Toscani difende i padroni Benetton: «Non è colpa loro, italiani cattivi»
Ansa
Il fotografo non ha mai lesinato offese: ai veneti («ubriaconi») o agli elettori «cretini» che hanno votato Lega. Ma ora che il suo storico datore di lavoro è nella bufera per i morti di Genova, cambia idea: odiare è sbagliato.
Pechino ora punta su commerci e scambi tecnologici. Ma così entreremmo in urto col tycoon Usa. Intanto l’Italia serra i ranghi contro gli agenti stranieri negli atenei.
Prime mosse del presidente eletto: chiama Zelensky (con Musk) e progetta una rivoluzione conservatrice. Così vuol smontare il delirio gender in scuole, sport ed esercito. E si scaldano Ladapo e Robert Kennedy.
Il filosofo Leonardo Caffo: «I progressisti si illudono che i lavoratori vivano nella loro stessa bolla di privilegio. Le lotte dei dem sono uguali a quelle del capitale finanziario. Paradossalmente, degli emarginati si interessa un miliardario».
Dopo il silenzio, Mosca si congratula con Donald Trump, che promette dialogo e poi, insieme al patron di X, Elon Musk, chiama Volodymyr Zelensky. Telefonata anche col leader palestinese Abu Mazen.