Uno studio Bce mostra che l’aggressiva politica dei tassi del passato comporterà rate alte fino al 2030. Che sia il motivo per cui il presidente pensa di andarsene in anticipo?
In vista di un primo taglio dei tassi, a Francoforte si accende lo scontro tra chi (gli italiani del board) chiede altri stimoli all’economia e chi, invocando prudenza, in realtà punta a impedire che cresca il potere d’acquisto.
Arriva la scontata riduzione dello 0,25% (unico a votare contro l’austriaco Holzmann), ma la Bce non dà nessuna indicazione sulle mosse future lasciando i mercati nell’incertezza. Preoccupa ancora l’inflazione: i dati saranno valutati volta per volta.