In tarda età, il grande chef raggiunge il suo zenit professionale: diviene rettore dell’alta scuola di cucina Alma a Colorno e apre un ristorante accanto alla Scala di Milano. Restituisce le stelle Michelin per dare un esempio ai giovani. E raffina il suo estro.
Gualtiero Marchesi con lo staff dell'«Albereta» di Erbusco (Getty Images)
Nel 1977 il grande chef pubblica in un volume la summa delle sue idee sulla cucina italiana, ma non solo. Iniziano a piovere premi e dopo Milano apre pure a Londra. Ma sotto la Madonnina l’aria sta cambiando e allora si sposta in Franciacorta: nasce l’Albereta.
È nell’albergo-ristorante di famiglia che il più grande chef italiano ha mosso i primi passi in cucina dopo l’apprendistato in Svizzera. Oltre ai bottegai della zona, iniziano a prenotare tavoli big della finanza, della politica e dell’arte. Il pollo alla Kiev il primo successo.