2024-10-21
Susanna Messaggio: «Non ho mai posato senza veli. Sono la mammina di tutti»
Susanna Messaggio (Getty Images)
L’ex showgirl, ora educatrice: «Berlusconi era dolce e gentile, troppe stupidaggini su di lui. La tv? Una fiction, la mia vita reale si svolgeva tra l’università e il Policlinico».Da buona milanese, Susanna Messaggio confessa: «Non ho nemmeno il tempo per respirare». Tuttavia trattasi di reazione d’impeto, giacché è vero che stimoli e tempi del lavoro sono sempre lì che urgono, ma si rasserena subito ricomponendo il mosaico dei ricordi e i tasselli in movimento richiesti dal presente. Enzo Tortora, a Portobello, la battezzò «goccia di luna». Poi, la sua carriera si sviluppò nella tivù berlusconiana e agli italiani, donne e uomini, rimasero impressi la sua silhouette ma anche la sorridente austerità. Non ha mai ceduto a numerose richieste di ritratti senza veli. Ha trasformato le vicende della sua vita privata in occasioni per essere vicina a madri e bambini. Oggi è titolare di un’agenzia di comunicazione a Milano, si occupa di benessere, salute e infanzia, ha incarichi all’università e non dimentica la tivù.Qual è la genesi della sua carriera in televisione? «La televisione mi è capitata perché sono stata fortunata. Ho incontrato il mago Zurlì che mi ha visto in classe con l’insegnante e disse: “Questa ragazzina ha una faccia televisiva e voglio che presenti, con mio figlio, una trasmissione dedicata ai bambini”. Da lì è partita la mia vita. Il programma era una sorta di enciclopedia con i bambini». Mago Zurlì, Cino Tortorella...«Sì, faceva la regia ad Antenna tre. Avevo 16 anni, ero a scuola, andò a parlare con i miei genitori per fargli capire». Ad Antenna tre partecipò anche alla Bustarella, con le ombre cinesi. «Ettore Andenna girava in bicicletta e succedevano queste cose con La bustarella». La ritroviamo nel Centralone di Portobello. «In ascensore ho incontrato Anna Tortora, la sorella di Enzo Tortora, e lì hanno preso in Rai questa ragazza, «goccia di luna», perché avevo il viso rotondo ed ero bella e giovane. Fu Tortora a chiamarmi così, “un viso illuminato come la luna” disse, e da lì mi ha fatto fare Portobello». Come ricorda Tortora?«Una persona molto gentile, quegli uomini che bisognerebbe poter riprodurre, proprio perché era educato come gli uomini di una volta, che ti aprivano la porta, ti offrivano il caffè, in tutto era molto signore». E Renée Longarini?«Una bella signora elegante, scendeva le scale. Lucio Presta, il marito di Paola Perego, la andava a prendere con un altro ballerino e lei dava un abbraccio a noi ragazzine e ci diceva cosa fare». Come reagì quando Tortora fu coinvolto in quell’assurdo procedimento giudiziario?«Ogni tanto la gente sbaglia, perché hanno invidie e succede sia nella vita reale sia nella televisione. A volte succedono cose surreali soprattutto quando la gente è buona e onesta, quindi è un assurdo». C’era ancora quando Tortora, di cui si dimostrò l’innocenza, tornò in tv con Portobello, esordendo con un «dove eravamo rimasti»?«C’ero ancora, e poi anche in un’altra trasmissione, sempre in Rai, dove facevamo le turiste, guardavamo dei video, dovevamo commentarli». E poi?«Poi ho incontrato Claudio Cecchetto, che mi ha sentito parlare in inglese su Rai 2 e voleva fare recensioni di dischi stranieri. Mi chiamò per Popcorn, su Canale 5. Quindi sono andata in Mediaset, dove ho incontrato Vianello e la Mondaini nel corridoio, poi Corrado e Mike Bongiorno. Bongiorno disse: “Voglio quella ragazza lì, che va bene”. Da lì sono partita con il mio grande angelo, Mike, e ho fatto Bis, Superflash, Pentatlon, Telemike. Poi molte altre belle trasmissioni di un tempo, come il Festivalbar, si andava in giro per tre mesi in un camion e si girava con tutti i vestiti. Mi presentavano tutti i cantanti, poi li ho rivisti tutti, anche dietro le quinte di Sanremo, perché adesso ci vado da giornalista». Fu complicato il rapporto con Mike?«No, tutti avevano paura, è così quando sei giovane e vedi questi personaggi super conosciuti, ma con me era un papà e si confidava con me. Io facevo psicologia e mi faceva fare da psicologa anche ai suoi figli, che adesso sono degli uomini». La notorietà le ha cambiato la vita? «Non è cambiata mai, proprio perché io avevo la vita reale e la vita fiction. La vita fiction era la televisione, dove andavamo il pomeriggio, e quella reale la mattina, in ospedale e in università, in Statale, dove ho guadagnato le mie cattedre. Il pomeriggio registravo anche oltre 10 puntate con Mike Bongiorno e, mentre la gente pensava fossi in video, io ero all’università, studiavo o stavo in Guardia Seconda al Policlinico». Perché al Policlinico? «Perché avevo avuto l’incidente della perdita della mia prima figlia e cercavo di trovare anche lì l’aiuto da dare alle donne come me che avevano subito questo danno. Ma sono stata la donna più fortunata del mondo perché ho avuto la mia seconda figlia, Martina, che ora è una dottoressa in digital marketing tra Milano e Londra, e poi Jacopo, 19 anni, nato dall’ultima storia della mia vita, dopo la separazione, che studia all’università. Entrambi sono perfettamente bilingui». Alice, un angelo.«Alice è tornata nel Paese delle meraviglie. Io porto i miei studenti d’arte al Monumentale, che è il cimitero più bello che esista al mondo fra tutti quelli che ho visto, non solo perché ci sono i miei angeli, ma anche perché ci sono opere d’arte ed energie che si sentono». Silvio Berlusconi l’ha conosciuto?«Molto bene».Che ricordo porta di lui?«Simpaticissimo, dolcissimo proprio, perché era gentile, anche lui aveva gente invidiosa ed è per questo che suonava, raccontava barzellette, ci faceva ridere, faceva battute, doveva essere preso così, per quello che era realmente, e non per quelle stupidaggini che dicevano di lui...».Ha seguito i funerali?«Ho seguito tutto. Ho conosciuto Pier Silvio e Marina, quando erano piccoli. La vita è così, si è di qua e di là, bisogna stare da tutte e due le parti e capire che attraverso l’amore ci trasformiamo in nuova energia, come diceva anche Sandra Mondaini a Raimondo Vianello: “Quando vado di là, faccio di tutto per farmi riconoscere e farmi sentire da te”. Tre giorni dopo che era mancata, sono andata in ospedale e ho trovato tanti bambini tutti con il suo nasino, quello di Sbirulino, e io, d’istinto, ho pensato: “È una forma per”...». Crede dunque nella possibilità di rincontrarci nell’Aldilà?«Sì, la cosa che mi piace di più è il pensiero di rincontrare i miei genitori, Mike, Mondaini e Vianello ma anche letterati e artisti che visito al Monumentale con il mio cane, Douglas, e i miei studenti. Bisogna vivere molto bene il presente, ricordare le cose passate che sono da aggiustare e cercare di trovare un futuro migliore».Si è laureata in lingue con una tesi su Heinrich Böll. Oggi riesce a ricavare tempo per la lettura? «Tutti i giorni, mi addormento solo così. Mi alzo presto la mattina e dopocena mi metto tranquilla e leggo. Poi ho un giornale mio, Messaggio di benessere, rivista di epigenetica, che farò anche cartacea e si occupa di sana alimentazione, movimento e buoni rapporti con tutti, perché bisogna imparare ad ascoltare il proprio corpo. Mi chiamo Messaggio di nome e di fatto».Nel 1996 ha ottenuto la seconda laurea, in psicopedagogia.«Sì, quando mi stavo mettendo a posto per il mio casino personale, mi sono sempre piaciuti i bambini piccoli da vedere, capire, rendere felici. Sono mammina dentro, e di tutti, aiuto le persone anziane vicino a casa mia che fanno fatica a far la spesa».Fece la trasmissione Pianeta bimbo, su Rete 4, dal 1996 al 1997. «La facevo sempre la mattina, intervistavo i medici, i pediatri; li intervisto ancora oggi e a breve sarà inaugurata una nuova clinica, M2 Quality Clinic, proprio dove c’erano studi e uffici di Canale 5 a Milano 2, con bravi professionisti. Io farò l’ufficio stampa, i medici hanno detto: “Vogliamo la Messaggio”. Lo faccio con piacere anche perché vedere quegli uffici e studi diventare una clinica dove star meglio e cercare benessere e salute, sembra il mio regalo di Natale come mi fosse stato fatto da Silvio Berlusconi, come se Silvio fosse tornato in altra forma...». Gli italiani la ricordano non solo per i programmi per l’infanzia e gli amici animali, ma anche per le sue forme.«Mi chiamavano “the body”, perché avevo un bel fisico. Ho sempre fatto ginnastica salutare, facevo sfilate, ma sempre molto tranquilla, mai fatto nulla da nuda. Ho fatto la pubblicità di Roberta, uno di quei culetti era il mio, e poi reggiseni perché a livello naturale ho un buon seno e un punto vita giusto, anche per jeans ad esempio. Ancora adesso faccio sfilate, anche se non ho più vent’anni (ride, ndr), ma dicono che le misure sono ancora uguali». Su Playboy non c’è mai andata. «No, me l’ho hanno chiesto mille volte, cercando di anche di dirmi che mi strapagavano ma non m’interessa, ma non solo per pudicizia, è anche una sensazione personale, una persona non deve avere un disagio di qualcosa...».Le mamme di oggi leggono ancora le favole e insegnano le preghiere ai propri figli piccoli prima che si addormentino?«La vita sta cambiando, adesso anche con l’Intelligenza artificiale, non si capisce bene come andrà a finire, soprattutto pensando ai bambini. Oggi le mamme spesso ricorrono a baby sitter; un tempo era d’obbligo che tutta la famiglia si riunisse per pranzo o per cena, ora questo non esiste più. Un tempo c’era la mamma e basta».
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