2023-08-20
Arriva la stangata anche in piscina: dopo l’estate corsi rincarati del 22%
L’Agenzia delle entrate: i centri comunali saranno soggetti all’aliquota Iva maggiore.La replica di Milanosport: «L'Agenzia delle Entrate non ha chiesto né notificato la cifra indicata, né nessun’altra cifra. Pertanto risulta errato parlare di evasione o di debito da parte di Milanosport».Dai trasporti pubblici all’Area C, dagli affitti alle attività sportive, Milano galoppa a suon di rincari. I cittadini del capoluogo lombardo, infatti, a partire da settembre dovranno fare i conti con aumenti su tutti i fronti, l’ultimo annunciato a Ferragosto come un fulmine a ciel sereno. Milanosport, «società del Comune di Milano che offre la più ampia gamma di servizi sportivi ai cittadini, sempre vicina con i suoi 27 impianti e a prezzi accessibili», almeno così si legge sul sito internet, ha annunciato attraverso un post di 12 righe comparso sulla propria pagina Facebook il 15 agosto, che «il costo dei corsi annuali e pentamestrali che inizieranno a partire dal 25 settembre 2023 aumenterà del 22%». La causa di questa maggiorazione, che scatterà per le nuove iscrizioni da lunedì 21 agosto, risiede nella richiesta dell’Agenzia delle entrate di applicare l’aliquota Iva al 22% su tutte quelle discipline sportive, dal nuoto alla palestra, dal tennis al padel, ritenute non più «attività a scopo sociale» e quindi fino a questo momento esentate dall’imposta, ma «commerciali». Tutto ciò rientra nell’ambito di un debito, pari a circa 10 milioni di euro, relativo proprio alla mancata applicazione dell’aliquota dell’Iva al 22%, che Milanosport ha sviluppato con il fisco dal 2017.Come spesso accade, a rimetterci sono le tasche dei cittadini. Rosanna Volpe, presidente del consiglio d’amministrazione della società che gestisce gli impianti e i corsi sportivi del Comune, ha subito chiarito che per quest’anno l’aumento per il cittadino sarà «solo» del 12% e non del 22%, rimandando di fatto al prossimo anno il maxi rincaro per chi aveva già sottoscritto l’abbonamento prima della comunicazione dell’Agenzia delle entrate: «Abbiamo adottato questa strategia per cercare di ridurre al minimo l’impatto su tutti gli utenti» ha spiegato Volpe ai microfoni di Tgr Lombardia. Nel frattempo, la società partecipata dal Comune amministrato da Giuseppe Sala, che dovrà inoltre definire con l’Agenzia delle entrate il calcolo dell’Iva da corrispondere per il periodo compreso tra gennaio e agosto di quest’anno, ha dovuto momentaneamente sospendere la vendita dei corsi per poter adeguare i sistemi gestionali e il software della biglietteria. «Purtroppo le tempistiche non sono dalla nostra parte» - ha detto Volpe - «la replica dell’Agenzia delle entrate è arrivata il 10 agosto, a poche ore dal Ferragosto, con gli uffici chiusi e il personale in ferie». Come a dire che nemmeno a Milanosport si aspettavano una comunicazione simile in pieno agosto. «Per rendere meno gravoso il maggior costo, per coloro che si iscriveranno dalla riapertura delle vendite» si legge sul post Facebook pubblicato da Milanosport - «la Società riproporrà la tariffa promozionale già applicata nel mese di giugno scorso, con uno sconto del 10%». Per molte famiglie sarà comunque complicato, se non impossibile, sostenere il costo delle attività sportive dei propri figli. E infatti non sono mancate le reazioni e le lamentele degli utenti: «È una vergogna», si legge tra i commenti, «che tempismo, alle 15:30 di Ferragosto», e poi «non stiamo parlando di palestre private dotate di sauna e spa, ma di palestre e piscine di proprietà del Comune, spesso poco pulite e con il phon a pagamento. Lo sport non è un diritto, ma la salute, che richiede lo svolgimento di un’attività fisica, sì».Molti cittadini si sono trovati spiazzati, se non altro da una comunicazione non chiarissima. In molti si sono chiesti se il rincaro coinvolgerà anche il nuoto libero. Dalla direzione fanno sapere di no, ma va ricordato, però, come già lo scorso febbraio la società aveva applicato un aumento del 13% per quel che riguarda le tariffe del nuoto libero e centri sportivi. In quella circostanza il rincaro fu motivato dalla «rivalutazione dei prezzi in base agli indici Istat e necessari per continuare a garantire lo standard qualitativo dei servizi offerti, fortemente penalizzati dall’aumento dei costi dell’energia». Indici Istat che già a maggio, secondo una classifica elaborata dall’Unione nazionale consumatori, avevano posizionato Milano in testa alle città italiane che hanno subito i maggiori rincari nei primi mesi del 2023 a causa dell’inflazione. Rincari che non si fermano allo sport: dal 30 ottobre 2023, come noto, la tariffa d’ingresso in Area C aumenterà da 5 a 7,50 euro; mentre a fine agosto si deciderà sull’aumento dei biglietti Atm da 2,20 a 2,30 euro che, eventualmente, entrerà in vigore dal 2024. Ma questo, almeno, lo si sapeva da un po’.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/stangata-in-piscina-2664132667.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="la-replica-di-milanosport" data-post-id="2664132667" data-published-at="1692542247" data-use-pagination="False"> La replica di Milanosport Con riferimento all’articolo apparso il 18 agosto scorso, “Arriva la stangata anche in piscina: dopo l’estate corsi rincarati del 22%” di Salvatore Drago, precisiamo che l’Agenzia delle Entrate non ha chiesto né notificato la cifra indicata, né nessun’altra cifra, a Milanosport S.p.A.. Pertanto risulta errato parlare di evasione o di debito da parte di Milanosport S.p.A.. Ribadiamo che l’Agenzia delle Entrate, rettificando un precedente parere del 2000 in cui riconosceva il regime di esenzione, ha comunicato un mutato orientamento rispetto all’applicazione dell’IVA. In particolare, nella risposta all’istanza di interpello presentata a maggio scorso da Milanosport S.p.A. non vi è alcuna quantificazione di un ipotetico debito pregresso che la Società sarebbe tenuta a versare all’Amministrazione finanziaria. Sotto un profilo sia fattuale che giuridico l’informazione riportata non è conforme ai fatti.Ufficio stampa di Milanosport
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