Martedì scorso sulla Verità ho pubblicato un articolo dedicato alla linea di cosmetici lanciata da Rihanna, Fenty Beauty. La cantante, nel presentare i nuovi prodotti, ha battuto e ribattuto sul tasto dell'inclusione: «Fenty Beauty è stata creata per tutti», ha spiegato. «Per donne di tutte le carnagioni, personalità, caratteri, culture e razze. Volevo che chiunque si sentisse incluso. Questa è la vera ragione per la quale ho creato questa linea». Nell'articolo mi sono stupiti del fatto che Rihanna parlasse di «donne di tutte le razze». Un mantra che ritorna spesso nell'eloquio progressista recita che le razze non esistono. Ma se suddividere gli esseri umani in razze è, appunto, da razzisti, perché Rihanna – notoriamente progressista – può farlo? Di fronte a questa contraddizione, ho scritto un commento sarcastico: «In questo caso le razze esistono» (testuale).
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