2022-11-10
Regione Lazio commissaria l’Ater
True
Nel Lazio l’edilizia residenziale pubblica, e tutto ciò che le ruota intorno, è uno fra temi che tocca maggiormente la sensibilità dei politici di sinistra. Infatti in chiusura di legislatura regionale e dopo dieci anni di governo, la giunta uscente del Pd ha firmato il commissariamento dell’ Azienda territoriale per l'edilizia residenziale del comune di Roma.La delibera stabilisce la decadenza del cda, poi specifica che «con successivo decreto del presidente della Regione sia disposta l’individuazione del commissario straordinario». Quest’ultimo avrà di fronte a sé una sfida da far tremare i polsi, ossia il risanamento dei conti dell’azienda, la quale nel 2018 registrava un debito monstre di 556 milioni di euro di crediti Ici e Imu non incassati: finora, tra rottamazione e piano di rientro, è stato saldato l’80 per cento dei pagamenti. Però negli ultimi mesi non sono mancate le tensione tra i vertici dell’ente: da una parte il presidente Eriprando Guerritore e dall’altra i membri del cda.Sull’azzeramento di Ater è intervenuto il consigliere regionale di Fdi, Laura Corrotti: «Stavolta Zingaretti si è superato: da mesi denunciamo sull’Ater di Roma una operazione di svendita del patrimonio immobiliare allo scopo di ripianare parte dei debiti dell’azienda e dopo aver approvato nel collegato al bilancio la scorsa notte, senza nemmeno un briciolo di discussione, un altro piano di alienazione da svolgersi entro 60 giorni, oggi (ieri per chi legge, ndr) scopriamo che tra gli ultimi atti di questa amministrazione c’è il commissariamento dell’azienda, magari per far gestire il piano ad un commissario nominato da Zingaretti». E ancora: «Siamo arrivati oltre il limite della decenza politica e della correttezza istituzionale».Con l’inverno ormai alle porte, e il rincaro energetico sotto gli occhi di tutti, in Regione hanno deciso di mettere mano al portafogli per venire incontro alle famiglie residenti negli immobili pubblici. Aveva suscitato più di qualche polemica il primo stanziamento da 30 euro a famiglia, dunque la conseguente modifica che prevede l’istituzione di un fondo per il 2022 da 10 milioni di euro. Denaro da destinare a 80.000 famiglie, perciò il conto è presto fatto: ad ogni nucleo familiare arriveranno 125 euro circa. Una somma, che alla luce degli attuali costi di luce e gas, fornirà un contributo di fatto marginale.Come se non bastasse sullo sfondo c’è il danno oltre la beffa. Perché da mesi in Campidoglio, il consigliere leghista Fabrizio Santori chiede di conoscere i costi di luce acqua e gas erogati a chi occupa illegalmente un alloggio a Roma. Nonostante due richieste di accesso agli atti, datate 5 aprile e 2 agosto 2022, nessuna risposta è pervenuta dagli uffici capitolini competenti. Lo stallo potrebbe essere sbloccato dal responsabile dell’anticorruzione a cui si è rivolto Santori; eppure incrociando i dati dell’ultimo censimento (datato 2015) sulle occupazioni, il buco comunale per i mancati introiti delle utenze, secondo quanto riportato dal Messaggero, ammonta a 11 milioni di euro.Per completare il quadro dell’edilizia residenziale pubblica, pochi giorni fa è intervenuto a gamba tesa il sindaco di Roma Roberto Gualtieri (Pd). La direttiva del Campidoglio ha di fatto scavalcato la normativa vigente (l’articolo 5 del decreto Lupi, il numero 47 del 2014), garantendo la residenza a una serie di soggetti ritenuti «meritevoli di tutela» e «fragili». Tra di essi, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, nuclei familiari in condizione di precarietà abitativa, ultrasessantacinquenni e disabili. Gualtieri ha motivato la sua scelta sostenendo che «la dignità delle persone viene prima di tutto», parole sacrosante. Però la sua scelta sembrerebbe destinata a spalancare, in modo definitivo, le porte delle case comunali agli abusivi.
Marta Cartabia (Imagoeconomica)
Sergio Mattarella con Qu Dongyu, direttore generale della FAO, in occasione della cerimonia di inaugurazione del Museo e Rete per l'Alimentazione e l'Agricoltura (MuNe) nella ricorrenza degli 80 anni della FAO (Ansa)