Prime dimissioni per il caso Tidei, ma il sindaco hot resta al suo posto
Pietro Tidei, l’ormai celeberrimo «sindaco hot» di Santa Marinella, dopo la pubblicazione dei video che registrano la gestione disinvolta del suo municipio, tiene duro e annuncia su Facebook che durante il consiglio comunale straordinario previsto lunedì 23 «saranno altri a dover rispondere». Ma c’è chi ha tratto conseguenze diverse, dopo essere stato ritratto nei filmati realizzati dai carabinieri nelle stanze del Comune. Il portale Etrurianews ha infatti dato la notizia che Germano Di Francesco, marito di una delle amiche di Tidei e segretario a Civitavecchia di Rifondazione comunista, dopo che La Verità ha svelato che il sindaco (la cui carriera politica è iniziata nel Pci) lo aveva convocato per fargli la proposta di un incarico ad personam, poi mai formalizzato, si è dimesso dal partito. Forte del passo indietro del suo segretario, il Prc di Civitavecchia si riappropria della questione morale di berlingueriana memoria e, elencando precisi episodi descritti negli articoli e nei video pubblicati da questo giornale, in una nota si chiede, retoricamente: «In un Paese normale cosa farebbe un sindaco, le cui conversazioni vengono registrate e pubblicate da alcune testate nazionali, sorpreso mentre sembra pilotare le assunzioni, sembra cercare di favorire una società in bando pubblico assieme ai suoi fedeli accoliti, sembra richiedere alla guardia costiera di infliggere multe e sanzioni ad un avversario politico, sembra raccomandare gli amici e gli amici degli amici e utilizzare denaro pubblico per rafforzare i propri legami clientelari, sembra utilizzare per scopi del tutto privati gli uffici pubblici?». Stigmatizzando poi il comportamento di Tidei: «A Santa Marinella», scrivono, «il sindaco non solo rimane saldamente al suo posto ma si fa scudo con le Istituzioni pubbliche» e «minaccia querele a chi si permette di chiedergli spiegazioni su tali comportamenti […] continuando a blindarsi dentro il Municipio, ridotto a proprio fortino». Nei mesi scorsi il loro ormai ex segretario, ingegnere nucleare, aveva ricevuto la proposta di una ricca consulenza da 53.000 euro da parte dell’amministrazione di Tidei. Una trattativa, «confusa nei contenuti e altalenante nei modi e nei tempi» (sono parole di Di Francesco), non si sarebbe concretizzata. In piena campagna elettorale l’ingegnere aveva, però, accettato l’offerta, «questa volta coerente con le sue competenze». Sul sito della Sogei, dove l'uomo è impiegato, nell’elenco degli incarichi autorizzati ai dipendenti si legge che Di Francesco può occuparsi di «analisi del rischio idrogeologico e pianificazione di interventi di mitigazione del rischio, su tutto il territorio comunale, con particolare attenzione dell’uso del suolo». Secondo Sogei il compenso lordo era «in corso di definizione». Nelle immagini dell’incontro con Di Francesco, durato una ventina di minuti, si vede il sindaco alla scrivania seduto di fronte all’architetto Ermanno Mencarelli, dirigente comunale. Tidei non sembra molto informato sul curriculum dell’uomo (praticamente un amico di famiglia) cui vorrebbe dare la consulenza: «Oh, ma tu sei ingegnere informatico». L’interlocutore è spiazzato: «No» risponde e puntualizza di avere un’altra specializzazione. «Ma di quale incarico parliamo?» domanda. I dettagli non sono chiari, ma la ferma volontà di assegnarglielo è confermata dal fatto che fosse stato già richiesto all’Anac un codice per la procedura del suo contratto.