pellicce

Elena Salvaneschi: «A TheOneMilano portiamo in fiera il meglio dei vestiti contro il freddo»
Nel riquadro, Elena Salvaneschi
L’ad del salone che si terrà dal 18 al 21 febbraio: «Avremo brand provenienti dal Canada fino al Kazakistan. Il settore ha risentito del crollo delle esportazioni in Russia. Pellicce in crisi? No, le mettono pure le ragazze».
«I grandi brand scelgono da sempre le nostre pellicce»
Sergio e Alessandro Zanini (Condorpelli)
Il patron di Condorpelli Sergio Zanini: «La linea Manzoni 24 offre capi di alta qualità prodotti in Italia, anche di camoscio, seta, lino e cotone».
«La pelliccia è un piacere tutto sintetico»
Alice Gentilucci (www.alabamamuse.it)
La stylist di fama internazionale ha fondato il brand Alabama Muse, che debutterà nella prossima Fashion week milanese: «Adoro fare patchwork di pelo misti e sistemare un leopardo accanto a un agnellino. Però senza usare animali veri».
  • Grazie alle consumatrici millennial, il settore sta vivendo una nuova primavera. Dopo anni in perdita, nel 2017 il valore della produzione delle aziende italiane, a livello retail, ha registrato un aumento del 3,5% a 1,37 miliardi di euro, crescendo più veloce del +2,5% annuale registrato dall'industria del fashion made in Italy.
  • Patchwork o animalier. I grandi marchi puntano sulla pelliccia e conquistano anche i più giovani.
  • Cover per il cellulare, orecchini maxi ma anche scarpe con il tacco e cappelli da baseball. La mania del «faux fur» (un tessuto simile al mantello degli animali ma creato con fibre sintetiche). La mania colpisce tutta la moda che spesso vende prodotti veri etichettandoli per sintetici.
  • Nato nelle fabbriche tedesche di giocattoli per bambini, il Teddy bear coat di Max Mara è tornato a essere il cappotto più amato da star e celebrities che lo hanno riscoperto grazie al direttore creativo del marchio Ian Griffiths.

Lo speciale contiene quattro articoli e una gallery con i look dalle passerelle.

Il ghepardo corre veloce. Verso l’estinzione
Solo 7.100 esemplari rimasti dell'animale più rapido sulla Terra, che sfreccia fino a 120 all'ora. Gli sceicchi pagano 10.000 dollari per sfoggiarlo sugli yacht, i bracconieri lo uccidono per le pellicce. L'80% dei cuccioli muore a causa dell'impoverimento genetico.
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy