2018-06-01
Nel mare del 5 per mille pescano 57.000 enti
La geografia dei beneficiari della quota sul reddito è vasta e variegata. Oltre ai Comuni e alle associazioni a sfondo sociale o culturale, figurano molte realtà inedite. Come il centro di ascolto Lgbt, l'associazione per la frivolezza e gli allergici al lattice.Si occupano di anime, solo quelle «randagie». Sono «amici della pelle», nel senso che condividono problemi di psoriasi. Donano biciclette, studiano le bandiere, aiutano i rom e gli Lgbt. Il microcosmo delle associazioni che accedono al 5 per mille è più vasto e variegato di quanto si possa immaginare. Nel 2016, beneficiari di una quota dell'imposta sul reddito sono stati 8.096 Comuni e 48.966 enti tra volontariato, ricerca sanitaria e scientifica, associazioni sportive dilettantistiche. Gli elenchi sono stati pubblicati dall'Agenzia delle entrate nell'aprile di quest'anno.Il 5 per mille è una «forma di sussidiarietà orizzontale», che si afferma dal 2006, quando fu istituito in forma sperimentale. Mezzo di sostentamento indispensabile per gli enti non profit, molte volte questa misura fiscale sembra finanziare attività non proprio impegnate socialmente, culturalmente o sul fronte della ricerca. Il contribuente conosce davvero gli enti beneficiari dell'importo, assegnato «per scelta espressa»? Se lo meritano davvero? Nel dicembre del 2012, il Consiglio di Stato aveva affermato, in maniera differente rispetto all'elaborazione della Corte costituzionale, che «il meccanismo del 5 per mille non costituisce una liberalità del cittadino, ma deriva da una scelta dello Stato di consentire la destinazione di una parte delle sue spettanze a enti che svolgono un ruolo sussidiario in materia di politiche sociali, mediante una possibile devoluzione in occasione della dichiarazione dei redditi, la cui materiale liquidazione viene subordinata a requisiti, modalità e controlli». Non vogliamo parlare di meriti, elenchiamo solo alcune delle migliaia di associazioni che vi chiedono di donare il 5 per mille. Lontano dalle entrate di enti gettonati come l'Associazione italiana per la ricerca sul cancro, che dai contribuenti aveva ricevuto quasi 65 milioni di euro, ma anche dagli 882.019 euro di Greenpeace o dai 90.000 euro della milanese Mondo gatto, tra 40.742 enti che si occupano di volontariato, 7.698 associazioni sportive dilettantistiche, 418 enti impegnati nella ricerca scientifica, 108 enti che operano nel settore della sanità (dati 2016), la geografia del 5 per mille include un po' di tutto. E riceve i nostri soldi, pochi o tanti che siano.Casa del Tibet è un piccolo borgo a Votigno di Canossa, in Emilia Romagna. Fondata dall'odontoiatra reggiano Stefano Dallari «per proteggere e diffondere la cultura tibetana», organizza corsi e di meditazione zen, celebra cerimonie di rito buddista. Dallari, che nella tesi di laurea si occupò del dilemma I monaci buddisti tibetani hanno i denti cariati? (questo il titolo del suo lavoro), pubblicizza la Casa sul sito dello studio dentistico di proprietà: «Il vostro sorriso è in buone mani» ma è necessario anche «Sorridere con l'anima». Ha raccolto 2 .966,65 euro.Il centro Koros di Catania offre servizi «con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita, promuovendo il benessere e la prevenzione del disagio». Lo fa portandovi in barca a vela «come una metafora della propria esistenza» (prezzi su richiesta) e organizzando corsi vari: quello per la riduzione dello stress «basato sulla mindfulness», costava 350 euro per otto incontri, più 25 di tessera associativa. È centro di ascolto Lgbt e fa anche massaggi olistici. Ha raccolto 1.628,93 euro.Rete ebrei contro l'occupazione (Eco), onlus con sede a Torino, nata nel 2001, è diffusa a livello nazionale. Dichiara: «Siamo una rete di ebrei italiani che si mobilitano contro le ingiustizie perpetrate dallo Stato di Israele nei confronti della popolazione palestinese». Tra i loro obiettivi: sollecitare le autorità italiane ed europee affinché esercitino il loro peso politico al fine di garantire il rispetto per i diritti dei palestinesi e di tutte le popolazioni residenti nel territorio tra il Giordano e il Mediterraneo. Ha raccolto 487,26 euro.Veneti schiacciati dalla crisi, con sede a Treviso, è un'associazione che distribuisce pacchi spesa, capi di vestiario, assegni alle persone più bisognose che hanno perso il lavoro e non hanno uno stipendio. Si occupa di anziani che non ce la fanno a vivere con la pensione, di «uomini lasciati dalle mogli, soli e senza casa». Ha raccolto 107.903 euro.Associazione Blonde suite per la divulgazione della frivolezza, di Gorizia, ha un magazine online fondato nel 2011 da due sorelle, Letizia e Sonia Cilente e da esse definito: «Un luogo virtuale con l'obiettivo di divulgare la frivolezza attraverso uno storytelling originale, veritiero, ironico e di tendenza». Letizia di sé dice: «Faccio sempre la pipì prima di uscire e non parlo con i brutti. Lifestyle blogger, social, communication, marketing lover». Sonia: «Bionda per status, frivola per necessità, sempre alla ricerca della leggerezza, perennemente impegnata con la pasta frolla, un'unica fede: la contraddizione». Hanno raccolto 225,56 euro. Bandiere storiche, associazione di volontariato onlus creata nell'aprile 2008 a Bollate, provincia di Milano, per iniziativa di Flavio Marchetto, esperto in storia e vessillologia, presenta agli alunni della scuola primaria e agli studenti delle secondarie la storia attraverso i colori delle bandiere e i simboli degli stemmi, «per far riemergere un mondo di valori dimenticati». L'associazione crea anche nuove bandiere per eventi e ricorrenze. Ha raccolto 409,71 euro.Bici per umanità onlus di Latina è il gruppo italiano del movimento internazionale Bicycles for humanity: «Contribuiamo a migliorare la mobilità nei Paesi in via di sviluppo attraverso l'invio di biciclette raccolte in Italia da donatori eccezionali», spiegano, perché «una bici riduce notevolmente le distanze e i tempi di percorrenza, permette di trasportare molto più peso rispetto all'andare a piedi». Chiedono che vengano donate «bici in buone condizioni, possibilmente adatte a camminare su sentieri sterrati e accidentati. Bici di qualsiasi taglia». Ha raccolto 645 euro.L'Associazione allergici al lattice, con sede a Ospitaletto di Brescia, si presenta così: «Siamo un gruppo di persone che, per varie ragioni, conoscono l'allergia al lattice di gomma naturale. Ognuno di noi ha dovuto affrontare singolarmente problemi legati a questa patologia in vari ambienti: lavorativo, scolastico, sanitario, sociale, privato». Tra le attività dell'associazione di volontariato: segnalare luoghi in cui si fa uso di lattice e redigere elenchi di oggetti contenenti questo materiale. Per farne parte si paga una quota associativa di 20 euro l'anno. Ha raccolto 513,02 euro.Amici per la pelle, nata a Milano per iniziativa di un gruppo di malati di psoriasi e di artrite psoriasica, è attiva nel diffondere informazioni quali l'importanza di non grattarsi, di evitare traumi meccanici lievi di ogni tipo sulla cute, di utilizzare emollienti e di fare attenzione ai farmaci di uso comune, «alcuni dei quali possono stimolare la psoriasi». Ha raccolto 23.593 euro.Associazione nazionale famiglie numerose, con sede a Brescia, spiega: «Abbiamo almeno quattro figli, tra naturali, adottivi o affidati. Siamo quelli che non hanno la Cinquecento, perché non ci staremmo tutti; quelli che moltiplicano seggiolini per auto, letti a castello, tricicli e biciclette, tasse scolastiche, libri, quaderni, regali di Natale e compleanno; quelli che non vengono invitati spesso a cena dagli amici, perché in casa degli amici tutti non ci staremmo; quelli che la congiuntivite e l'influenza ce la passiamo l'un l'altro e dura due mesi; quelli che non possono andare con i figli al cinema perché costa parecchio occupare due file intere della sala». Vogliono salvaguardare i diritti delle famiglie numerose. Tra le attività: scambi di casa, tariffe agevolate, promozioni. Ha raccolto 69.670 euro.L'Associazione italiana zingari oggi (Aizo), con sede nazionale a Torino, si occupa di alfabetizzazione e di scolarizzazione di minori e adulti, rom e sinti, direttamente nei campi di sosta o presso la sede. Organizzano anche laboratori di icone, pelletteria e ceramica. Ha raccolto 489,81 euro.Tantissime le associazioni di amici per gli animali. Ricordiamo Le Sfigatte a Torino per adozioni di gatti e cani (ha ricevuto 39.530 euro); Anime randagie di Bovalino, in Calabria, che offre un rifugio ai quattro zampe maltrattati o abbandonati (30.024 euro); Dobermanns' angels, che recupera, mantiene e cura i dobermann in difficoltà (21.424 euro); e per finire Lamento rumeno a Senigallia, nelle Marche, che si occupa di far adottare cani, per la maggior parte provenienti da sequestri, dopo il primo rifugio alla periferia di Bucarest, in Romania (15.432 euro).
Roberto Occhiuto (Imagoeconomica)
Il presidente di Generalfinance e docente di Corporate Finance alla Bocconi Maurizio Dallocchio e il vicedirettore de la Verità Giuliano Zulin
Dopo l’intervista di Maurizio Belpietro al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, Zulin ha chiamato sul palco Dallocchio per discutere di quante risorse servono per la transizione energetica e di come la finanza possa effettivamente sostenerla.
Il tema centrale, secondo Dallocchio, è la relazione tra rendimento e impegno ambientale. «Se un green bond ha un rendimento leggermente inferiore a un titolo normale, con un differenziale di circa 5 punti base, è insensato - ha osservato - chi vuole investire nell’ambiente deve essere disposto a un sacrificio più elevato, ma serve chiarezza su dove vengono investiti i soldi». Attualmente i green bond rappresentano circa il 25% delle emissioni, un livello ritenuto ragionevole, ma è necessario collegare in modo trasparente raccolta e utilizzo dei fondi, con progetti misurabili e verificabili.
Dallocchio ha sottolineato anche il ruolo dei regolamenti europei. «L’Europa regolamenta duramente, ma finisce per ridurre la possibilità di azione. La rigidità rischia di scoraggiare le imprese dal quotarsi in borsa, con conseguenze negative sugli investimenti green. Oggi il 70% dei cda delle banche è dedicato alla compliance e questo non va bene». Un altro nodo evidenziato riguarda la concentrazione dei mercati: gli emittenti privati si riducono, mentre grandi attori privati dominano la borsa, rendendo difficile per le imprese italiane ed europee accedere al capitale. Secondo Dallocchio, le aziende dovranno abituarsi a un mercato dove le banche offrono meno credito diretto e più strumenti di trading, seguendo il modello americano.
Infine, il confronto tra politica monetaria europea e americana ha messo in luce contraddizioni: «La Fed dice di non occuparsi di clima, la Bce lo inserisce nei suoi valori, ma non abbiamo visto un reale miglioramento della finanza green in Europa. La sensibilità verso gli investimenti sostenibili resta più personale che istituzionale». Il panel ha così evidenziato come la finanza sostenibile possa sostenere la transizione energetica solo se accompagnata da chiarezza, regole coerenti e attenzione al ritorno degli investimenti, evitando mode o vincoli eccessivi che rischiano di paralizzare il mercato.
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