2023-09-05
A Trieste si discute dell'Europa del futuro
True
Da venerdì 8 settembre, presso il Salone degli Incanti, su iniziativa del presidente del gruppo Hausbrandt Martino Zanetti, si terrà un ciclo di incontri e discussioni per affrontare temi di attualità e i problemi che in questo momento affliggono il Vecchio Continente.A Trieste si discute dell’Europa del futuro, su input di Martino Zanetti, presidente del Gruppo Hausbrandt. A partire da venerdì 8 settembre, presso il Salone degli Incanti, si terrà un ciclo di incontri e discussioni su temi di attualità e sui problemi che affliggono l’Europa in questo momento, con ospiti provenienti dalle associazioni industriali di otto Paesi europei, per un melting pot di idee e proposte.Gli incontri, organizzati dall’azienda Hausbrandt del presidente Martino Zanetti, si incastonano nell'ambito di una richiesta di pace e un invito alla coesione, che partono all’unisono da Trieste e che puntano a raggiungere le «stanze del potere» di Bruxelles. È una nuova idea di Europa quella di cui si discuterà durante il ciclo di incontri. Un evento dal profondo respiro internazionale, organizzato dal Gruppo Hausbrandt, una delle realtà aziendali più antiche a livello europeo, su invito del Comune del capoluogo friulano.Attuali e particolarmente sentiti i temi di cui si discuterà durante gli incontri, di quello che sarà a tutti gli effetti un simposio di natura economica ma anche culturale. All’invito fatto da Martino Zanetti, hanno risposto otto diversi Paesi europei, tra cui Austria, Ungheria, Serbia, Romania, Montenegro, Bosnia e Repubblica Ceca, che non mancheranno di essere rappresentati durante l’appuntamento triestino, da figure di spicco delle rispettive nazioni. Il desiderio comune che legherà i partecipanti, sarà quello di una cessazione immediata delle ostilità in terra ucraina, e di un riequilibrio del peso politico tra Bruxelles e la stessa Trieste (che per l’occasione, verrà proposta dai presenti come capitale europea, vista la sua natura di città multietnica). Un vero e proprio riassetto europeo, dunque, ispirato direttamente ai Trattati di Parigi del 1947, firmati poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.Tra i temi trattati, non mancherà anche la proposta della creazione di una «non moneta», alternativa all’euro, avanzata direttamente da Martino Zanetti, con lo scopo di uscire dalla tragica impasse in cui il Vecchio Continente si trova e di impedire così un’imminente dramma finanziario. L’ipotesi, di cui si discuterà durante il ciclo di incontri, è quella di un meccanismo di valutazione dei beni non legato a sistemi di potere. Come già dimostrato in passato, grazie al successo di precedenti iniziative di simile natura, Hausbrandt conferma di essere oggi un punto di riferimento internazionale, a livello non solo economico, ma anche sociale e culturale, riuscendo a richiamare nel capoluogo friulano un’imprenditoria illuminata e propositiva, con l’obiettivo comune di salvaguardare il futuro dell’Europa.