2023-09-03
        «C’è timore per la libertà di parola»
    
 
        Andrea Giambruno (Imagoeconomica)
    
Il presidente di Tecnè Carlo Buttaroni: «Il 95% degli intervistati è d’accordo con il compagno di Giorgia Meloni. Preoccupante la percezione che in Italia non si possa dire tutto».Le polemiche montate, in queste ultime settimane, intorno alle frasi di Andrea Giambruno e alle tesi del libro del generale Vannacci non sembrano corrispondere all’opinione degli italiani. È quanto emerge dal sondaggio realizzato da Tecnè per La Verità. Il giornalista di Mediaset, per aver detto che è meglio non perdere il controllo per evitare il rischio di essere vittima di violenza, è stato accusato di «colpevolizzazione secondaria». Eppure, il 95% degli intervistati la pensa esattamente come Giambruno e alla domanda: «Se avesse una figlia adolescente le consiglierebbe di non ubriacarsi o drogarsi fino a perdere il controllo per evitare il rischio di essere vittima di violenza?» la grandissima maggioranza ha risposto «Sì». È interessante notare che nei giovanissimi la percentuale scende (si fa per dire) all’85% mentre si conferma al 95% nelle famiglie dove è presente una ragazza adolescente. Ma c’è di più: il 95% consiglierebbe a una ragazza di non dare confidenza a persone che non si conoscono bene e il 67% di non vestirsi in modo eccessivamente vistoso e provocante, percentuale che al schizza al 74% tra le famiglie dove è presente un’adolescente. Siamo retrogradi o è una forma di protezione? Si direbbe che sia proprio la seconda opzione a guidare le opinioni degli intervistati. Per due italiani su tre, infatti, non c’è sufficiente percezione dei pericoli da parte dei giovani e questo alimenta il senso di protezione nei confronti dei figli. Alla fine, è d’accordo con la tesi di Giambruno il 71% degli italiani (il 76% tra le famiglie di una ragazza adolescente). Le parole del giornalista di Mediaset sono state ascoltate direttamente dal 65% degli intervistati e la maggioranza ritiene infondate le accuse rivolte al conduttore. Tra le famiglie di ragazze adolescenti solo il 36% ritiene inadeguate le parole usate. Insomma, è stata una tempesta in un bicchier d’acqua, ma anche la dimostrazione esplicita di quanto una parte dell’informazione e una parte della politica siano lontane dal senso comune degli italiani. Naturalmente, i toni e i modi del conduttore possono piacere o meno ma le accuse rivolte ad Andrea Giambruno sembrano decisamente fuori fuoco rispetto a ciò che pensano le persone.Più divisiva la vicenda che riguarda il generale Vannacci e le polemiche intorno al suo libro. Ha seguito la storia il 57% degli intervistati e il 40% ritiene che le opinioni del generale violino la Costituzione mentre il 47% ritiene che non ci sia nulla contrario ai principi della nostra Carta fondamentale. Leggermente più alta (al 42%) la percentuale di quanti pensano che le tesi di Vannacci incitino l’odio, rispetto al 44% che non riscontra alcuna spinta in quella direzione. Bisogna precisare, però, che ben pochi hanno letto il libro. I numeri informali parlano di decine di migliaia di libri venduti. Tanti, ma ben poca cosa rispetto ai milioni di italiani. I giudizi che abbiamo rilevato si sono formati, quindi, prevalentemente sul sentito dire e su opinioni espresse da commentatori e opinionisti. Questo spinge molti a prendere una posizione di parte anziché di merito e a orientarsi su posizioni socialmente accettabili rispetto alla propria cultura di riferimento.Un dato, su tutti, è preoccupante: il 52% degli intervistati ritiene che le polemiche che sono nate siano indice di un problema di libertà di espressione nel nostro Paese. Questo si che è un dato su cui riflettere.
        Leonardo Apache La Russa (Ansa)
    
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).
        Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)