abusi sessuali

Ancora rapine e abusi Criminali a raffica tra gli ospiti «buoni» di don Biancalani
don Massimo Biancalani (Imagoeconomica)
Altri due clandestini arrestati a Vicofaro, uno ha palpeggiato una giovane. Negli ultimi mesi c’è una escalation di violenze.
Razzismo e abusi sessuali: scandalo a Davos
Klaus Schwab (Getty Images)
Una inchiesta del «Wall Street Journal» mette sotto accusa il World Economic Forum e il suo fondatore, Klaus Schwab, che ora prepara le valigie: molestie alle dipendenti e insulti a chi si ribellava. Le possibilità di carriera? Solo ai belli e magri.
Bergoglio fa processare il gesuita accusato di 30 anni di abusi sessuali
Papa Francesco (in foto piccola Marko Ivan Rupnik) Ansa
Padre Rupnik è indicato da svariati testimoni come il responsabile di decenni di molestie e vessazioni e ha fatto ricorso contro l’ordine, che l’aveva espulso. L’intervento papale lo porterà a giudizio in Vaticano.
Gli abusi sono figli del «vietato vietare»
iStock
Nel 1974 su «Liberation» il fior fiore della sinistra chiede di abbassare l’età del consenso. È così che si è creato il clima che legittima le violenze sui bambini: una piaga denunciata dal film «Sound of freedom», che nonostante i boicottaggi sta riempendo le sale.
Forteto, Pro Vita & Famiglia: «Noi tra i primi a denunciare. Certa politica faccia ammenda»
Ansa

«Giustizia è fatta. E ora la politica dem, che sul Forteto non si mai è unita al coro di denunce, faccia ammenda. Solo nel 2017, il Pd fiorentino aveva previsto uno stand della cooperativa alla Festa dell'Unità quando il fondatore Rodolfo Fiesoli era stato già condannato in appello a 15 anni e 10 mesi per abusi sessuali. Scelte scellerate che gridano vendetta e che oggi richiedono un mea culpa e delle scuse» hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita & Famiglia, dopo la conferma da parte della Cassazione della condanna del fondatore della comunità Forteto, Fiesoli, a 14 anni e 10 mesi di carcere per maltrattamenti e violenza sessuale anche su minori. «I nostri lettori più affezionati conoscono la brutta storia del Forteto, comunità di abusi e di orrori da sempre denunciata dalla nostra associazione. Pro Vita, appena nata, aveva lanciato una delle sue prime petizioni, poi presentata alle autorità competenti, per chiedere chiarezza sulla vicenda e per preservare i minori da ulteriori abusi e far tornare i bambini alle famiglie» hanno continuato Brandi e Coghe. "Quello che sconvolge è che, in attesa della sentenza definitiva, una parte della politica abbia scelto la strada del silenzio come nel caso di Bibbiano» hanno concluso Brandi e Coghe.

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