hacker russi

«Non tutti gli hacker sono dei criminali. Alcuni hanno un’etica»
Alessandro Curioni (Imagoeconomica)
L’esperto Alessandro Curioni: «Le informazioni sono il denaro del XXI secolo. Da noi la digitalizzazione è iniziata 10 anni fa, in ritardo. I casi di dossieraggio? Colpa dei pochi controlli».
  • La lista degli hacker russi: in campo quasi 13.000 volontari stranieri. Dei 1.193 statunitensi, ne restano in vita 622. Giallo sui nostri connazionali: finora, ufficialmente, i caduti erano tre. Due di loro stavano con gli invasori.
  • Il presidente Volodymyr Zelensky punta alla tregua entro novembre, Lavrov scettico. Il «Ny Times»: «Contatti Russia-Usa sui raid ucraini oltreconfine. I loro funzionari sono inaffidabili».

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Macron prima fa il bullo, poi fa  la ola  all’incoronazione di Putin
Vladimir Putin (Ansa)
  • Dopo le dichiarazioni bellicose, il leader di Parigi manda l’ambasciatore a celebrare l’insediamento dello zar. Intanto porta Xi sui Pirenei per conquistarlo con danze locali.
  • Attacchi dal gruppo NoName057, nel mirino il sito personale del premier e di due ministeri. Nel nostro Paese l’11% delle operazioni globali dei pirati informatici.

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Dalla piazza reale a quella virtuale: le nuove forme di tensione degli antagonisti
Ansa
  • L'attacco alle macchinette di sigarette di poche settimane fa potrebbe rappresentare un punto di svolta per i gruppi di protesta, anarchici, di sinistra e di destra. «La facilità con cui ormai è possibile procurarsi strumenti informatici di attacco a reti e sistemi digitali porta il web ad essere un terreno di scontro e di lotta politica tanto quanto le piazze», spiega Pierguido Iezzi, ceo di Swascan.
  • A essere colpiti potrebbero essere anche apparecchi come pompe di benzina o bancomat. La stessa criminalità organizzata potrebbe approfittare di queste vulnerabilità. L’interconnessione continua tra oggetti e la loro eterogeneità rende questo insieme di macchine intelligenti occasioni per potenziali criminali informatici per lanciare un attacco.

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In vendita sul darkweb 34.000 credenziali di impiegati Ibm anche italiani
Ansa

Il team di threat intelligence di Yoroi ha verificato il campione messo in offerta. Ci sarebbero gli indirizzi aziendali di impiegati operanti in Italia, Marocco, Spagna, Stati Uniti e di altri paesi. Il ceo Marco Ramilli: «Purtroppo il digitale che ci offre tante opportunità rende possibile anche a piccoli gruppi criminali di compromettere le difese di giganti industriali con poche decine di ore di lavoro».

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