Nel centenario della nascita della poetessa polacca Wisława Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996, Genova le dedica un’originale mostra allestita (sino al 3 settembre 2023) negli spazi del Museo d’arte contemporanea Villa Croce. Un’occasione unica per scoprire e conoscere da vicino l’universo creativo di questa grande artista, abitato non solo dalle poesie ma anche da collage e opere grafiche.
Nel centenario della nascita della poetessa polacca Wisława Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996, Genova le dedica un’originale mostra allestita (sino al 3 settembre 2023) negli spazi del Museo d’arte contemporanea Villa Croce. Un’occasione unica per scoprire e conoscere da vicino l’universo creativo di questa grande artista, abitato non solo dalle poesie ma anche da collage e opere grafiche.«E quando canti chiedo ma chi le ha dato il cuore, la legge del sospiro, per scrivere parole?E quando canti, canti Le maglie del destino L'assurdità del tempo Fra le corde di un violino»Così recita il testo di un brano del 2012 di Roberto Vecchioni intitolato Wisława Szymborska e alla grande poetessa polacca dedicato. E come Vecchioni, di lei hanno scritto e raccontato in tanti: Woody Allen , Umberto Eco, Roberto Saviano, per esempio. Poetessa straordinaria, di quelle che si contano sulla punta delle dita, i suoi versi, lucidi e senza retorica, lievi e profondissimi, amari e ironici, sfuggono a qualunque stile letterario. Possiedono il dono dell’unicità e, come canta Vecchioni, raccontano del tempo che passa, di destini che si incrociano, di amori, di città, dell’uomo (inteso come umanità) e della sua condizione esistenziale «Una poesia che – come recitava la motivazione del Nobel - con ironica, precisione, permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti d’umana realtà!». Il Nobel, il più prestigioso dei riconoscimenti , un premio che la Szymborska non si aspettava d ricevere (e di meritare), ma che ha fatto di lei una poetessa planetaria, una « fuoriclasse del verso».Nata a Kornik nel 1923 (e morta a Cracovia nel 2012), nel centenario della sua nascita, Genova le dedica un ricco calendario di iniziative, un percorso suggestivo di musica e parole che ha il suo clou nell’interessante monografica «Wisława Szymborska. La gioia di scrivere», curata da Sergio Maifredi (regista e direttore artistico del Teatro Pubblico Ligure) e allestita sino al 3 settembre al Museo d’arte contemporanea Villa Croce.La mostra e i collageMostra dal taglio originale, l’esposizione rivela al visitatore una passione inedita, quasi privata della Szymborska, ma che andava di pari passo con il suo amore per la poesia: il suo gusto per il collage. Villa Croce ne propone 85, alcuni riprodotti a tutta parete, tutti eseguiti dalla poetessa e provenienti da collezionisti privati, da quelle persone (notissime o assolutamente anonime) a cui Wisława Szymborska li donava - come veri e propri collanti d’amicizia - in occasioni speciali, feste e anniversari. Fra i destinatari celebri anche Woody Allen, virtualmente presente a Genova in un docufilm, che nel ricevere il suo collage dichiarò: « Questo non è come quelle stupide statuette che ricevo per i miei film». A completare il percorso espositivo, anche una raccolta di documenti, fotografie, il taccuino con gli appunti da cui nascevano le poesie e una vera e propria rarità: un libro inglese illustrato dalla poetessa polacca in età giovanile, a dimostrazione di quanto grande sia stato, nella Szymborska , anche l’amore per la grafica e il mondo illustrato. E l’amore per Genova, città che ha rivestito un ruolo centrale nella diffusione della poesia di Wisława Szymborska in Italia e che la poetessa visitò, con grande emozione e riconoscenza, nel 2005.
Sergio Mattarella e Giorgia Meloni durante il Consiglio supremo di Difesa (Ansa)
Al Consiglio supremo di Difesa, con Mattarella, c’era la Meloni con mezzo governo. La nota del Colle: «Vigilare sugli attacchi cyber, adeguarsi alla sfida dei droni russi. A Gaza cessi l’occupazione, però Hamas va disarmata. Ignobile l’antisemitismo».
Un appuntamento fisso che in questo caso, visto il contesto, assume un’importanza diversa. Si tratta del Consiglio supremo di Difesa, che si tiene periodicamente al Quirinale e che ieri ha visto all’ordine del giorno, oltre all’evoluzione dei conflitti in corso, anche le minacce ibride, con riferimento alle possibili ripercussioni sulla sicurezza dell’Italia e dell’Europa. Cina e Russia, in particolare, sono state portate all’attenzione del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che appena due giorni, fa al Bundestag, ha fatto riferimenti al rischio nucleare.
Donald Trump (Ansa)
Il tycoon dice sì alla pubblicazione dei documenti perché non crede che ci sia materiale compromettente contro di lui.
Sono giorni intensi quelli che sta attraversando Donald Trump. Il presidente americano si trova infatti contemporaneamente impegnato su più fronti: dal caso di Jeffrey Epstein ai dossier internazionali, come Venezuela e Medio Oriente. Domenica sera, Trump ha esortato i deputati repubblicani a votare a favore della pubblicazione dei file relativi al finanziere morto suicida nel 2019.
Roberto Fico (Imagoeconomica)
Il centrodestra respinge le giustificazioni del grillino sul condono per la villa al Circeo. Durigon, Mazzetti e Zaffini: «Che ipocrisia».
Gridavano «onestà, onestà, onestà», probabilmente senza conoscerne il significato. Nel gran teatro della politica italiana, questa assomiglia all’ennesima sceneggiata napoletana di Eduardo De Filippo. Protagonista quell’improvvisato masaniello di Roberto Fico, ex presidente della Camera, oggi candidato per il campo largo a governatore della Campania. Dopo il caso del gozzo ormeggiato al circolo dell’Aeronautica dell’isola di Nisida, luogo protetto e inavvicinabile, al prezzo di favore di 500 euro all’anno, è arrivato quello della villa a San Felice Circeo, in comproprietà con la sorella, nella quale Fico era residente fino a qualche anno fa, condonata dopo 31 anni nel 2017, per irregolarità commesse dall’ex proprietario.







