«The new global order: the world after 2020 elections»

«The new global order: the world after 2020 elections»

Raramente come quest’anno l’esito delle elezioni presidenziali americane appare incerto. Un fattore rilevante non solo per la politica interna statunitense, ma anche per quanto riguarda l’intero ordine internazionale. Dalla Russia alla Cina, passando per l’Iran e l’Europa, Donald Trump e Joe Biden sono due candidati fortemente distanti. E la vittoria dell’uno o dell’altro può produrre delle conseguenze drasticamente differenti per l’America e per il mondo tutto.

Che cosa dobbiamo dunque attenderci sul piano geopolitico da queste presidenziali? Come si evolveranno i rapporti tra Stati Uniti e Cina? Assisteremo a un rasserenamento nelle relazioni tra Washington e Bruxelles?

È a queste e ad altre domande che cercherà di rispondere il webinar, organizzato dall’Associazione Guido Carli e dalla Heritage Foundation, «The new global order: the world after 2020 elections». L’evento, moderato da La Verità, vedrà confrontarsi sul tema: James Carafano (vicepresidente presso il Kathryn and Shelby Cullom Davis Institute), Federico Carli (Chairman dell’Associazione Guido Carli), Giulio Terzi (diplomatico e politico), Aleksandra Arsova (membro dell’Associazione Guido Carli) e Riccardo Casale (Government Relations Specialist).

L’appuntamento è per venerdì 16 ottobre alle ore 17.30, con un obiettivo ambizioso: cercare di fare chiarezza in una fase storico-politica sempre più confusa.

Il cibo modella il paesaggio e porta turisti
iStock
I vacanzieri non vengono in Italia soltanto per visitare le città d’arte, godersi il mare o per andare a rilassarsi in montagna. Arrivano anche per mangiare. Perché il nostro è, sì, il Bel Paese. Ma è conosciuto sempre di più pure come un Buon Paese.
«La fantascienza oggi parla anche italiano»
Franco Forte
Il direttore della celebre collana Urania Franco Forte: «Alcuni nostri autori sono superiori a molti anglosassoni, che traduciamo solo perché siamo un popolo di esterofili. La mia passione per il genere nasce da ragazzo, ma l’ultimo libro che ho scritto è un romanzo storico».
«Questa Rai non ha epurato nessuno. Chi ha lasciato ora guadagna di più»
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Il condirettore del «Fatto» Peter Gomez: «Fazio non è andato sul Nove a causa dei nuovi vertici: è stato il cda di Fuortes a evitare di rinnovarlo. Con i gialloverdi rifiutai di dirigere il “Tg1”, adesso farò un programma su Radio 1».
La mostra su Azov spacca la sinistra. Fuoco amico sul Comune e Sala muto
Beppe Sala (Getty Images)
Il patrocinio all’iniziativa dedicata al battaglione filonazista scatena le polemiche anche nella maggioranza. Enrico Fedrighini, consigliere della lista del sindaco: «Inaccettabile». Il Municipio 1 rivendica: «Combattenti eroici».
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