2019-08-01
Sbarcano i 116 della Gregoretti. Se li accollano la Cei e 5 Paesi Ue
Si sblocca il caso del pattugliatore italiano ormeggiato ad Augusta. A bordo 29 profughi con problemi sanitari. Legambiente denuncia Matteo Salvini. Stop alla nave di una Ong tedesca decisa ad attraccare in Italia con 40 persone.Cinque Paesi europei e strutture della Cei accoglieranno i 116 immigrati sbarcati dalla nave Gregoretti ieri pomeriggio. «Problema risolto» annuncia direttamente su Facebook il ministro dell'interno Matteo Salvini appena avuta la certezza che «i migranti non saranno a carico dei cittadini italiani che hanno già i loro problemi». Il tutto con l'ok di Bruxelles quindi, «autorizzazione allo sbarco». Subito dopo ha parlato anche il presidente francesce, Emmanuel Macron che ne accoglierà 30: «Una soluzione europea è stata trovata per le donne e per gli uomini bloccati sulla nave Gregoretti. Sbarcano in Italia, poi verranno accolti in 6 Paesi tra cui la Francia. Il nostro Paese è fedele ai suoi principi: responsabilità, solidarietà e cooperazione europea». Si sblocca dunque il caso della nave della Guardia costiera italiana ormeggiata al Pontile Nato della Marina nella rada di Augusta, in provincia di Siracusa, da venerdì scorso dopo aver salvato i 132 naufraghi (16 minorenni erano già scesi martedì) su segnalazione di un peschereccio tunisino. I migranti andranno in Germania, Portogallo, Francia, Lussemburgo e Irlanda mentre una cinquantina «resterà sul territorio italiano» perché verranno accolti dalle strutture della Cei, quindi della Chiesa cattolica, che finanzia questo servizio non con convenzioni governative, tipo Sprar, ma con i fondi legati dell'8xMille e delle elemosine, come previsto dallo statuto dell'organizzazione dei vescovi italiani. I migranti saranno accolti presso la struttura Mondo migliore di Rocca di Papa, vicino Roma, dove furono destinati anche quelli che sbarcarono dalla nave Diciotti e che sparirono qualche giorno dopo. Intanto, la Procura di Siracusa aveva aperto un fascicolo contro ignoti e sentito il comandante: sotto osservazione ci sono le posizioni dei 16 minorenni già fatti sbarcare su disposizione del ministro, mentre dopo il monitoraggio degli infettivologi il procuratore capo, Fabio Scavone, aveva fatto sapere che a bordo del pattugliatore c'erano 29 migranti con problemi di natura sanitaria, di cui 2 «di estrema gravità». In particolare un caso di tubercolosi, uno di cellulite infettiva, 20 di scabbia e qualche altro caso con diverse patologie. I minori, sottoposti a controllo medico, sono stati già accompagnati nei centri di accoglienza.«Quello che sto facendo, lo sto facendo per il bene nostro, ma soprattutto vostro. Quindi, grazie. Vediamo se giornali e telegiornali parleranno della soluzione di questo problema» ha scritto Salvini rivolgendosi alla Gregoretti e sottintendendo il caso per il breve giro del figlio su una moto d'acqua della Polizia, «oppure parleranno di sport nautici... o altre evidenze e importanze di questo genere». Peraltro il ministro ha anche criticato Legambiente per aver presentato un esposto alla Procura di Siracusa denunciando lo stesso Matteo Salvini per sequestro di persona, medesima accusa per cui il ministro un anno fa era stato indagato per il caso della nave Diciotti. Un procedimento arrivato al Tribunale dei ministri di Catania che aveva chiesto l'autorizzazione a procedere negata però lo scorso marzo dal Senato. «Va bene. Io non mollo, mi denuncino. Non so se mi costerà un altro tentato processo. Ho le spalle larghe. Mi domando cosa c'entri la difesa sacrosanta dell'ambiente con la politica migratoria» si è chiesto Salvini che però dopo lo sbarco ha mandato «un bacione agli amici di Legambiente che evidentemente hanno soldi e avvocati per occuparsi non solo della qualità dell'ambiente».Nello stesso post della «missione compiuta» il leader del Carroccio ha però aggiunto: «Ribadisco la linea dei porti chiusi per chi arriva senza permesso» un chiaro messaggio alla Alan Kurdi, la Ong tedesca, che ha salvato 40 migranti al largo della Libia e ha preannunciato che chiederà alle autorità italiane un porto dove sbarcare, pensando a Lampedusa (pur essendo a sole 60 miglia dalla Tunisia). «Sono tentativi di attaccare nei fatti il governo italiano, spero che su questo ci sia compattezza. Firmerò il divieto ingresso nelle acque italiane di una nave tedesca con 40 persone a bordo. Sappiamo tutti dove possono andare, non certo in Italia». Parole nette rivolte al collega tedesco Horst Seehofer che martedì aveva chiesto come le navi con i migranti non fossero destinate a essere bloccate in mare per svariati giorni. Tranchant la risposta di Salvini: «No amico mio, non apriamo niente, i porti restano chiusi. Non siamo il campo profughi d'Europa. Se la Ong ha davvero a cuore la salute degli immigrati può far rotta verso la Tunisia».
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