Il Cremlino: Donald Trump non può rifiutare un nostro ruolo da mediatori. Oggi a Ginevra Francia, Germania e Uk fanno passerella con il ministro degli Esteri iraniano.
Il Cremlino rafforza le relazioni: «Pronti a inviare 50 tonnellate di cereali gratis». E riappare Evgeny Prigozhin al summit di San Pietroburgo. Volodymyr Zelensky: «La Crimea sarà presto reintegrata». Ma l’offensiva arranca. Il ministro degli Esteri di Mosca in visita in Corea del Nord.
Da sinistra, Vladimir Putin, Silvio Berlusconi, George W. Bush (Ansa)
Nel 2002, su iniziativa di Silvio Berlusconi, nasce a Pratica di Mare un Consiglio Nato-Mosca. All’epoca Vladimir Putin si diceva disponibile ad aderire all’Alleanza. Che però nel frattempo si allargava a Oriente.
«Gli Usa temevano la saldatura Ue-Cremlino». L’analista Gianandrea Gaiani: «Roma aveva il ruolo di ponte tra due mondi. L’abbiamo ceduto a Erdogan».
«I russi non potevano rinnegare la loro storia». Lo storico Franco Cardini: «In passato le aperture liberali di Eltsin erano state un disastro sociale».
Pechino sta approfittando delle ostilità per conquistare l’Asia centrale. Ue, G7 e Nato devono riportare Mosca dentro l’azione di contenimento del Dragone. Con o senza Vladimir Putin.
In videoconferenza, i leader di Mosca e Pechino ribadiscono la loro vicinanza e accantonano qualche incomprensione recente. Cina e Russia rafforzano poi i legami con l’Iran: l’ennesima prova che il disgelo americano sul nucleare di Teheran è stato avventato.