da famiglie, scuola, istituzioni. Lo ha ripetuto ieri sulla Stampa pure lo scrittore Maurizio Maggiani, in prima pagina, prendendosela con la famiglia del bosco e con quello che a suo dire è il delirio dei due genitori. «Non ho nessuna ragione per discutere delle scelte personali», ha spiegato, «non finché diventino un carico per la comunità, nel qual caso la comunità ha buoni motivi per discuterle. Mi interessa invece proprio perché non si tratta di scelta personale, visto che coinvolge i figli, e i figli non sono sé, non sono indistinguibili da chi li ha generati, ma sono per l’appunto altri da sé, individualità aventi diritti che non discendono da un’elargizione dell’autorità paterna o materna, così come sancito dalla Costituzione e dalla convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza».

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Bambini strappati tra urla e pianti. Il dramma dell’altra famiglia del bosco
Casa nel bosco (iStock). Nel riquadro, la famiglia di Arezzo
A «Fuori dal coro» un video del blitz armato vicino ad Arezzo per sottrarre i figli a una seconda coppia di genitori alternativi.

«No, no! Vai via… vai via! Aiuto! Aiuto!». Sono le urla strazianti di due bambini, di 4 e 8 anni, mentre vengono strappati via con la forza da mamma e papà. Sono le immagini scioccanti riprese dalle telecamere di sorveglianza della casa. Decine di agenti in tenuta antisommossa, armati, con giubbotto antiproiettile, che spuntano all’improvviso dal bosco. E con gli assistenti sociali portano via i due bambini. Come fossero pericolosi terroristi. Il più piccolo addirittura senza scarpe, in pigiama.

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