«The new global order: the world after 2020 elections»

«The new global order: the world after 2020 elections»

Raramente come quest’anno l’esito delle elezioni presidenziali americane appare incerto. Un fattore rilevante non solo per la politica interna statunitense, ma anche per quanto riguarda l’intero ordine internazionale. Dalla Russia alla Cina, passando per l’Iran e l’Europa, Donald Trump e Joe Biden sono due candidati fortemente distanti. E la vittoria dell’uno o dell’altro può produrre delle conseguenze drasticamente differenti per l’America e per il mondo tutto.

Che cosa dobbiamo dunque attenderci sul piano geopolitico da queste presidenziali? Come si evolveranno i rapporti tra Stati Uniti e Cina? Assisteremo a un rasserenamento nelle relazioni tra Washington e Bruxelles?

È a queste e ad altre domande che cercherà di rispondere il webinar, organizzato dall’Associazione Guido Carli e dalla Heritage Foundation, «The new global order: the world after 2020 elections». L’evento, moderato da La Verità, vedrà confrontarsi sul tema: James Carafano (vicepresidente presso il Kathryn and Shelby Cullom Davis Institute), Federico Carli (Chairman dell’Associazione Guido Carli), Giulio Terzi (diplomatico e politico), Aleksandra Arsova (membro dell’Associazione Guido Carli) e Riccardo Casale (Government Relations Specialist).

L’appuntamento è per venerdì 16 ottobre alle ore 17.30, con un obiettivo ambizioso: cercare di fare chiarezza in una fase storico-politica sempre più confusa.  

La transizione verde fa i conti rossi: il fotovoltaico costa 9 volte il nucleare
Rimedi contro la calura estiva (Ansa)
  • Gli impianti che producono energia grazie al sole durano 20 anni, un reattore 60. E di sera sarebbero inutilizzabili.
  • L’esperimento: ieri a Milano la massima era di 29 gradi, appena sotto la media storica giornaliera dal 1763, eppure per lo smartphone c’era «surriscaldamento».

lo speciale contiene due articoli

(Totaleu)

Lo ha dichiarato l'europarlamentare del partito Alianța pentru Unirea Românilor (Romania) Gheorghe Piperea, alla sessione plenaria a Strasburgo, firmatario della mozione di sfiducia contro la commissione Ursula von der Leyen.

Madrid perde su Eurogruppo e Pnrr
Carlos Cuerpo (Ansa)
In assenza di voti, il ministro Carlos Cuerpo si ritira dalla corsa per la presidenza: confermato Paschal Donohoe. E la Commissione taglia i fondi alla Spagna: «Non ha ridotto i precari».
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La leader del Pd accusa Giorgia Meloni sui dazi: eppure aveva detto che non doveva muoversi lei, bensì lasciar fare alla Ue.
Le Firme

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