Interrogato, il nigeriano arrestato sostiene di aver lasciato la ragazza addormentata a casa sua. Al rientro dallo spaccio, l'avrebbe rinvenuta fatta a pezzi e messa nei trolley. Un modo per incolpare i suoi amici, ma la storia non sembra reggere.
Il procuratore Giovanni Maria Manzoni è convinto che il nigeriano Innocent Oseghale, anche lui ora indagato per omicidio, l'abbia stuprata quando era stordita dall'eroina. Ma è scontro con il gip Giovanni Giorgio, che resta fermo sull'ipotesi del malore della ragazza e ritiene non vi siano chiari indizi dell'abuso sessuale.
Captate dagli inquirenti agghiaccianti conversazioni in cella da parte di due degli arrestati per l'omicidio. «Bisognava tagliare il cadavere a pezzettini e gettarlo nel water. Il resto andava congelato e consumato».