Perdersi tra i colori del foliage della natura dell’autunno diventa una esperienza cromoterapeutica, affascinante come un dipinto, con le sue spettacolari tinte specifiche e la capacità di trasformare i paesaggi e i luoghi, non più affollati come nella stagione precedente e in quella invernale successiva.
I panorami magici trasformano un’escursione, un weekend o una vacanza in un contatto imponente e rigenerante con il verde che cede alla sua veloce trasformazione in sfumature di giallo e arancio, nei caldi toni bruciati, bordeaux e beige, e circonda i piccoli borghi dove svettano le dimore dell’ospitalità, anch’esse trasformate in qualcosa di inaspettato e sorprendente.
Fra le regioni più verdi d’Italia, l’Umbria accoglie i visitatori con la sua miscela unica di ecologia, artigianalità e spiritualità, un luogo dove basta davvero poco per raggiungere il profondo relax, attraverso i colori della natura e i profumi e il gusto di un territorio denso di storia.
La Tenuta San Masseo si presenta come un boutique hotel che vanta un panorama mozzafiato alle pendici di Assisi, borgo peregrino e ascetico che già di per sé vive immerso in un’oasi incantevole di pace e di natura.
Questo angolo di paradiso nutrito dalle arti umane e dalla spiritualità, da cui spicca allo sguardo la Basilica di San Francesco, patrono d’Europa, sembra perfetto per dialogare con il camaleontico verde d’autunno pronto a sorprendere e ristorare il corpo e la mente.
Il casale, lontano dal traffico ma a due passi dalle principali strade che conducono alla scoperta di altrettanti borghi storici della regione, poco distanti gli uni dagli altri, è sorto da un antico palazzo di proprietà della famiglia Carloni, ristrutturato con il comfort e i servizi di alto livello, ricavati al suo interno ed esterno grazie ad un attento e sapiente restauro e agli arredi collezionati in giro per il mondo.
Le otto stanze con vetrate panoramiche contano sulla bellezza di un paesaggio che riesce ad incantare anche lo sguardo più distratto e lo riporta a fluire con esso.
La Tenuta può anche essere affittata in esclusiva, inclusa la Spa Luxury Suite con sauna, bagno turco, piscina idromassaggio, stanza del sale e wellness room per massaggi e trattamenti, eseguiti su richiesta dalla competente Letizia Ferri, massofisioterapista di linfodrenaggioperugia.it.
Si può indugiare in salutari pedalate con e-bike, concedersi passeggiate fra le campagne, partecipare alle raccolte di ortaggi e olive o cimentarsi nella caccia a funghi e tartufi, seguire lezioni di equitazione o di tiro con l’arco e fare personalizzate sedute di yoga e pilates con il formatore certificato (che è anche osteopata) Olmo Mazzini del Centro Ondine di Assisi.
Oppure semplicemente vagare lungo i Sentieri di Santo Francesco che conducono ai luoghi più significativi della vita del Poverello, incastonati tra i fascinosi borghi medievali umbri.
Il parco attorno alla proprietà, una estensione di 20.000 metri quadri, rivela la sua visuale a 360 gradi, pronta a cambia scena sotto il cielo del giorno o avvolta dalle luci dell’incantevole sera d’autunno.
Alcune zone relax strategicamente posizionate nel grande spazio all’aperto regalano, con un po' di fortuna sul meteo, la contemplazione del Monte Subasio e dei filari di vigneti e oliveti, anticipatori delle possibili degustazioni di prodotti enogastronomici del territorio.
Ogni momento della giornata è vissuto in modo riservato, dalla colazione servita in camera o in veranda (ma anche in qualche angolino del parco), al pic nic o la merenda in mezzo alla natura, durante l’aperitivo o una degustazione sfiziosa di olio, vino e piatti tipici umbri.
Per chi volesse recarsi nella santa cittadella, il Frantoio offre speciali degustazioni di oli – da 20 a 60 circa in carta a seconda della stagione – e vini di produzione della casa come Impronta Rosso Umbria Igt, 100% Sagrantino di Montefalco, DonnaElena Montefalco Rosso Doc (un blend di Sangiovese, Sagrantino, Merlot) e DonnaElena Bianco Umbria (Trebbiano Spoletino, Chardonnay, Viogner).
La sua cucina gourmet, aperta tutto l’anno, ruota intorno all’olio come ingrediente principe dei piatti gustosi e salutari (non si usa il burro, il soffritto e l’aglio ma speciali erbe coltivate in zona) e dei cocktail preparati dal mixologist Antonio Torrelli.
Lo chef Lorenzo Cantoni (nato a Umbertide vicino a Perugia), coadiuvato dal maitre Marco Polticchia e dal sommelier Alberto De Sanctis, porta nel suo territorio le esperienze maturate all’estero, appoggiato dall’imprenditrice dell’ospitalità Elena Angeletti che scommette sul suo food concept, quello di usare l’oro verde non più come condimento, ma ingrediente protagonista capace di far vibrare tutte le portate, dall’antipasto al dolce.
Recentemente nominato ambasciatore del Gusto, Cantoni attinge alla sua vita per firmare piatti signature che ottengono diversi riconoscimenti, eletto Miglior Chef Airo 2021, entrato in Guida Michelin e premiato come Miglior Ristorante 2022 per l’Associazione Città dell’olio.
Il locale, situato in una veranda con vista esterna mozzafiato, all’interno del Fontebella Palace Hotel, sorto nell’antico Palazzo Illuminati Benigni di origini settecentesche dentro la cinta medievale, ha un menù alla carta con alcuni piatti e tre degustazioni gastronomiche che seguono il ritmo delle stagioni e il dna del territorio, due delle quali alla cieca intitolati Lorenzo si racconta oppure La brigata non sta mai ferma, scelte direttamente dallo chef o dalla cucina e ogni volta diventano esperienze sensoriali e racconti totalmente nuovi.
Anche il piatto più intimo, quello dedicato a suo figlio, cresce ed evolve con l’esperienza dello chef, in un vero e proprio infinto laboratorio di cucina.
Lorenzo Cantoni firma anche i panini di Ribelle, paninoteca gourmet appena eletta da Gambero Rosso come Miglior Street Food dell’Umbria 2023, un altro progetto insieme a Elena Angeletti, che prevede panini e focacce prelibati come Ribelle (con manzo al vino rosso), Tongue (carne quinto quarto, zucca e castagna), Pork (con spalla aromatizzata alle erbe spontanee), Fish (con baccalà in umido, olive, pomodoro, uvetta) e Pink (con mortadella nostrana fatta con le parti nobili).
Paradis Pietrasanta
In alta Toscana, sempre in un contesto di bellezza, dove natura, storia e arte si fondono e si mescolano da secoli, il boutique hotel Paradis Pietrasanta propone un’accoglienza raffinata e non convenzionale, inaugurato da pochi mesi insieme a Paradis Agricole, due appoggi strategici, uno nel centro del borgo e l’altro in stile country house a poca distanza e immerso nella campagna.
In questi due luoghi l’art de vivre si estende dal design del palazzo cinquecentesco e del casolare agli arredi degli interni, ai quadri e alle sculture che riempiono i corridoi e le stanze, proseguendo nei rigogliosi e imponenti giardini, ricco di colori e di profumi, di piante e di fiori, sulla somiglianza dell’atmosfera del mitico giardino dell’Eden, progettati in ogni dettaglio dall’architetto francese paesaggista verde Jean Mus.
Alla crasi perfetta tra accoglienza di alta qualità e agriturismo, si aggiunge il savoir faire di Alain Cirelli, chef parigino con un’ esperienza ventennale nei maggiori stellati francesi e italiani, innamorato della Versilia e della sua storia, che ha voluto mescolare ad una cucina franco-italiana i gusti della tradizione toscana, affidando i piatti al resident chef Jonni Bertolaccini, secondo la filosofia del biologico, delle materie prime locali e stagionali, la maggior parte delle quali provenienti dall’eco-azienda sita accanto al Paradis Agricole.
In sala si alternano ai tavoli il maitre Giovanni Spadafora e il sommelier Fabrizio Alari Esposito per far accomodare e degustare una cucina genuina e sensibile accompagnata da vini del territorio e biologici tutti da scoprire oppure da etichette rinomate regionali, nazionali e internazionali.
Prima e dopo cena ci si intrattiene al bar (aperto al pubblico esterno come il ristorante) dove il mixologist Gianluca Montanelli stupisce con cocktail signature e degustazioni di amari inediti.
Gli ospiti possono sperimentare svariate attività, quelle in comunione con la natura, quelle culturali d’arte e i godimenti del gusto a tutto tondo, dopo aver riposato in una delle dodici camere e suite in paese, citate con nomi di località toscane o filosofi ed eroi antichi oppure dimorato nelle sette stanze della country house o nella depandance, circondati da salottini, spazi lettura, caminetti e, naturalmente, sculture in marmo.
Alla partenza, si gusta ancora una colazione gourmet con torta del giorno, avocado toast e altre prelibatezze e si può passare all’agriturismo per acquistare uova, frutta e verdura freschi, il miele e il polline, l’olio e altri prodotti derivati dalle curate coltivazioni in serra e nei campi della proprietà.
Il Narciso - Marina di Carrara - chef Valeria Dell'Amico
Pochi chilometri a risalire, a Marina di Carrara, c’è un indirizzo da provare e tenere d’occhio, un raccolto e romantico ristorante direttamente sul mare aperto dalla chef Valeria Dell’Amico che propone una cucina elegante e talentuosa, a tratti sorprendente, per il suo eccezionale equilibrio fra gusto, tecnica e interessanti contaminazioni, da Oriente al Messico.
Il Narciso è un progetto di squadra, partito nello spazio accanto allo stabilimento balneare Polda (di proprietà di famiglia e rinnovato e curato per coccolare il cliente da mattina a sera), che conta sulla forza della cucina e dell’ospitalità, con figure di spicco come il sus chef Pierluigi Proto, metà bresciano e metà legato alla costiera amalfitana, l’oste Paola Bacigalupo e la pasticciera Anna Ciari che, accanto alla chef esperta di dolci prelibatezze imparate da Iginio Massari, raccontano i segreti di una cucina ermetica che splende alla vista e nel sapore degli ingredienti, scelti con cura e sapienza.
Valeria Dell’Amico è una donna dalla tempra inossidabile e dal cuore rigonfio di amore e umiltà, quelli creati dalla pazienza e dalla passione di chi, dalle sfide e dal duro studio e lavoro, trae gli insegnamenti e le ricette che sanno meglio valorizzazione le materie prime, l’equilibrio dei sapori e dosare creatività ed eleganza negli abbinamenti, quasi con la naturalezza di un artista.
Chi ha completa fiducia in questa incredibile chef e il suo team, oltre al menù dei piatti alla carta, può affidarsi a una degustazione guidata e alla cieca, a mano libera di cinque o sette portate, oppure optare per il percorso Radici, completamente vegetale che lavora verdure biologiche e dell’orto di proprietà con tecniche di solito riservate alla carne e al pesce. D’estate si cena in terrazza con vista mare o direttamente in veranda, sulla sabbia, medesima atmosfera anche in inverno, separati solo da una immensa e trasparente vetrata.
La valorizzazione dello scarto è assecondata dalla propensione all’utilizzo di gustosi brodi e salse nella maggioranza dei piatti, come succede nella speciale preparazione in tazza di capesante e funghi porcini con brodo dashi o nel succoso baccalà in brodo di aringhe.
Da non farsi mancare i SEA Fusilloni conditi con sugo di caciucco e tre polveri (bisque di gamberi, alghe e porri) da mixare a piacere.
In attesa della vicina apertura nella via centrale del paese della pasticceria Il Narciso Pastry che presenterà i lievitati per il Natale e per la successiva Pasqua e molti altri lievitati e dolci di design, al ristorante il menù dei dessert viene consegnato all’interno di un libro che contiene gli schizzi e gli ingredienti delle dolci creazioni per ricordare, oltre al successivo aspetto sensoriale, la storia e l’origine concettuale che poi sapienti lavorazioni rendono tangibile.
La Carta dei vini non conosce confini e dopo aver esplorato etichette della Toscana e della Liguria, si allarga all’Europa, al Libano, alla Nuova Zelanda e perfino al Sud America, con produzioni vinicole della Cordigliera delle Ande e argentine, concludendo con prodotti enologici distillati di tutto il mondo e fermentati di produzione propria come kefir, kombucha, te e infusi.
Con destinazione montagna, altro paesaggio dove ogni autunno regala sorprendenti spettacoli della natura, il Parkhotel Laurin ha una sua storia affascinante ed unica, dal 1910 a Bolzano, immerso in un rigoglioso parco di 4.000 mq e insignito dell'onorificenza di ‘Albergo Storico dell'Anno’, di proprietà della medesima famiglia Staffler.
Park Hotel Laurin (photo Annette Fischer)
Nato già all’epoca come uno degli hotel più moderni d'Europa, ha ospitato personaggi illustri dell'Impero Asburgico e dei principati tedeschi, luogo di incontro tra celebrità, personaggi di cultura, artisti e politici, senza mai smettere di essere la meta più amata sia per i cittadini che per le maggiori personalità di passaggio in Alto Adige.
Passeggiando nel parco si incontra la Glasshouse da poco ristrutturata e il ristorante gourmet ConTanima dello chef Matto Taccini, che propone percorsi di degustazione che seguono il ritmo della natura e con pochi ingredienti freschi e stagionali, selezionati attentamente da piccoli produttori e aziende agricole del Trentino -Alto Adige, del Veneto e della Toscana.
In hotel ci si rilassa presso Il Laurin Bar&Bistro con sale affrescate dall’artista Bruno Goldschmitt, il salone delle dame e l'ovattata smokers' lounge, luoghi di incontro e conversazione, proprio come si faceva ad inizio secolo, con una ottima acustica anche per ascoltare buona musica.
La sinergia tra natura e opere contemporanee prosegue in ogni stanza dell’albergo (suite, rooftop suite, junior suite e deluxe le migliori) arredate con mobili artigianali unici, preziosi marmi, lampade di design e una opera d'arte originale, realizzata nel periodo di tempo che va dall'apertura ai giorni nostri, pronti a dialogare con l'ospite in maniera intima, rendendo la camera un luogo personale ed inconfondibile.
Più di 400 etichette riposano tra le mura della cantina climatizzata in attesa degli intenditori che li sceglieranno, fra bottiglie rare, vini biodinamici e alcune proposte inedite selezionate.
Da novembre a gennaio la magia delle feste aumenta l’atmosfera con i mercatini di Natale, i tour nei tipici masi altoatesini e nelle cantine, le esperienze dei formaggi, le escursioni sulle Dolomiti (anche dall’alto in volo aereo) e naturalmente tutta la serie di sport tipici invernali che accompagneranno fino alla prossima primavera.