2020-10-12
Sbarchi continui, però il Viminale dice che il problema sono i ristoranti
Lampedusa di nuovo presa d'assalto, eppure Luciana Lamorgese se la prende con i tavolini ravvicinati a Milano e annuncia maggiori controlli sui locali. Invece porte aperte ai migranti e via libera alle attività delle Ong. Luciana Lamorgese è convinta che servano controlli più severi. Ma non sui migranti: sugli italiani. Soltanto a Lampedusa, sabato sono arrivati nel giro di poche ore 15 barchini con a bordo 433 extracomunitari, la maggior parte dei quali tunisini. Una di queste imbarcazioni è riuscita ad arrivare fino al molo Madonnina. Ieri altra infornata: 11 barchini con 219 persone a bordo. Di nuovo tunisini, provenienti da quello Stato a cui abbiamo dato (anzi, ha dato la Lamorgese) 11 milioni di euro per fermare le partenze. In totale fanno 652 stranieri approdati nell'isola. Altri arrivi si sono registrati a Roccella Jonica in Calabria e a Sant'Antioco, Pula e Cagliari in Sardegna.Per il signor ministro, tuttavia, il problema non si pone. I dati sui migranti, ha detto a Radio 24, non sono preoccupanti. Dunque, su chi bisogna rivolgere l'attenzione? Sui cittadini e sugli esercenti, va senza dirlo. «È il momento della responsabilità di tutti», ha spiegato la Lamorgese. «Non può esserci un appartenente alle forze polizia dietro ognuno di noi. Anche da parte degli esercenti ci vuole senso di responsabilità. Questa è una battaglia che dobbiamo vincere tutti insieme».Un barcone sulla riva non suscita inquietudine, i clienti al ristorante ovviamente sì. Il ministro pare sia rimasto particolarmente sconvolto da un giro per Milano: «Guardavo nei bar all'aperto e i tavolini erano molto ravvicinati: anche questo sarà oggetto non solo di controlli delle forze di polizia ma anche di attenzione degli esercenti». Evviva: più controlli per colpire gli irresponsabili. Ma non basta: gli italiani birichini devono imparare anche a sorvegliarsi da soli. «Nei mesi trascorsi le forze polizia hanno dimostrato grande capacità di controllo, con professionalità ma anche umanità. Ma non può esserci un poliziotto dietro ognuno di noi: siamo noi che dobbiamo essere responsabili e sicuramente con l'aiuto di tutti, esercenti e baristi, penso ad esempio al distanziamento anche tra i tavolini». Capito? Il problema non è il poliziotto in sé ma il poliziotto in te.Quanto ai migranti, vengano pure. Con i nuovi decreti, infatti, sarà molto più semplice entrare in Italia in tutta sicurezza. La Lamorgese, parlando con Avvenire, ci tiene a specificare che le Ong non saranno affatto criminalizzate. «Il provvedimento di divieto o di limitazione del transito e della sosta per le navi nel mare territoriale, per ragioni di ordine e sicurezza pubblica o di violazione delle norme sul traffico dei migranti, non si applica alle operazioni comunicate ai competenti centri di coordinamento e allo Stato di bandiera ed effettuate nel rispetto delle prescrizioni impartite dagli organi interessati». Come a dire: sì, le multe sono previste, ma figurati se le diamo davvero. Quindi i taxisti del mare stiano pure sereni.La priorità è garantire la «dignità delle persone che vengono accolte e la sicurezza delle comunità che accolgono», poi se muore un ragazzino di 15 anni su una nave quarantena pazienza, càpita. Dopo tutto i giallorossi sono i buoni no? E visto che sono così aperti, i nuovi «decreti invasione» sono solo l'inizio. L'inquilina del Viminale ha in mente alcune iniziative strabilianti: «Il mio obiettivo è arrivare, appena sarà possibile, a una ripresa dei flussi regolari, anche perché questo è il modo più efficace per sottrarre tanti migranti allo sfruttamento dei trafficanti di esseri umani», spiega. Giusto: dentro tutti quanti con il bollino statale. In più, il ministro ha ideato «un sistema di accoglienza e integrazione (Sai) capillare, diffuso in piccoli centri presenti in tutte le regioni, in cui gli immigrati hanno un nome, i documenti, un domicilio certo e magari anche la possibilità di essere impiegati regolarmente o di essere reclutati per lavori socialmente utili». Così l'esercito industriale di riserva sarà pronto all'uso, i richiedenti asilo potranno lavorare e tutti saranno felici. Con i salari livellati magari, ma felici e accoglienti.Infine, l'ultimo tassello: una fantastica legge sulla cittadinanza facile. La Lamorgese la auspica, pensa che sarebbe «un tema strategico per il Paese». Riepilogando: niente stop agli sbarchi, niente pugno duro con le Ong, canali regolari per gli ingressi, possibilità di lavoro per i migranti, cittadinanza facile. Poi, tra un abbraccio ai migranti e l'altro, qualche bel controllino sui ristoratori. Perché va bene esser buoni, ma mica si può esserlo con tutti...
Manifestazione a Roma di Ultima Generazione (Ansa)