isis siraq

Nel silenzio del mondo l'Isis si rafforza nel «Siraq»

La pandemia prima e la guerra in Ucraina poi, hanno contributo ad allontanare i media e l’opinione pubblica dal pericolo rappresentato dalle organizzazioni terroristiche islamiche. Nonostante questo i fondamentalisti violenti pensano molto a noi, tanto che nella propaganda che viene diffusa ogni giorno da decine di canali Telegram e siti web tradotti in 13 lingue l’uccisione dei kuffār (gli infedeli) è sempre raccomandata.

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