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«Musk invoca lo stop alle tariffe». E dopo insulta il consigliere di Donald
Elon Musk (Ansa)
Secondo il «Washington Post», il magnate chiede di cambiare strategia economica. Su X, spara a zero sul consulente per il commercio, che lo ha accusato di essere un «assemblatore di pezzi» prodotti altrove.
Persino Bezos lo dice: «La grande stampa non è più credibile»
Jeff Bezos (Ansa)
L’editore del «Washington Post» va preso con le pinze. Ma fa centro quando spiega perché resta neutrale tra Kamala Harris e Donald Trump.
L’antisemitismo sveglia le università: l’ideologia woke non è più benvenuta
Manifestazione pro Palestina ad Harvard (Getty Images)
Le imbarazzanti risposte dei rettori delle maggiori università americane al Congresso non lasciano più dubbi. Il luogo della conoscenza è diventato un laboratorio politico intollerante. E i finanziatori ebraici scappano.
La realtà non garba alle minoranze. Il «Washington Post» la abolisce
Getty Images
Rivoluzione nel giornalismo americano: la celebre «obiettività» anglosassone non va più bene, perché nasce in redazioni con troppi ricchi bianchi. Perciò va messa da parte: meglio farsi spiegare il mondo da neri e gay.
Mr Amazon accusa Trump di ricatto per proprietà transitiva
Ansa

Il rapporto tra Donald Trump e Jeff Bezos torna a farsi incandescente. Il magnate di Amazon ha affermato di aver subìto un ricatto da parte del tabloid scandalistico National Enquirer. In un post pubblicato sul blog Medium, Bezos ha infatti sostenuto che la casa editrice della testata, la American Media Inc, gli avrebbe inviato delle mail a scopo di estorsione e ricatto. Per il proprietario del Washington post ci sarebbe dietro The Donald solo per via di una vecchia amicizia.

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