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Lo Stato torna a battere cassa. Le cartelle esattoriali sospese dal fisco a causa del Covid saranno infatti presentate all’incasso entro la fine dell’anno e l’inizio del 2023. Così per lo meno assicura Federcontribuenti, secondo cui ai sette milioni di notifiche fiscali già inviate entro luglio di quest’anno, se ne aggiungeranno altri 13. Ma non è finita: perché oltre a queste, sono in arrivo 2,5-3 milioni di cartelle che gli enti locali affideranno all’Agenzia delle entrate per la riscossione. In altre parole, sugli italiani provati dalle maxi bollette si sta per scaricare una maxi-valanga di tasse, comprensive di arretrati e sanzioni, che rischia di travolgere la fragile economia di famiglie e imprese.