La Procura apre un’indagine pure sui prodotti pasquali. Il terremoto mediatico è già costato all’imprenditrice l’addio di Safilo, e ora la fuga dei partner commerciali rischia di allargarsi. Con la perdita di contratti milionari.
La Procura apre un’indagine pure sui prodotti pasquali. Il terremoto mediatico è già costato all’imprenditrice l’addio di Safilo, e ora la fuga dei partner commerciali rischia di allargarsi. Con la perdita di contratti milionari.Si allarga l’ambito degli accertamenti della Procura di Milano sulle sponsorizzazioni di Chiara Ferragni legate a iniziative benefiche. Dopo il caso pandoro, il procuratore aggiunto, Eugenio Fusco, ha delegato il nucleo di polizia economico-finanziaria di fare accertamenti anche sulla vicenda delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi, griffate dall’imprenditrice digitale. Nel frattempo, un esposto del Codacons sul «pandorogate» ha fatto aprire un fascicolo (senza titolo di reato, né indagati) anche alla Procura di Cuneo. Ma il rischio maggiore per la regina del «potere della condivisione» non è tanto la slavina giudiziaria, quanto quella finanziaria. Tradotto: il colpo inferto agli affari. Perché business is business, guys. E un conto è perdere qualche migliaia di followers, un altro è perdere soldi. Dopo lo stop degli accordi di collaborazione deciso dalla Safilo (per violazione di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio), altri potrebbero seguire la stessa strada. Facendo ingolfare la macchina da soldi della Ferragni. Il motore è una fitta rete di società, di licenze e di alleanze commerciali. Si tratta di contratti di sponsorizzazione particolari dove spesso vengono inserite anche le cosiddette clausole morali che consentono allo sponsor di proteggere l’immagine dell’azienda e il valore del brand se il testimonial o il partner commerciale non ne rispecchiano più i valori o infrangono il codice etico dell’azienda. Oltre alle collaborazioni con gli stilisti è diventata testimonial di Pantene, Morellato, Intimissimi, Calzedonia e Bmw. È stata nominata Global ambassador di Bulgari, con «il ruolo di comunicare i valori del brand alle giovani generazioni, con cui ha un filo diretto tramite i propri social». A gennaio 2023 per Nespresso ha lanciato la linea Milano Intenso, composta da caffè, macchinetta e accessori. Tra le altre partnership: Monnalisa, Arval Cosmetici, gruppo Aeffe, Velmar, Pigna, Mofra, Nanan. Scorrendo le stories fissate suo profilo Instagram, spunta anche una lunghissima serie di pubblicità: da Pink Alproccino di Alpro, alla skincare coreana di Yepoda, e molti altri, per non parlare della cucina super tecnologica del nuovo mega appartamento di Milano mostrata ai followers con l’hashtag #adv. Secondo l’analisi della piattaforma britannica Hopperhq, che annualmente pubblica la classifica delle persone più pagate sul social network, Chiara Ferragni è la seconda italiana nella classifica dei 100 paperoni di Instagram dopo Khaby Lame. L’influencer occupa il 92esimo posto della graduatoria con un compenso che può superare i 102.000 dollari a post, vale a dire oltre 90.000 euro. Su Instagram, l’abito sanremese griffato Dior ha raggiunto un totale di 2,2 milioni di interazioni tra il 2022 e il 2023. Il problema è che la notizia della sanzione Antitrust ha fatto il giro del mondo, finendo non solo sui siti di gossip e di moda, ma anche su quello di testate come la Bbc e il New York Post. E il tariffario potrebbe abbassarsi notevolmente. A licenze, accordi e influmarketing, si aggiunge la poltrona di consigliere (ha però perso i requisiti di indipendenza nell’autunno del 2022) nel board della Tod’s. Ferragni è, inoltre, membro del Comitato consultivo di Camera moda fashion trust, l’iniziativa non profit di Cnmi che trasforma il talento dei giovani designer in business. E poi ci sono le sue aziende, ovvero l’impero costruito negli anni. Fenice produce il marchio (l’occhio azzurro dalle lunghe ciglia) che spazia dagli abiti agli accessori, dal make up alla cartoleria. Ha chiuso il 2022 con 14,2 milioni di euro di ricavi, in crescita del 115% sul 2021, e un giro d’affari a valore retail di 61 milioni, con un aumento del 134% rispetto al 2021. Tbs Crew Srl, la società che invece si occupa delle altre attività, come consulenza in digital marketing e progetti di comunicazione, ha raggiunto i 14,6 milioni di ricavi nel 2022 con una crescita del 105% rispetto ai 7,1 milioni con cui aveva chiuso il 2021. Nel 2023, il giro d’affari di Fenice dovrebbe arrivare a 71 milioni e quello di Tbs Crew a 18,9 milioni di euro, con utili netti complessivi pari a 8,5 milioni. La galassia è in movimento. A fine giugno nel capitale di Fenice sono entrati nuovi soci. Alchimia, il veicolo di investimento nel venture capital fondato da Paolo Barletta con la partecipazione di Annabel Holding di Nicola Bulgari, ha siglato un accordo per la cessione di una quota della Srl al club deal promosso da Avm Gestioni. L’intesa prevede una progressiva cessione di quote in capo ad Alchimia, che oggi controlla il 40% della società, fino a un massimo di 20 milioni, con una valutazione complessiva di Fenice fissata a 75 milioni. L’operazione permetterà ad Avm di acquisire la partecipazione in diverse tranche. La Ferragni, che di Fenice è amministratore delegato, è diventata il primo azionista col 32% in mano alla sua Sisterhood, mentre il 13,7% residuo è di Esurines, che riconduce alla Mafra Shoes. Non solo. Poco prima dell’ingresso di Avm, lo storico braccio destro della Ferry, Fabio Damato, nella veste di consigliere d’amministrazione di Fenice, ha costituito una Srl dedicata alla vendita retail di prodotti con brand Ferragni. La Fenice Retail srl ha un capitale di partenza di 10.000 euro, è guidata dalla stessa influencer come amministratore unico e andrà a gestire tutte le attività connesse allo sviluppo e amministrazione di negozi. Finora, infatti, i prodotti col marchio della moglie di Fedez venivano commercializzati principalmente con «corner» dedicati in altre catene commerciali (ad esempio La Rinascente) e gran parte delle vendite avveniva online sul sito chiaraferragnibrand.com, mentre allo store monomarca di Milano si è aggiunto a metà novembre il primo punto vendita di Roma, in via del Babuino 152. In un’intervista a Mf, lo scorso 25 ottobre, Chiara Ferragni nel suo futuro vedeva più avventure «a livello imprenditoriale» ma anche il «poter fare la differenza, portando un messaggio positivo, sensibilizzando ma soprattutto trovando operazioni con cui aiutare in modo concreto». Chissà se la pensa ancora così.
Alpini e Legionari francesi si addestrano all'uso di un drone (Esercito Italiano)
Sulle alture del Cuneese l'esercitazione «Joint Sapper», pianificata e organizzata dal 32° reggimento Genio guastatori della Brigata alpina Taurinense insieme ad una compagnia del 2° reggimento genio della Legione Straniera Francese.
L'articolo contiene una gallery fotografica.
Oltre 100 militari si sono addestrati per 72 ore continuative nell'area montana compresa tra Artesina, Prato Nevoso e Frabosa, nel Cuneese.
Obiettivo dell'esercitazione l'accrescimento della capacità di operare congiuntamente e di svolgere attività tattiche specifiche dell'arma Genio in ambiente montano e in contesto di combattimento.
In particolare, i guastatori alpini del 32° e i genieri della Legione hanno operato per tre giorni in quota, sul filo dei 2000 metri, a temperature sotto lo zero termico, mettendo alla prova le proprie capacità di vivere, muoversi e combattere in montagna.
La «Joint Sapper» ha dato la possibilità ai militari italiani e francesi di condividere tecniche, tattiche e procedure, incrementando il livello di interoperabilità nel quadro della cooperazione internazionale, nella quale si inserisce la brigata da montagna italo-francese designata con l'acronimo inglese NSBNBC (Not Standing Bi-National Brigade Command).
La NSBNBC è un'unità multinazionale, non permanente ma subito impiegabile, basata sulla Brigata alpina Taurinense e sulla 27^ Brigata di fanteria da montagna francese, le cui componenti dell'arma Genio sono rispettivamente costituite dal 32° Reggimento di Fossano e dal 2° Régiment étranger du Génie.
È uno strumento flessibile, mobile, modulare ed espandibile, che può svolgere missioni in ambito Nazioni Unite, NATO e Unione Europea, potendo costituire anche la forza di schieramento iniziale di un contingente più ampio.
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Da tre giorni, la capitale irlandese è attraversata da violente proteste (c’è chi si è presentato a cavallo...) contro l’ennesimo caso di cronaca che ha per protagonista uno straniero. Ma, al solito, quando la piazza è identitaria la si bolla come razzista.











