2022-12-01
La Svizzera punisce le auto elettriche
Auto elettriche in ricarica sullo Chasseral nel bernese (IStock)
Dopo averle incentivate, il governo confederale vuole limitarne l’uso a spesa e lavoro Il motivo? Consumano troppa energia, quindi in tempi di crisi diventano un problema.La Svizzera vieta le auto elettriche. Sembra una barzelletta e invece è quello che sta studiando il governo federale insieme a un pacchetto di altre misure per far fronte alla crisi energetica, come la riduzione della velocità in autostrada a 100 chilometri l’ora o l’abbassamento delle temperatura in casa a 18 gradi in caso di emergenza approvvigionamenti. Ma la misura più eclatante sarebbe appunto ridurre l’utilizzo delle vetture ricaricabili solo per fare la spesa, andare al lavoro o dal dottore. Gli elvetici, non facendo parte dell’Unione europea, si muovono da sempre in maniera autonoma e spesso controcorrente rispetto a ciò che avviene nel resto del continente. Ma una misura di questo tipo rischia di essere clamorosa, dopo anni di «prediche elettriche» ai quali nemmeno i Cantoni si sono sottratti, vista la propaganda e gli incentivi all’elettrico da parte del governo confederale.Regolamento ovviamente solo europeo, che come approccio parrebbe più cinese in realtà. Non ha nessun senso infatti obbligare l’industria a una sola tecnologia, annullando in un sol colpo storie di ricerca e investimenti per aumentare l’efficienza dei motori che oggi inquinano infinitamente meno rispetto a 30 anni fa. Se si prende per buono l’approccio europeo, che vuole divenire una oasi ecologica di vecchi che si muovono in auto a emissioni zero, si sarebbe potuto decidere l’obiettivo di riduzione verso cui tendere, lasciando all’industria la scelta su quale tecnologia utilizzare, invece di distruggere filiere industriali storiche con conseguente perdita di lavoro e di ricchezza per molti Paesi , in primis per l’Italia. Ma l’ideologia guida ormai le scelte; un documento della Commissione europea ha evidenziato durante i lockdown del 2020 una riduzione del 30% del biossido di azoto, un aumento della concentrazione dell’ozono ed effetti marginali sulle polveri sottili, dimostrando che la chimica dell’atmosfera è molto più complessa di quanto spesso si racconta.L’area B a Milano ad esempio non ha nessun senso da un punto di vista ambientale, visto che il bacino padano non può essere influenzato da provvedimenti singoli limitati a un’area cosi limitata; le alternative sono quindi bloccare tutto con conseguenze sull’economia che porterebbero a minori risorse pubbliche e private e quindi riduzione di accesso alle prestazioni sanitarie o un approccio sostenibile, visto che questo concetto oggi inflazionato e usato a sproposito in ogni contesto era nato come un mix di obiettivi ambientali economici e sociali. Ma oggi c’ è un solo nemico, la CO2. Vancity, una banca canadese ha fiutato il business e ha lanciato la prima carta di credito che collega gli acquisti alle emissioni di carbonio, consentendo così ai clienti di confrontare la loro impronta di carbonio con le medie nazionali, collegando spese ad alta impronta a un budget personale: chi lo supera dovrà acquistare unità aggiuntive di carbonio da chi è stato virtuoso e non ha consumato i propri crediti. Il meccanismo è lo stesso che era stato pensato a Kyoto nel 1997 per i paesi , e oggi si replica, visto il fallimento degli accordi tra paesi , sui singoli cittadini. L’occidente etico, green e inclusivo è convinto di riuscire a modificare i comportamenti del mondo intero; i mondiali del Qatar hanno una impronta di carbonio enorme, visto che gli stadi all’aperto sono condizionati, ma se ne parla poco, anche ai mondiali la fascia arcobaleno ha avuto la meglio sui cambiamenti climatici.L’annuncio della Svizzera (l’entrata in vigore del regolamento potrebbe arrivare il 12 dicembre) rischia di creare una esplosione nucleare sulla narrazione dominante, per cui è probabile che alla fine resterà solo un annuncio, ma se così non fosse, i cittadini europei, dopo anni di dogmi e certezze della scienza rivelatesi poi non così certe, saranno più attenti a accettare come comandamenti sacri ciò che gli viene raccontato.