La diplomazia internazionale sa che l’operazione militare di Mosca è figlia di un negoziato che tanti ritenevano necessario ma che l’Occidente non ha aperto.
Il leader turco si prende la scena e annuncia un tentativo di far interloquire Putin e Zelensky. Niente sconti a Svezia e Finlandia, però, sui 73 attivisti curdi promessi.
Dopo averlo mitizzato per anni, nascondendo molte zone d’ombra, adesso l’Occidente progressista svende il popolo oppresso a Erdogan in nome della crociata anti Putin. Ma almeno loro hanno uno Zerocalcare che li difende. Gli italiani neanche quello.