La Direzione investigativa antimafia contesta la messa ai domiciliari di circa 500 boss causa pandemia «Un errore disastroso». Inoltre, il collasso economico ha spalancato la porta alle infiltrazioni delle cosche.
Dei 6.000 che hanno messo a soqquadro le carceri a marzo, solo un centinaio rischia la sorveglianza speciale. I procedimenti disciplinari a carico degli agenti, invece, proseguono. E il decreto Bonafede per riportare dentro i boss finisce alla Consulta.