2023-05-26
Su Sky arriva «A good person»
True
Morgan Freeman e Florence Pugh in «A good person» (Sky Cinema)
Il film con protagonisti Morgan Freeman e Florence Pugh in onda su Sky Cinema Uno alle 21.15 del 30 maggio, è ben lungi dalla perfezione. Eppure, in sé, ha qualcosa che vale la visione e redime gli sbagli. Un film capace di fornire un quadro vivido dell’America contemporanea, della sua dipendenza dalle droghe legali: la piaga degli oppioidi, la sofferenza e il dolore e l’estraneità che si porta appresso.A Good Person non è un film perfetto. Si potrebbe fin affermare che abbia delle lacune, qualche peccato di ingenuità, personaggi di troppo costruiti su stereotipi. Sarebbe tutto vero e legittimo. Eppure, il carico di critiche, per quanto nutrito e realistico, non basterebbe a sconsigliare una visione. A Good Person non è un film perfetto, affatto. Ma è un film capace di fornire un quadro vivido dell’America contemporanea, della sua dipendenza dalle droghe legali: la piaga degli oppioidi, la sofferenza e il dolore e l’estraneità che si porta appresso. A Good Person è la storia di uno «sliding doors», un momento destinato suo malgrado a trasformare profondamente e irrimediabilmente la vita dei protagonisti. È un attimo, uno schianto. La cognata e il marito di Allison, straordinaria (ancora una volta) Florence Pugh, perdono la vita in un incidente brutale. Allison no, gli sopravvive. Sopravvive al rumore, alle lamiere, a una macchina ridotta a macerie. Sopravvive alla cognata e all’amore di lei. Non sopravvive, però, alla dittatura del dolore, di una mente compromessa dal ricordo dell’incidente. Allison, la ragazza brillante che avrebbe dovuto sposare Nathan, suo compagno di sempre, si scopre a rinunciare all’amore per tornare a casa con la madre, senza più un lavoro né prospettive future. È sola, distrutta, annebbiata da una dipendenza da antidolorifici. Non ha orizzonti ad attenderla. Solo, un incontro per persone affette da dipendenze.Allison vi si reca senza grandi speranze. Ma lì, nel gruppetto di individui in cerca di conforto e confronto, si annida il secondo sliding doors della pellicola. Allison, fra quegli individui, troverà Daniel, un Morgan Freeman capace di dare esattamente quel che il ruolo gli richiede. Daniel, padre assente del Nathan che Allison avrebbe dovuto sposare, è un uomo distrutto dal dolore, dalla perdita della figlia e dalle difficoltà della nipotina, Ryan. Di primo acchito, non sembrerebbe in grado di dare niente al mondo circostante, alle persone di cui è fatto. Invece, sul terreno comune di dolore e lutto, si instaurerà l’alchimia fra i protagonisti, una relazione empatica e simpatica, capace di restituire sprint a un film altrimenti fiacco.A Good Person, su Sky Cinema Uno alle 21.15 del 30 maggio, è ben lungi dalla perfezione. Eppure, in sé, ha qualcosa che vale la visione e redime gli sbagli. Qualcosa che induce a perdonare l’antipatia di Ryan, adolescente-cliché, le sue battute macchiettistiche, la natura fin troppo prevedibile di Allison. Se sia Florence Pugh, da sola, se sia la sua relazione con Morgan Freeman, l’aderenza al vero del film o un disposto combinato delle tre cose, è difficile a dirsi. Ma quale che sia la ragione, vale a garantire alla pellicola una sua piacevolezza.
Jose Mourinho (Getty Images)