pelliccia

«La pelliccia è un piacere tutto sintetico»
Alice Gentilucci (www.alabamamuse.it)
La stylist di fama internazionale ha fondato il brand Alabama Muse, che debutterà nella prossima Fashion week milanese: «Adoro fare patchwork di pelo misti e sistemare un leopardo accanto a un agnellino. Però senza usare animali veri».
Le pellicce valgono ancora 30 miliardi, ma ora i brand spacciano quelle vere per finte
  • Grazie alle consumatrici millennial, il settore sta vivendo una nuova primavera. Dopo anni in perdita, nel 2017 il valore della produzione delle aziende italiane, a livello retail, ha registrato un aumento del 3,5% a 1,37 miliardi di euro, crescendo più veloce del +2,5% annuale registrato dall'industria del fashion made in Italy.
  • Patchwork o animalier. I grandi marchi puntano sulla pelliccia e conquistano anche i più giovani.
  • Cover per il cellulare, orecchini maxi ma anche scarpe con il tacco e cappelli da baseball. La mania del «faux fur» (un tessuto simile al mantello degli animali ma creato con fibre sintetiche). La mania colpisce tutta la moda che spesso vende prodotti veri etichettandoli per sintetici.
  • Nato nelle fabbriche tedesche di giocattoli per bambini, il Teddy bear coat di Max Mara è tornato a essere il cappotto più amato da star e celebrities che lo hanno riscoperto grazie al direttore creativo del marchio Ian Griffiths.

Lo speciale contiene quattro articoli e una gallery con i look dalle passerelle.

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